domenica 10 aprile 2022

LA VALLATA DEL PARCO DEL TICINO: UNO SCRIGNO NATURALE


 

LA VALLATA DEL PARCO DEL TICINO: UNO SCRIGNO NATURALE



Crediamo che chiunque decida di partecipare alla vita politica e amministrativa del proprio comune debba necessariamente avere conoscenza, anche a grandi linee, della storia, della cultura, dell’economia, delle caratteristiche del territorio stesso e di quello circostante e delle loro potenzialità. Senza queste basi, diventa difficile per chiunque riuscire mettere sulla carta un serio programma amministrativo che vada al di là della normale pratica amministrativa.

Questi sono i presupposti perché si riesca a dare alla comunità amministrata una strategia di lungo respiro che, nel giro di qualche anno, a volte decenni, possa cambiare il volto, in senso positivo, della comunità stessa.

Solo a titolo di esempio: come sarebbe adesso Robecco, se nel 1995, con un programma elettorale di questo tipo, l’allora compagine di Insieme per Robecco, Sindaco Bertolini, non avesse messo in campo tutte le strategie necessarie, assieme ad alcuni comuni limitrofi e la Regione Lombardia, per dare una svolta epocale con il Piano Riscopriamo il Naviglio Grande? Operazione che ha permesso a Robecco di diventare uno dei borghi più belli e visitati del circondario. Ma l’amministrazione Bertolini aveva un altro piano nel cassetto, il PIANO VALLATA, che purtroppo, con il cambio di amministrazioni è sempre rimasto lì. Ora, finalmente, dopo anni, merito dei singoli imprenditori, della Proloco di Robecco, del Parco del Ticino, che hanno dato nuovo risalto e slancio a una serie di passeggiate organizzate da guide preparate e competenti, tra le quali la robecchese Claudia Tramarin, si stanno riscoprendo angoli naturalistici incantevoli, abbinati a visite culturali di notevole interesse. Visite guidate che stanno sempre più crescendo e che vedono la partecipazione di molte persone del territorio e finalmente anche di abitanti di Robecco desiderosi di conoscere angoli magici spesso a loro sconosciuti. Percorsi e visite in alternativa a quelle ormai famose sui navigli, che offrono moltissimi spunti alla contemplazione e allo spirito, oltre che far bene alla salute.

Certo questa riscoperta è solo l’inizio, perché di cose da fare ce ne sono ancora tantissime, a partire dal collegamento tra le frazioni, alla pubblicizzazione, a nuove iniziative economiche, alla rivalutazione della centuria romana (i ragazzi delle medie hanno fatto un progetto presentato al F.A.I. Fondo Ambiente Italiano), ecc.

E’ chiaro però che questa nuova possibilità non possa essere lasciata solo alla buona volontà dei singoli, ma aiutata, coordinata, supportata, da parte dell’amministrazione comunale che si deve fare parte attiva. Come? Innanzitutto crederci, (e sappiamo che l’attuale maggioranza, come noi, crede in questo progetto). Aprire un tavolo di lavoro ad hoc che coinvolga anche rappresentanti delle minoranze, le associazioni territoriali che già operano nel settore con l’aiuto esterno di professionisti urbanistici e naturalistici e altri competenti in materia, al fine di disegnare un percorso di valorizzazione, rilancio e tutela di uno scrigno invidiabile che ci è stato regalato dalla natura e dalla mano dell’uomo.

Prepariamo un lavoro per il futuro dei nostri giovani, non continuiamo a rimandare le troppe questioni lasciate sotto il tappeto (vedi mozione sul clima votata all’unanimità in Consiglio Comunale e lasciata in sospeso), attrezziamoci perché questa possibilità potrà tornarci utile in un futuro non troppo lontano. I visitatori del Parco del Ticino sono ormai oltre 700.000 l’anno, e se a questi sommiamo tutto il turismo milanese, è chiaro che, come anche da un punto di vista di ritorno economico, è una scommessa che dobbiamo certamente fare.

E allora FORZA. Noi ci siamo.



ROBECCO FUTURA

Robecco Sul Naviglio 9 aprile 2022


lunedì 4 aprile 2022

ELEZIONI AD ABBIATEGRASSO E MAGENTA: APPELLO AI CANDIDATI

 



ELEZIONI AD ABBIATEGRASSO E MAGENTA: APPELLO AI CANDIDATI

Si terranno il prossimo 1
2 giugno le elezioni nelle menzionate città, che per loro natura, sia territoriale sia per numero di abitanti, sono i due capisaldi del nostro ambito territoriale metropolitano: MAGENTINO-ABBIATENSE che ad oggi si configura solo come entità astratta più che entità istituzionale sovra comunale. Istituita perlopiù da una riforma dello Stato frettolosa e imprecisa, in parte ancora incompiuta.

Le prime elezioni comunali post pandemia, anzi, per la verità ancora con una pandemia non del tutto debellata e ancora molto insidiosa, e con una guerra in Europa che non sappiamo quando e come finirà.

Questi due elementi, non trascurabili, volenti o nolenti, influiranno certamente sull’assetto politico amministrativo di ogni comune, a partire dai bilanci e dalle possibilità, a breve, di effettuare investimenti. Infatti, le poche risorse disponibili sono state, e saranno, utilizzate per andare incontro alle fasce più deboli, ai servizi sociali e scolastici, alla gestione degli edifici comunali: pensiamo solo alle bollette del gas.

Questa situazione finanziaria, non ci deve fermare ed è opportuno che, in attesa di tempi migliori, si cominci a programmare il futuro del nostro territorio in termini di servizi e infrastrutture. Naturalmente non vogliamo entrare nel merito delle singole proposte locali dei candidati, ma cercare di suggerire ai candidati sindaci di tutti gli schieramenti, che il futuro dovrà necessariamente confrontarsi sempre più con un ambito territoriale, che all’interno della città metropolitana, non ha paragoni in termini di verde, di storia, di cultura, di bellezze naturalistiche, di corsi d’acqua, ecc. In questo può darci una grossa mano, il PNRR, che ci mette a disposizione, a fronte di progetti seri, credibili e sostenibili, i soldi necessari per realizzarli. Di cose da fare ce ne sono tante, da quelle in sospeso da decenni, come il raddoppio della ferrovia Milano-Mortara, o la tangenziale.

Soprattutto, l’appello che vogliamo fare ai candidati sindaci di questi due entità capoluogo del nostro territorio, è la richiesta di un cambio di mentalità rispetto alla programmazione territoriale e che di questa si facciano carico, in nome e per conto anche degli altri 26 comuni del proprio ambito.

Occorre, a nostro modo di vedere, una progettualità che coinvolga tutto il magentino abbiatense per decidere tutti assieme, cosa vogliamo farne del nostro territorio, quale vocazione dargli, quale qualità della vita ritagliarci ecc.

Sorgono allora spontanee alcune domande: possiamo andare avanti ancora a sottrarre terreno all’agricoltura per costruire inutili e ingombranti centri commerciali? Non bastano quelli che ci sono? Vogliamo che tutto diventi come la statale 11nei pressi di Magenta e Corbetta? Dobbiamo continuare ancora a dare spazio a mega strutture logistiche per portare a casa qualche onere di urbanizzazione che servirà poi solo a loro? O vogliamo recuperare il nostro patrimonio edilizio? Sentiamo parlare ancora di Piani Generali del Territorio da parte dei candidati; non sarebbe ora invece di abolirli e di farne uno unico territoriale che ci detti regole comuni di tutela e protezione?
Per quanto riguarda i servizi, dobbiamo andare avanti ancora un po con tre aziende multi servizi ASM, AMAGA, CONSORZIO NAVIGLI, oppure decidiamo di farne una sola per tutto il territorio?

Ci sarebbero molte altre questioni, ma queste bastano per farci capire come le due città di Magenta e Abbiategrasso, dovranno essere il motore di questo nuovo sviluppo del territorio in senso ecologico (che non vuol dire NO a tutto ma SI alle cose fatte bene), e i loro candidati dovranno essere consapevoli che non si potrà e non si dovrà più ragionare solo in termini localistici, ma con un afflato territoriale che vada oltre i singoli interessi.

Ci aspettiamo dai candidati sindaci un’assunzione di responsabilità che vada al di là del loro ambito comunale e coinvolga anche il futuro di un’area, il magentino abbiatense, che ha necessità di essere rivalutato per diventare attrattivo, darsi un’etica del vivere bene, creare ricchezza in ogni senso, da lasciare alle future generazioni.

In particolare poi ai candidati sindaci del centrosinistra e del PD che come partito, già da diversi anni, abbiamo attivato i tavoli di lavoro territoriali per arrivare con una proposta organica e un' idea comune sul nostro territorio che ha tutte le carte in regola per DIVENTARE IL PARCO DELLA CITTA’ METROPOLITANA.


Robecco 04 aprile 2022 

 LISTA ROBECCO FUTURA