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Foto Morguefile ARWilliams |
IL FASTIDIO
VERSO LE MINORANZE
Occorre ricordare, fa
sempre bene, che l’humus su cui si basa la democrazia, all’interno
di una qualsiasi comunità, europea, nazionale o comunale come la
nostra, è la libertà di pensiero, il contraddittorio e soprattutto
la possibilità di esprimere liberamente le proprie opinioni. In una
democrazia in cui esistono, giustamente, maggioranze e minoranze, non
solo deve essere possibile ma auspicabile che queste due posizioni si
confrontino anche a volte aspramente per il raggiungimento del bene
comune.
Nessuno vuole mettere in
discussione che chi ha vinto le elezioni, nel caso di Robecco con
ampio vantaggio e merito, debba per prima cosa rispondere al proprio
elettorato e perseguire il programma politico che ha portato la
formazione alla vittoria ma altrettanto nessuno può mettere in
discussione la possibilità per le opposizioni consiliari di portare
all’attenzione della maggioranza le sue opinioni, ovvero le
proposte dei suoi programmi politici che, come le proposte della
maggioranza, vertono al miglioramento della vita dei cittadini, al
perseguimento del bene comune e a combattere le ingiustizie. Infatti,
mentre è difficile perseguire la giustizia, è molto facile
incrociare le ingiustizie.
Per fare un esempio
concreto, nell’ultimo consiglio comunale abbiamo sollevato alcune
questioni che riguardano i cimiteri, in particolare suggerendo
proposte che migliorerebbero l’accessibilità degli stessi da parte
dei disabili. Pensavamo semplicemente all’esecuzione di tratti
cementati che conducano dall’ingresso ai vari colombari; non è
semplice muoversi in carrozzina su un fondo di ghiaietto. Questa è
una forma di ingiustizia nei confronti dei disabili che andrebbe
sanata al più presto anche perché lo vuole la legge. Segnalavamo,
inoltre, le condizioni pietose in cui versano alcuni punti del
cimitero e la necessità di migliorare la raccolta differenziata
poiché (anche per colpa degli utenti) nei cassonetti si trovava di
tutto. Caliamo un velo pietoso sulla situazione dei servizi igienici;
quello di Robecco indegno di un paese civile, quello di Casterno
richiede almeno una ristrutturazione che tenga conto anche delle
esigenze dei disabili. Apprendiamo con soddisfazione che
l’amministrazione sta già operando degli interventi e sarà nostra
cura valutarne l’efficacia.
Segnalavamo, infine,
alcune innovazioni per Robecco ma già ampiamente adottate in altre
comunità: l’installazione di un impianto fotovoltaico per
alimentare le lampade sulle tombe ed eliminare o ridurre il balzello
annuo e la realizzazione di una app attraverso cui è possibile
individuare la posizione della tomba cercata anche se può apparire
di scarsa utilità per cimiteri piccoli come i nostri. Ovviamente non
è indirizzata verso i parenti più stretti che non ne hanno certo
bisogno ma verso chi, per motivi vari quali ad esempio la lontananza,
non ha l’informazione necessaria. Consideriamo inoltre che i viali
non hanno indicazioni per cui ottenere l’informazione per telefono
risulta problematica.
La prima proposta è stata
scartata da precedenti valutazioni economiche mentre per la seconda
ci sentiamo rispondere, con uno discorso di alto valore etico e
morale ma che nulla ha da condividere con la nostra richiesta: “basta
andare in comune per avere le informazioni”. Peccato che spesso le
persone al cimitero ci vanno la domenica e gli uffici sono chiusi ma
se anche fossero aperti, come farebbe l’interessato a trovare il
proprio defunto? Verrebbe accompagnato dall’impiegata dello stato
civile? Assumendo che la situazione cimiteriale sia attualmente
gestita da sistemi informatici sarebbe relativamente semplice
realizzare quanto proposto.
Per concludere quando
interpellammo il Sindaco per sapere a che punto è la realizzazione
della ciclabile per Magenta, ci sentiamo rispondere che l’obiettivo
dell’interpellanza è di far continua polemica e poter rivendicare
meriti che non ci appartengono. No, non è come pensa sig. Sindaco; a
noi i meriti non interessano ma i risultati si. La nostra intenzione,
dunque, era sollecitare quest’opera per noi primaria e portare a
conoscenza della comunità l’iter del percorso procedurale.
Concludendo, prenda
coscienza sig. Sindaco che quando le opposizioni fanno le proposte,
non lo fanno per darsi visibilità o per dimostrare di essere più
brave della maggioranza o per metterla in difficoltà ma per svolgere
un ruolo di stimolo e controllo dell’operato di chi amministra.
Venisse meno questo contesto, si rischierebbe il degenerare della
democrazia. Ci sembra invece che il Sindaco Barni, complici
imperterriti e zitti i suoi consiglieri comunali sia infastidito del
ruolo svolto dalle opposizioni. Evidentemente pensa che il consenso
elettorale avuto basti per trasformare il Sindaco in Sovrano.
ROBECCO FUTURA