Il Programma


Comune di Robecco sul Naviglio




Programma per le elezioni amministrative

2019 DELLA LISTA “ROBECCO FUTURA”

PRINCIPI ISPIRATORI DELL’AZIONE POLITICO-AMMINISTRATIVA

Dove stare

È la prima, irrinunciabile scelta. Il nostro mondo è il centro sinistra e questo dev’essere detto chiaro e forte. Dev’essere scritto nel programma e ritrovarsi nei fondamentali operativi del programma stesso. Il fatto che poi la lista che si andrà a costruire sarà una lista civica, non dovrà influire su questo dovere ed orgoglio di appartenenza.
In un mondo globalizzato dove regna la confusione totale, dove si cerca in ogni modo di eliminare e mettere in discussione le idealità, dobbiamo ribadire che destra e sinistra hanno, seppur con moderazioni e toni diversi, una loro valenza storica tuttora attuale e quantomai necessaria nella società contemporanea tutta protesa ad una standardizzazione ed annullamento delle coscienze con massicci piani di distrazione di massa e proposte di stereotipi lontani da una solidarietà sociale reale.

Con chi stare
Piccolo è bello? Robecco first? I nazionalismi e i populismi, la storia lo insegna, ci hanno sempre portato al suicidio collettivo; anzi, sono esattamente contro quel popolo che continuamente chiamano in causa.
Vogliamo stare con la democrazia, con l’occidente e la sua cultura greco-latina, con l’innovazione, con un futuro costruito sulla pace, la tolleranza, l’ospitalità e l’accoglienza. Allargare gli orizzonti e volare alto.

VOGLIAMO STARE IN UN’EUROPA MIGLIORE E CONTRIBUIRE A COSTRUIRLA PER IL FUTURO DEI GIOVANI in sintesi “I PIEDI A ROBECCO E LA TESTA IN EUROPA.”


Sprovincializzare Robecco e ricerca di un’entità più ampia.
Siamo un borgo o una città? Un paese o una somma di frazioni? Ora non siamo né carne né pesce; come possiamo venderci? Chi ci compra?

Chi rappresentare

Fondamentalmente dalla parte dei più deboli, senza trascurare i più forti. Tutti abbiamo bisogno gli uni degli altri. Dalla parte della sincerità – l’onestà è data per scontata – e della nobiltà d’animo, del non gridare, della fatica e della ricerca del contraddittorio, dell’ascolto e della trasparenza – non quella scritta sugli atti ma quella che sta alla base della scelta che ha portato alla stesura dell’atto – della severità con noi stessi e con gli altri, con l’impegno costante e con il sorriso sulle labbra. Mai con la superbia, sempre con l’umiltà e la modestia e soprattutto con quello spirito di servizio che sgomberi, nell’azione, il campo da presunzioni di convenienze personali.


Proposte programmatiche

Politiche di comprensorio

Rilancio delle politiche relative ai servizi con tutti i comuni del comprensorio magentino-abbiatense per razionalizzare gli stessi e risparmiare.
Fare sistema e creare apposito assessorato.

Città metropolitana

Creare e trovare con la città metropolitana – anche qui, non un nemico ma una fonte di sviluppo – una sinergia propositiva al fine di rilanciare il magentino-abbiatense.
Coordinarsi con gli altri sindaci per mettere a punto una proposta da sottoporre alla stessa e poi richiedere i finanziamenti per realizzarla. Ciò vale anche per la Regione Lombardia.
Far nascere e progredire una cultura metropolitana.

Verde

Non passa giorno senza che parliamo del pericolo che corre il pianeta - questo è un punto molto sentito dalle nuove generazioni.
Aumento raccolta differenziata, scuola bus e mezzi comunali elettrici, economia circolare, boschi urbani, rinnovabili, etc.
Gestione più razionale degli spazi a verde pubblico (concentrazione e non polverizzazione) con vantaggi sul bilancio comunale
Un rapporto costruttivo con gli enti preposti come il Parco del Ticino. Il parco è nostro così come tutti gli enti sovra comunali.
Passare da un Parco dei divieti ad un Parco delle opportunità.

Piano generale del territorio

Azzeramento dello stesso e nuova concezione dello sviluppo del territorio.
Creazione di un piano regolatore territoriale magentino-abbiatense. Ad esempio, spostare le zone industriali nella ex-Saffa, ex-Siltal, …, con omogeneizzazione delle destinazioni a confine tra i vari comuni, liberando più spazio possibile per il verde.
Recupero, attraverso incentivi, del centro storico e dell’esistente, maggior volumetria, non aver paura di andare verso l’alto, diverso modo di costruire a partire dalle materie prime e dalle energie rinnovabili. Su questo tema c’è molto da discutere.

Tangenziale

È ancora in itinere, ma in qualunque caso e con qualunque tracciato, ciò che conta è porre, attraverso un patto intergenerazionale, con la Regione e con gli altri comuni, aree vincolate attorno al tracciato al fine di impedire ogni tipo di costruzione e deturpamento della connotazione naturale e prevalente del territorio di attraversamento. Con la piena funzionalità di alleggerimento, a livelli minimali del traffico di transito interno, si apriranno notevoli opportunità di fruibilità di spazi oggi poco apprezzati, sia dai residenti che di attrattiva per potenziali turisti con conseguenti opportunità di sviluppo di iniziative oggi non programmabili
Non sono le strade che fanno paura ma ciò che esse trascinano. Del resto, fra qualche anno gireremo con macchine elettriche.

Rilancio piano navigli e vallata

In accordo con la città metropolitana e con il magentino-abbiatense – vedi lettere sindaco Sala – dobbiamo rilanciare questo nostro patrimonio conservato in uno scrigno incantato. Ritornare ad essere attrattivi attraverso un nuovo approccio con la grande città e saper vendere bene quello che abbiamo.

Economia

Intrattenere uno stretto rapporto con tutte le unità socioeconomiche del territorio e promuovere un’agricoltura sostenibile.
Capirne i bisogni e le necessità, agevolare la burocrazia, etc.
Incentivare nuove aziende che vogliano occupare capannoni già esistenti – vedi Ametek.
Attenzione alle aziende che non inquinano.
Attenzione alle nuove mafie.

Sociale

È la maggiore spesa del comune. Settore delicatissimo.
Evitare distribuzione a pioggia e controllo serrato.
Aiuti concreti a trovare posti di lavoro e lavorare sull’esistente per migliorarne l’efficienza.
Combattere la ludopatia e lottare per avere un comune DE”SLOT”TIZZATO.

Burocrazia

Rilancio macchina burocratica, compresi uffici e personale.
Porre attenzione particolare a tutti i bandi indetti da Europa, Stato, Regione, Privati, Fondazioni, etc.
Serrato controllo degli assessori sui servizi e monitoraggio degli stessi.
Bilancio partecipato e innovato in ogni singola partita economica.
Passare da una cultura della risposta ad una della proposta.

Cultura/Scuola

Continuare così. Coinvolgere i giovani per quanto possibile attraverso i gemellaggi e altre forme lasciate cadere – come il consiglio comunale dei ragazzi.
Per il 21 luglio e 26 aprile formare un comitato sovra comunale e un centro studi.
Dare dignità nuova ai caduti del luglio con la costituzione di un mausoleo.
Esposizione di targa in piazza che racconti cosa è successo e percorso fino alla Chiappana.
Statalizzazione della scuola materna, se possibile.

Comunicazione e rapporti tra le parti

Stretta relazione tra Sindaco, giunta e Partito Democratico a prescindere dalle persone che sono direttamente impegnate negli stessi organi.
Prima di prendere provvedimenti importanti è bene consultare sempre sia l’interno che l’esterno, soprattutto le minoranze. Il contraddittorio, oltre ad essere il sale della democrazia, va cercato e non eluso.
Auspicare il diritto di critica sia interna che esterna. Affrontare con serenità le questioni prima di prendere provvedimenti.
Usare le intelligenze del paese, ma anche esterne, al servizio delle varie esigenze. Non sprechiamo queste professionalità.

In ordine sparso
  1. Vendita Villa Terzaghi
  2. Palazzetto dello Sport polifunzionale con palazzetto della Musica
  3. Scuola elementare
    1. Tettoia ingresso
    2. Cunicolo per mensa
  4. Collegamento piazze attraverso oratorio maschile e tra Piazza Maria Teresa e cimitero
  5. Cimitero
    1. Esternalizzazione gestione cimiteriale sotto stretto controllo uffici preposti
    2. Costruzione servizi igienici come opera di compensazione da parte dell’aggiudicatario della gara
    3. Informatizzazione con programma cimiteriale
    4. Zona cimitero dedicata ai musulmani
    5. Accesso disabili – vedi cappelle
    6. Piccolo parcheggio al nuovo ingresso
  6. Arredo urbano con coinvolgimento dei privati
  7. Parco Borgo Archinto e Castello
  8. Parchi giochi collegati e ciascuno con una peculiarità
  9. Restauro conservativo chiesetta S. Majolo
  10. Disincentivare uso macchine chiudendo centro storico e lasciando alcune vie percorribili solo per i residenti senza penalizzare le attività
  11. Viabilità:
    1. Sistemare viabilità interna sia in paese che nelle frazioni mediante sensi unici
    2. Creazione parcheggi
    3. Strada per Ponte Vecchio
    4. Rotonda cimitero
    5. Via Petrarca
  12. Ciclabili
    1. Collegamento Castellazzo – Casterno
    2. Strada per Magenta
    3. Strada Passavone (far fare a CAP)
    4. Collegare in sicurezza le frazioni
  13. Consigliere e vigile di frazione
  14. Cittadinanza attiva
    1. Incentivare quartieri e zone controllo di vicinato
  15. Regolamento utilizzo sedi associazioni
  16. Distinzione tra volontariato civico e altri lavori
  17. Area camper da dare in gestione
  18. Segnare aree per occupazione di spazi per camper con tariffa annua

  19. Consigli comunali aperti e in collegamento diretto con i cittadini
  20. Sicurezza
    1. Controllo del territorio con messa in funzione delle telecamere
    2. Vigilanza attiva
    3. Contrasto alle nuove e vecchie droghe
  21. Frazioni
    1. Ridare dignità attraverso arredo centri storici
    2. Incentivare tradizioni e associazioni che le promuovono
  22. Riattivare regolamento per attribuzione di onorificenze, chiavi della città, cavalierato e cittadinanza onoraria
  23. Il bello non è superfluo, è ricchezza, es. lavatoio Borgo Archinto. Vedi filmato RAI3
  24. Usare crowd funding (raccolta fondi tra i cittadini) per determinate iniziative
  25. Sistemazione definitiva di situazioni pregresse:
    1. Chiesa
    2. Posta/sala
    3. Garavaglia/Copat
  26. Mettere in rete le attività locali per fare sistema
    1. Mobilifici
    2. Aziende agricole
    3. Luoghi di ritrovo
    4. Servizi
  27. Commissioni comunali, specie quella urbanistica, usate opportunamente, sono fondamentali per portare all’attenzione di giunta e sindaco molte questioni
  28. Potenziare fino a farlo diventare un Festival del corto quanto alcuni giovani già portano avanti (quest’anno 73 iscritti da tutta Italia)
  29. Poliambulatorio




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