martedì 19 maggio 2020

Per una vera mobilità sostenibile e sicura.

Morguefile foto di Alvimann

Per una cultura consapevole, prioritaria, necessaria, dell’utilizzo delle piste ciclabili e della loro realizzazione

Diverse leggi a livello europeo, nazionale, regionale, metropolitano, esistenti da anni, promuovono la realizzazione di percorsi ciclabili e l’utilizzo di mezzi alternativi per muoversi da un comune all’altro. Il Patto Globale dei Sindaci per il clima & l’energia della UE lanciato nel 2008, il piano urbano della mobilità, il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, e il Piano Urbano Mobilità sostenibile della Città Metropolitana sono esempi di strumenti a livello regionale e locale per incentivare le politiche ciclabili e di salute del cittadino a livello comunale. 

Al fine di garantire la sicurezza dei centri abitati a livello ciclabile e pedonale, e nell’interesse della salute dei cittadini, i comuni dell’Abbiatense e del Magentino devono impegnarsi per eliminare ogni tipo di interferenza viabilistica ad alta intensità di traffico automobilistico e/o camion con la rete stradale locale e dedicata agli insediamenti residenziali. La viabilità di scorrimento, quella ad alta intensità, quella dei camion non deve interferire con i centri residenziali per evitare inquinamento dell’aria e acustico.  Nella pianificazione comunale devono essere previste sedi viabili proprie dedicate al traffico ciclistico in contiguità alle strutture viarie finalizzata ad una rete di percorsi che in condizioni di sicurezza consentano la più ampia mobilità agli utenti specie in ambito urbano, ecc.

Inoltre, la legge di bilancio 2020 prevede l’assegnazione annuale ai comuni per gli anni dal 2021 al 2034 di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana. In particolare, per la ciclabilità è istituito presso il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture il Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane, con una dotazione di 50 milioni di euro per gli anni 2022-2023-2024. Il fondo finanzia il 50% del costo complessivo. Per accedere al fondo occorre che i comuni devono dimostrare di aver approvato in via definitiva strumenti di pianificazione dei quali si evince la volontà dell’ente di procedere allo sviluppo strategico della rete ciclabile urbana.

Premesso che il Covid 19 ha contribuito ad un cambio di mentalità, seppur forzata, che spinge sempre più all’utilizzo di mezzi alternativi di trasporto, e che il Governo ha messo a disposizione fondi per l’acquisto di questi strumenti nel recente decreto rilancio. Premesso che nel nostro Comune, nel corso degli anni qualche pista ciclabile è stata fatta, in particolare per collegare le frazioni, che nei piani di diritto allo studio da anni vengono inseriti appositi corsi per incentivare da parte dei ragazzi l’uso consapevole della bicicletta, crediamo che ciò non basti e che occorra assolutamente accelerare la convinzione e predisporre ulteriori iniziative perché l’uso di strumenti alternativi della mobilità, quali bici, bici elettriche, monopattini ecc. diventi l’abitudine quotidiana di trasporto. 

Spesso diamo la colpa alle istituzioni sovracomunali per la poca lungimiranza relativamente a diverse problematiche, ma nel caso delle piste ciclabili, crediamo che vi siano parecchi strumenti e finanziamenti a disposizione dei Comuni per poter intervenire. Per noi di Robecco Futura, questo è un argomento oltre che urgente, di importanza vitale, che si collega alle varie richieste che abbiamo fatto alla Giunta sul tema del clima in generale. Se in ogni Comune deve necessariamente collegarsi in tutta sicurezza al proprio interno, si deve anche tener conto dei collegamenti all’interno dell’ambito magentino-abbiatense, attraverso una rete di piste ciclabili che colleghino il più possibile i comuni che ne fanno parte, in particolare per Robecco, il collegamento con Magenta e Abbiategrasso. Ampliando ancora di più gli orizzonti, il sogno è riuscire in prospettiva a far nascere una ragnatela di piste ciclabili che innervi tutto il nostro ambito territoriale e lo colleghi con Milano. Occorre rendersi conto che le piste ciclabili non devono più essere le cenerentole della mobilità, ma devono diventare un’infrastruttura primaria. Investire sulla loro realizzazione significa investire nel benessere delle future generazioni.

Gli strumenti ci sono, occorre come sempre che chi amministra maturi la consapevolezza dell’importanza di questo irrinunciabile asset al fine di far nascere una nuova mentalità e cultura dell’utilizzo dei mezzi di trasporto alternativi. 

Robecco Futura


giovedì 14 maggio 2020

LETTERA APERTA A FORTUNATA BARNI SINDACA DI ROBECCO SUL NAVIGLIO

Pietro Caruso, Sergio Sinigaglia campagna amministrative 2019


LETTERA APERTA A FORTUNATA BARNI SINDACA DI ROBECCO SUL NAVIGLIO


Pietro Caruso , Capogruppo ROBECCO FUTURA


Oggetto: ALIENAZIONE; LA SCELTA PIU’ RESPONSABILE?


Signor Sindaco,

In una sua recente intervista, su di un giornale locale dell’ 8/5, ha, come suo diritto, esternato la sua contrarietà alle obiezioni che le opposizioni hanno avanzato in merito ad alcune scelte effettuate dalla sua giunta ed in particolare mi riferisco alla scelta di destinare eventuali introiti, derivanti della vendita di un terreno, alla manutenzione ordinaria delle nostre strade.

Ha argomentato, dal suo punto di vista, la scelta da Lei fatta che però noi, in un precedente articolo, avevamo contestato proponendo altre soluzioni.

Fino a questo punto siamo nell’ambito della normale contrapposizione dei ruoli con modi e toni accettabili nel rispetto delle idee e delle differenti soluzioni proposte.

Quanto sopra potrebbe essere quindi il risultato della normale dialettica tra le varie anime del Consiglio Comunale se non ci fosse stata quella inaspettata caduta di stile, che nulla ha di istituzionale, con attacco personale che, conoscendo i suoi modi, signor Sindaco, mi ha piuttosto sorpreso.


Dichiarare alla stampa che “Il consigliere Pietro Caruso non sa neanche quello che fa” è una affermazione che trovo immotivata oltre che ridicola. Prosegue poi l’articolo in questione “In consiglio comunale ha votato a favore della vendita... Dopo alcune settimane ci ripensa”.


Ho riascoltato la registrazione del Consiglio (on line sul sito Robecco Futura) e ho verificato che l’argomento alienazione era al punto 2 dell’ O.D.G. quindi subito all’inizio (il punto 1 è stato saltato). Nella presentazione dell’argomento in approvazione non è mai stato fatto cenno alla destinazione dell’eventuale introito, già da voi stabilito, per cui ho votato con convinzione l’approvazione del punto in discussione. L’informazione sull’utilizzo del previsto ricavato della vendita, è venuta alla luce verso la fine del Consiglio quando alla precisa domanda di come si intendeva finanziare la manutenzione strade è stato risposto “principalmente con il ricavato dell’alienazione”.


Ormai la votazione era già stata fatta ma l’esistenza del principio di flessibilità avrebbe comunque permesso, a tempo opportuno, di riportare in discussione l’argomento. Alienare un bene che è solo fonte di costi è una soluzione che riteniamo valida, se fatta nelle opportune condizioni, quindi ci trova d’accordo, lo sostenevamo anche in campagna elettorale, ma è la destinazione del ricavato che deve essere accuratamente valutato. Forse è stato il nostro documento “PROPOSTE ALTERNATIVE ALLA VENDITA DI IMMOBILI PER FINANZIARE LA MANUTENZIONE DELLE STRADE” ad irritarla per questa nostra intromissione nella sua gestione ma era solo un modo per collaborare, come più volte richiesto, mettendo le nostre idee a disposizione della giunta senza intenzioni polemiche.


Concludo ricordandoLe sig. Sindaco che, nonostante questo deplorevole episodio, noi continueremo a proporre interventi, soluzioni e quant’altro possa servire per migliorare il paese e la sua comunità assicurandoLe che ci è andata giù la sua vittoria elettorale anzi non ne abbiamo mai fatto un problema come, ancora ad un anno dalle elezioni, Lei continua a ribadire.


Cordialità

Pietro Caruso

AUDIO CONSIGLIO COMUNALE 31 MARZO 2020

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lunedì 11 maggio 2020

UN “PARCO” PER MILANO



UN “PARCO” PER MILANO

Sembra che una delle cause che ha prodotto il virus Covid19, sia da addebitare all’inquinamento atmosferico ed alla ribellione della natura che ha voluto vendicarsi con l’uomo per il continuo maltrattamento che da anni perpetra nei suoi confronti. Certo non abbiamo prove di ciò e forse fantastichiamo ma, anche se il tema “ambiente” e il clima sono passati in questo periodo in secondo ordine, noi di Robecco Futura, non dimentichiamo e continuiamo a fare proposte, ai nostri cittadini e amministratori, affinché non abbassino la guardia e, cosa più importante, utilizzino questo tempo di riflessione per guardare al dopo.

Ebbene, se guardiamo la mappa della Città Metropolitana, vediamo come il nostro ambito territoriale, Magentino-Abbiatense, sia ancora il più grande polmone che la grande Città di Milano dispone (e parlare di polmoni in questo momento non è certamente superfluo). Allora quale deve essere la vocazione del nostro ambito per il futuro? Perché non proporre alla Città Metropolitana che il nostro ambito diventi il PARCO, non più di Milano ma della Città Metropolitana Inteso naturalmente in senso virtuale? Per carità non creiamo nuove strutture burocratiche, abbiamo già il Parco del Ticino e il Parco Sud. Il nostro ambito Magentino-Abbiatense, nella testa dei cittadini, dei lavoratori, dei turisti, di chi viene a Milano, deve essere implicitamente, autenticamente e naturalmente considerato come il grande Parco della Città Metropolitana a cui, certamente, la Grande Città fornirà risorse umane e materiali. Del resto, occorre che cominciamo a ragionare non più in termini Milanocentrici ma in termini solidali, sennò perché è stata creata la Città Metropolitana? a Che serve? A sostituire la Provincia? No certamente; essa è nata perché le persone che ci vivono dentro possano avere le stesse opportunità di crescita e di sviluppo, perché il “piccolo è bello” abbiamo visto avere grossi limiti, perché ciascuno ci possa mettere e “vendere” (non svendere) quello che ha con la stessa pari dignità e possibilità di tutti gli altri componenti. E’, in forma naturalmente e giuridicamente diversa, lo stesso concetto di Europa; è nata ma deve ancora diventare grande. Così è per la nostra Città Metropolitana. Ma a chi tocca farla crescere?

Questo concetto deve però, prima di tutto, essere assorbito dai nostri Sindaci del Magentino-Abbiatense, delle nostre Amministrazioni Comunali che devono innanzi tutto crederci e poi presentare un progetto alla Città Metropolitana cui il Sindaco Sala ne è il Presidente. Del resto, tutti i grandi progetti e le conquiste, sono e verranno sempre dal basso, dalla volontà, dall’intelligenze e dalla sensibilità della classe politica che si trova ora a gestire un nuovo futuro che non può più essere come il passato ma proiettato alla salvaguardia ed al rilancio del territorio in termini nuovi e soprattutto in armonia con il creato. I privati, le attività produttive, gli agricoltori in particolare faranno il resto sapendo però già da ora, una volta discussa e concordata, la strada che dovranno imboccare, per il futuro delle loro attività deve necessariamente sposare il benessere di tutti gli altri cittadini.

Robecco, per la sua posizione e la sua storia, si trova nel centro di questo grande progetto e deve essere, secondo noi il paese più interessato per spingere e far decollare questa proposta che sicuramente porteremo all’attenzione del nostro Consiglio Comunale e ai cittadini, non disdegnando una proposta di legge sottoscritta dai cittadini stessi. La Politica, non può permettersi di abiurare al suo ruolo che è quello soprattutto di guardare avanti, innovare, far girare un’economia sana e solidale che tenga conto di tutti ma con il contributo di tutti.

Non è il tempo di rimanere fermi; chi lo fa, non solo non fa nulla, ma rimane indietro. Del resto “il miglior modo per costruirsi un futuro è inventarselo”.

ROBECCO FUTURA