mercoledì 29 aprile 2020

CORONA VIRUS: FASE DUE

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CORONA VIRUS: FASE DUE? COMINCIAMO A PENSARE ANCHE ALLA TRE!


A livello mondiale, così come in Italia, con molta prudenza si sta già pensando alla fase due. Sono disposizioni valide erga omnes che vengono dettati dai governi centrali e in parte corretti dalle singole Regioni, come in Italia. Sono di fatto provvedimenti che servono per rimettere in moto la normale vita dei cittadini, dei commerci, delle professioni ecc. Probabilmente questo trend durerà qualche mese, virus permettendo e altro non possiamo fare che attenerci alle regole imposte.

Stiamo vivendo un evento di cambiamento epocale, non una semplice pausa; durante questa pandemia, quasi all’unanimità, è stato ribadito che d’ora in avanti bisognerà cambiare vita, che non si può più continuare così ecc. E allora forza! Cosa aspettiamo a metterci in moto per trovare significativi cambiamenti del nostro modo di vivere per il futuro? Ebbene, noi riteniamo che questo sia il momento propizio perché le istituzioni, sia a livello generale che locale, facciano la loro parte, perché nessuno può essere escluso da questo processo di cambiamento che ha toccato le coscienze di ciascuno. 

Cosa fare allora? La nostra proposta è molto semplice e chiara: tutte le forze politiche di Robecco si ritrovino attorno ad un tavolo di lavoro per pensare come muoversi, non solo per l’emergenza, ma soprattutto per il dopo, per evitare che tutto torni come prima. I Comuni, le Municipalità, devono chiamare a raccolta la propria collettività, attraverso i suoi rappresentanti, le sue teste migliori, i giovani in particolare perché il futuro è soprattutto loro, per progettare il futuro di Robecco e del nostro territorio. Abbiamo nelle liste di maggioranza e opposizione, molti giovani laureati e intelligenti, che ricoprono anche cariche importanti nei rispettivi settori lavorativi; perché allora non coinvolgerli per progettare il loro futuro e quello dei loro figli? L’unione fa la forza e il tempo è denaro, dicevano due vecchi proverbi. Del resto anche nel dopoguerra si iniziò con questo spirito. Sfruttiamo allora questo tempo per riprogrammarci e per riprogrammare il nostro futuro. Le opposizioni, che sommate rappresentano comunque la maggioranza dei cittadini di Robecco, sono pronte per dialogare, anzi lo chiedono, e come lista Robecco Futura abbiamo anche tante idee da mettere sul tavolo e da condividere, a partire dai 350,000 euro che sono arrivati dalla Regione Lombardia. Altri esempi? Azzerare il piano generale del territorio, parlare di clima, rivedere il rapporto tra natura e le nostre aspirazioni, come rivalutare la campagna e l’agricoltura, pensare ad un nuovo modo di abitare e di vivere la città, la mobilità, un nuovo patto sociale per tutelare i più deboli, come rilanciare l’economia locale, come riattrarre i giovani anziché farli emigrare ecc. 

Non è necessario fare mega commissioni, ma semplicemente aprire un serio e franco dibattito tra le componenti politiche di Robecco, mantenendo ciascuno il proprio ruolo e assumendosi ciascuno le proprie responsabilità. Siamo ad un bivio; dobbiamo riaprire e rifar funzionare la vecchia Robecco e disegnare quella nuova. Noi siamo pronti, ma come sempre è il Sindaco e la maggioranza che governa che decide come muoversi e perciò non ci resta che aspettare, convinti come siamo, da sempre, che la somma di Comuni ben amministrati, porti ad avere un’Italia e un’Europa migliori.

Per quel che ci riguarda, guardando al futuro, stiamo lavorando ad un’idea di “rigenerazione” di Robecco e del territorio Abbiatense-Magentino che, come da nostro programma, prevede la collaborazione dei comuni del comprensorio per uno sviluppo armonioso e sinergico delle risorse turistiche, commerciali, industriali senza sovrapposizioni o ridondanze e soprattutto col doveroso rispetto delle caratteristiche naturalistiche della zona.

“ Anno 1985, Italo Calvino immaginò i tempi nuovi come plasmati da due divinità: Vulcano, cioè il saper fare e la forza dell’impegno, e Mercurio, la leggerezza rapida e creativa. L’etica del lavoro e il talento che spicca il volo.

 ROBECCO FUTURA

giovedì 23 aprile 2020

IL NOSTRO 25-26 APRILE AI TEMPI DEL CORONA VIRUS



IL NOSTRO 25-26 APRILE AI TEMPI DEL CORONA VIRUS



Non possiamo esimerci dal festeggiare, anche in tempi così brutti, la festa della librazione dal nazi fascismo, anche nel nostro piccolo, seppur da casa, magari esponendo la bandiera italiana e cantando bella ciao dal balcone. La nostra lista Robecco Futura, a prescindere da quello che giustamente le istituzioni potranno fare, forse e purtroppo solo un significativo alza bandiera nel piazzale del Municipio, ha il dovere di ricordare a tutti i cittadini robecchesi che questa data per Robecco è stata, nel 1945, da una parte una festa, dall’altra una tragedia. Se il 25 aprile ha segnato per tutti il giorno più atteso dagli italiani, il 26 per Robecco è stato un giorno di lutto. Dopo i fatti tragici del 20-21 luglio 1944 il paese si è ritrovato ancora attonito attorno alle vittime di un’altra strage nazi fascista. Una strage difficile da digerire, perché a guerra finita, perché ancora più gratuita e pesante dell’altra. Infatti, mentre l’anno precedente eravamo ancora in guerra, qui no! E quell’eccidio, come un macigno, pesa ancora di più sulla coscienza di chi lo ha compiuto, proprio perché contro vittime innocenti e soprattutto senza una giustificazione; cinque morti e sei feriti, alcuni gravemente.

Ora siamo ancora attoniti, come allora, di fronte ad un virus che, al di là delle tragiche conseguenze economiche e sociali che sta partorendo, rischia di infettare la faticosa conquista democratica nata proprio dalla resistenza del popolo italiano contro l’oppressore e dal sangue versato. Ecco perché, forse più di ogni altro, questo è il momento di ritrovare un’unità di intenti sia a livello nazionale che locale per salvaguardare la democrazia, al di là delle singole e diverse posizioni politiche interne al paese, a volte anche laceranti che hanno seminato rancore e rabbia . E la responsabilità sta sempre negli uomini che in questo momento stanno amministrando l’Europa, l’Italia come Robecco.

Ma, a nostro modo di vedere i piani della responsabilità sono diversi. Se le opposizioni devono fare la loro parte, tocca soprattutto alle maggioranze mettersi in gioco, andando alla ricerca del dialogo e del confronto e non meramente subirlo, a volte come un fastidio. La democrazia non è solo la legge dei numeri, necessari per renderla possibile, ma qualcosa di più profondo che invade tutta la parte intima e l’intelligenza della persona umana. Senza questa seconda condizione la prima, quella dei numeri, rischia di essere sterile, fine a se stessa e precipua all'alimentazione del potere.

Una nuova era si aprirà dopo il coronavirus, tutti ci dicono che non sarà più come prima. Speriamo che sia così, perché la storia insegna che, purtroppo, l’uomo dimentica in fretta. Il nostro appello, e il virus avrebbe dovuto insegnarcelo, come Lista Robecco Futura e come Partiti che la sostengono, è questo: NON PENSIAMO PIU’ DI ESSERE ONNIPOTENTI E DI BASTARCI DA SOLI, ma al di là dei numeri usciti dalle elezioni, facciamo fronte comune per una rinascita nuova di Robecco e del territorio, che sappia guardare al futuro delle nuove generazioni. Questo è il nostro augurio più bello per festeggiare il 25 aprile e per ricordare le vittime del 26 aprile 1945.

Perché onorare il 25-26 aprile, lo spiegò con semplicità Vittorio Foa, uno dei padri della nostra Repubblica nel corso di un dibattito televisivo, quando ad un parlamentare di destra disse:“ SE AVESSE VINTO LEI IO SAREI ANCORA IN PRIGIONE. AVENDO VINTO IO, LEI E’ SENATORE DELLA REPUBBLICA E PARLA QUI CON ME”.



 ROBECCO FUTURA

martedì 21 aprile 2020

PROPOSTE ALTERNATIVE ALLA VENDITA DI IMMOBILI

Morguefile by Brianvan

PROPOSTE ALTERNATIVE ALLA VENDITA DI IMMOBILI PER FINANZIARE LA MANUTENZIONE DELLE STRADE
Nell’ultimo Consiglio Comunale del 31 marzo, oltre alle contestate decisioni di variare le addizionali irpef e di nuove spese per la tensostruttura, è stato anche presentato un impegno di spesa di circa 310.000 euro per le opere di asfaltatura delle strade. Alla nostra precisa domanda di come sarebbe stato finanziato questo intervento, la risposta è stata: “con la vendita del terreno dell’ex discarica”. Tale vendita risulta a bilancio per circa 372.900 euro.
Ebbene, a nostro modo di vedere, non è questo il metodo più consono per pagare i costi del suddetto intervento manutentivo per almeno due motivi. Il primo motivo è semplice; la vendita è sempre aleatoria e nel caso non si vendesse il terreno, cosa probabile con i tempi che corrono, non si potrebbero asfaltare le strade che invece necessitano, come la manna, di essere sistemate. Il secondo, ancora più grave, riguarda invece l’economicità e l’impostazione strutturale dell’operazione finanziaria. A nostro avviso, non si dovrebbe vendere mai un immobile per ”buttare” i soldi del ricavato in una manutenzione ordinaria (come se una famiglia vendesse un immobile per comprare un camper, dopo dieci anni non avrebbe più nulla), ma eventualmente per ripatrimonializzare le proprietà comunali, ad esempio usando il ricavato della vendita per finire il Palazzetto polifunzionale o per la costruzione di loculi e cellette cimiteriali di cui siamo tra l’altro sprovvisti. Dal punto di vista strutturale, da sempre, per la manutenzione delle strade sono stati accesi dei mutui a medio lungo termine, come si evince dalla consultazione dei documenti relativi ai mutui in essere.
Da un’analisi del bilancio abbiamo notato come l’ammontare disponibile per nuovi interessi sia di euro 390.000 circa (dati dei vincoli di indebitamento forniti dalla ragioneria del comune). Ora, se il mutuo decennale partito quest’anno, contratto per il famoso Poliambulatorio di via San Giovanni (di cui aspettiamo l’inizio dei lavori) di 80.000 euro, al tasso dell’1% prevede un rimborso annuo di capitale e interessi di circa 4.300 euro, possiamo vedere quanto spazio c’è nel bilancio per raggiungere i 390.000 euro disponibili . Inoltre, possiamo notare anche che al 31.12.2021 andrà a scadenza un mutuo di 537.000 contratto nel 2002, lasciando ulteriore spazio per nuovi investimenti. Consideriamo, inoltre, il cessato contributo, in conto capitale, alla Scuola Materna di circa euro 66.500 annui.
Un’altra alternativa che suggeriamo calorosamente alla maggioranza, nel caso ritenga opportuna l’alienazione del terreno, è di valutare la possibilità di venderlo ad una cooperativa per la costruzione di edilizia residenziale sociale, cosiddetto Housing Sociale, al fine di garantire benessere abitativo e integrazione sociale e soprattutto per attrarre nuove famiglie soprattutto di giovani. Vi sono già diversi esempi nel circondario che prevedono alloggi di qualità e alta efficienza energetica, spazi collettivi condivisi e aperti alla città, ecc. Il Comune, in questo caso, avrà una funzione sociale importante, eventualmente rinunciando ad un introito maggiore poiché la vendita del terreno sarebbe effettuata non a prezzi di mercato ma a condizioni calmierate. A fronte di questa nostra analisi e proposte che riteniamo, oltre che economicamente e finanziariamente corrette e di buon senso, con una forte valenza sociale, CHIEDIAMO al Sindaco e alla Giunta, di rivedere la loro posizione in quanto non in sintonia con quelli che riteniamo essere i normali canoni della buona gestione amministrativa.



ROBECCO FUTURA