sabato 23 gennaio 2021

ROBECCO-MAGENTA: IL TRIANGOLO DELLE BERMUDA DI CASA NOSTRA

  



ROBECCO-MAGENTA: IL TRIANGOLO DELLE BERMUDA DI CASA NOSTRA

 

Leggiamo da un post dell’Assessore magentino Laura Cattaneo: “Finalmente grazie alla buona intesa tra i due comuni, in data odierna è stata programmata l’asfaltatura dello svincolo Magenta-Robecco, molto pericoloso e oggetto di diatriba fin dagli anni ’60. I due comuni agiscono in accordo, in situazione di alta emergenza, dopo di che proseguiranno gli accertamenti presso le dovute sedi, per stabilire gli esatti confini di competenza.” 

 

Siamo contenti che le voragini che si erano formate saranno chiuse e che finalmente dopo 60 anni si deciderà a quale comune appartiene quel pezzo di strada. Tipico esempio di cattiva amministrazione italiana in generale, dove spesso e volentieri gli espropri di qualunque genere rimangono solo sulla carta senza essere definiti correttamente, finché arriva al dunque solo dopo diversi decenni. Di casi del genere ve ne sono più di uno in ogni comune; situazioni che languono in secula seculorum, lasciando purtroppo alcune aree degradate, anche nei centri storici – da noi già segnalate a Robecco – che potrebbero invece essere ritrasformate in arredo urbano a misura di cittadino. Nessuno però sembra interessarsi a queste situazioni croniche, mentre le amministrazioni che si sono succedute hanno sempre fatto buon viso a cattiva sorte e continuano a farlo.

 

Ritorniamo però all’argomento che più ci sta a cuore per la sua oggettiva pericolosità, ossia l’incrocio in strada per Magenta. Mentre si esalta Il fatto che si asfalti un pezzo di strada, cosa di normale amministrazione nonostante le decennali diatribe su questi 100m totali di asfalto, si non si parla invece del VERO PERICOLO, ossia l’incrocio che dagli anni 60 in poi ha causato una pletora di incidenti, anche mortali. Un “triangolo delle Bermuda nostrano” (tre strade che si incrociano in strane intersezioni), dove gli incidenti paiono avvenire inesorabilmente, a prescindere dalla precauzione di chi lo attraversa. Segno evidente che vi è un’oggettiva pericolosità che deve essere risolta con altri mezzi, non con semplici cartelli 50 all’ora e segnali di stop. 

 

OCCORRE UNA ROTONDA, fatta piuttosto con mezzi rudimentali come bidoni pieni di acqua colorati o altro materiale poco costoso ma efficace: in questo caso non guardiamo all’estetica ma alla sostanza. E occorre FARLA SUBITO, non aspettare altri incidenti e – speriamo di no – morti. I comuni di Robecco e Magenta intervengano direttamente, oppure facciano pressione su ANAS, mettendola in mora nel caso dovesse accadere un altro incidente. ANAS non può mettersi la coscienza a posto per aver messo due cartelli, o aspettare la famosa tangenziale per sistemare definitivamente la questione, quando sono passati 50 anni e molte morti. Queste sono ingiustizie cui occorre ribellarsi e i Comuni e chi li rappresenta hanno il dovere di farlo, pena essere complici di questa situazione.

 

Esistono negli archivi comunali diverse mozioni e interpellanze su questo argomento, fatte sia dalla nostra lista Robecco Futura che dalle liste di opposizione precedenti di cui facevano parte persone che da anni stanno amministrando il nostro comune. L’amministrazione pro-tempore – a volte per colpa di nessuno – si trova di fronte a situazioni improcrastinabili che vanno risolte, a prescindere dal programma elettorale con il quale ha vinto le elezioni. A volte perché la legge lo impone – vedi bagni e accessi per disabili nei cimiteri – a volte perché dettato da un oggettivo stato di pericolo incombente giornaliero di fronte al quale non ci si può sottrarre. 

 

TRASFORMIAMO IL PERICOLOSO TRIANGOLO DELLE BERMUDA DI CASA NOSTRA IN UNA PROVVISORIA ROTONDA CHE SALVI LA VITA DELLE PERSONE. Oppure dobbiamo aspettare altri 60 anni?

 

ROBECCO FUTURA