lunedì 7 dicembre 2020

Manovra di Bilancio: idee e proposte in sintonia con la svolta dell'Europa per lo sviluppo



 Venerdì 11 dicembre alle ore 18,30, il Partito Democratico dell'Est Ticino, torna a discutere di temi economici oggi al centro dell'attività politica per rispondere alle necessità di cittadini, commercianti e imprese colpiti dalla crisi economica generata dall' emergenza sanitaria in atto.

Lo faremo con una nuova diretta sulla pagina PD Robecco sul Naviglio e condivisa dai circoli PD dei comuni della zona Est Ticino insieme al Circolo PD Porta Romana di Milano.

Una diretta che si pone in continuità con le precedenti dirette già organizzate in stretta collaborazione con il Dipartimento Banche, Fisco e Finanza del PD Milano Metropolitana coordinato dalla Dottoressa Alessia Potecchi.

Al centro della nostra discussione e approfondimento ci saranno gli ultimi decreti Ristori varati a sostegno delle attività colpite dalla pandemia, la prossima Manovra di Bilancio in discussione proprio in questi giorni in parlamento e la tanto attesa Riforma Fiscale.

Ospiti di eccezione con cui affronteremo le tematiche sono: Alessia Potecchi, Responsabile Dipartimento Banche Fisco e Finanza PD Milano Metropolitana, Giorgio Benvenuto, Presidente Commissione Istituto Nazionale Tributaristi per la Riforma Fiscale, e il Sen. Franco Mirabelli Vicepresidente Vicario del Gruppo PD del Senato.

Presentazione della serata sarà a cura di Leonardo Bonfiglio, segretario del PD Magentina Abbiatense Est Ticino e moderata da Sergio Sinigaglia del coordinamento di Circolo PD Robecco.

Vi aspettiamo tutti quindi venerdì 11 dicembre alle ore 18,30 sulla Pagina Facebook PD Robecco sul Naviglio, dei Circoli PD dell'Est Ticino e del Circolo PD Porta Romana di Milano.

Vi aspettiamo! Non mancate... 


mercoledì 2 dicembre 2020

IL FASTIDIO VERSO LE MINORANZE

Foto Morguefile ARWilliams

 

IL FASTIDIO VERSO LE MINORANZE


Occorre ricordare, fa sempre bene, che l’humus su cui si basa la democrazia, all’interno di una qualsiasi comunità, europea, nazionale o comunale come la nostra, è la libertà di pensiero, il contraddittorio e soprattutto la possibilità di esprimere liberamente le proprie opinioni. In una democrazia in cui esistono, giustamente, maggioranze e minoranze, non solo deve essere possibile ma auspicabile che queste due posizioni si confrontino anche a volte aspramente per il raggiungimento del bene comune.


Nessuno vuole mettere in discussione che chi ha vinto le elezioni, nel caso di Robecco con ampio vantaggio e merito, debba per prima cosa rispondere al proprio elettorato e perseguire il programma politico che ha portato la formazione alla vittoria ma altrettanto nessuno può mettere in discussione la possibilità per le opposizioni consiliari di portare all’attenzione della maggioranza le sue opinioni, ovvero le proposte dei suoi programmi politici che, come le proposte della maggioranza, vertono al miglioramento della vita dei cittadini, al perseguimento del bene comune e a combattere le ingiustizie. Infatti, mentre è difficile perseguire la giustizia, è molto facile incrociare le ingiustizie.


Per fare un esempio concreto, nell’ultimo consiglio comunale abbiamo sollevato alcune questioni che riguardano i cimiteri, in particolare suggerendo proposte che migliorerebbero l’accessibilità degli stessi da parte dei disabili. Pensavamo semplicemente all’esecuzione di tratti cementati che conducano dall’ingresso ai vari colombari; non è semplice muoversi in carrozzina su un fondo di ghiaietto. Questa è una forma di ingiustizia nei confronti dei disabili che andrebbe sanata al più presto anche perché lo vuole la legge. Segnalavamo, inoltre, le condizioni pietose in cui versano alcuni punti del cimitero e la necessità di migliorare la raccolta differenziata poiché (anche per colpa degli utenti) nei cassonetti si trovava di tutto. Caliamo un velo pietoso sulla situazione dei servizi igienici; quello di Robecco indegno di un paese civile, quello di Casterno richiede almeno una ristrutturazione che tenga conto anche delle esigenze dei disabili. Apprendiamo con soddisfazione che l’amministrazione sta già operando degli interventi e sarà nostra cura valutarne l’efficacia.

Segnalavamo, infine, alcune innovazioni per Robecco ma già ampiamente adottate in altre comunità: l’installazione di un impianto fotovoltaico per alimentare le lampade sulle tombe ed eliminare o ridurre il balzello annuo e la realizzazione di una app attraverso cui è possibile individuare la posizione della tomba cercata anche se può apparire di scarsa utilità per cimiteri piccoli come i nostri. Ovviamente non è indirizzata verso i parenti più stretti che non ne hanno certo bisogno ma verso chi, per motivi vari quali ad esempio la lontananza, non ha l’informazione necessaria. Consideriamo inoltre che i viali non hanno indicazioni per cui ottenere l’informazione per telefono risulta problematica.

La prima proposta è stata scartata da precedenti valutazioni economiche mentre per la seconda ci sentiamo rispondere, con uno discorso di alto valore etico e morale ma che nulla ha da condividere con la nostra richiesta: “basta andare in comune per avere le informazioni”. Peccato che spesso le persone al cimitero ci vanno la domenica e gli uffici sono chiusi ma se anche fossero aperti, come farebbe l’interessato a trovare il proprio defunto? Verrebbe accompagnato dall’impiegata dello stato civile? Assumendo che la situazione cimiteriale sia attualmente gestita da sistemi informatici sarebbe relativamente semplice realizzare quanto proposto.


Per concludere quando interpellammo il Sindaco per sapere a che punto è la realizzazione della ciclabile per Magenta, ci sentiamo rispondere che l’obiettivo dell’interpellanza è di far continua polemica e poter rivendicare meriti che non ci appartengono. No, non è come pensa sig. Sindaco; a noi i meriti non interessano ma i risultati si. La nostra intenzione, dunque, era sollecitare quest’opera per noi primaria e portare a conoscenza della comunità l’iter del percorso procedurale.


Concludendo, prenda coscienza sig. Sindaco che quando le opposizioni fanno le proposte, non lo fanno per darsi visibilità o per dimostrare di essere più brave della maggioranza o per metterla in difficoltà ma per svolgere un ruolo di stimolo e controllo dell’operato di chi amministra. Venisse meno questo contesto, si rischierebbe il degenerare della democrazia. Ci sembra invece che il Sindaco Barni, complici imperterriti e zitti i suoi consiglieri comunali sia infastidito del ruolo svolto dalle opposizioni. Evidentemente pensa che il consenso elettorale avuto basti per trasformare il Sindaco in Sovrano.


ROBECCO FUTURA

domenica 22 novembre 2020

TRA LA DECRESCITA FELICE E LA CRESCITA INFELICE, NOI SIAMO PER LA CRESCITA FELICE.

foto: Morguefile Pellinni

 

CITTA’ METROPOLITANA – AMBITO 8 - MAGENTINO-ABBIATENSE


TRA LA DECRESCITA FELICE E LA CRESCITA INFELICE, NOI SIAMO PER LA CRESCITA FELICE.


La pandemia, volenti o nolenti ha cambiato e cambierà per sempre alcuni aspetti della vita quotidiana, a partire da alcuni comportamenti prima impensabili, dallo smart-working, alla DAD, alla sanità ecc. Oltre a questo vi è stato senz’altro un forte cambio di mentalità relativamente alla filosofia di vita di ciascuno, specialmente nei giovani, riguardo ad esempio al rapporto con la natura ed il clima (merito anche di Greta Thumberg), al riciclo dei prodotti, agli imballaggi con il minor utilizzo di plastica, alle fonti di energia rinnovabile, mezzi pubblici e sistemi di sharing, ai comportamenti individuali, ai mezzi di trasporto, alle infrastrutture (ad es. la nostra tangenziale o il raddoppio della ferrovia Vigevano-Milano). Nella ricerca “Milano sostenibile – 4° osservatorio sullo stile di vita dei milanesi”, risulta che l’83% dei cittadini (90% dei 18-24enni) giudica necessario, dopo l’emergenza sanitaria modificare il proprio stile di vita rendendolo sostenibile. Anche il Forum regionale appena aperto, per bocca del suo presidente Attilio Fontana e dell’assessore all’ambiente Raffaele Cattaneo, ribadisce che: “la sostenibilità è un elemento che favorisce lo sviluppo, in quanto migliora la qualità della crescita, e perciò vogliamo seguire la via dello sviluppo, lo sviluppo sostenibile e non la decrescita felice.”

Questa consapevolezza da parte di cittadini ed istituzioni (ci voleva il COVID?), porta anche noi, miseri cittadini della città metropolitana, Magentino-Abbiatense, a riflettere sugli stessi argomenti con i quali si sono confrontati gli abitanti della città, a partire da ogni realtà comunale. Non abbiamo sentore che questo modello di programmazione sia all’ordine del giorno della nostra Giunta di Robecco, e perciò lo proponiamo noi di Robecco Futura, con l’invito di sedersi attorno ad un tavolo e cominciare a ragionare, maggioranza e minoranze, su problematiche che sembrano più grandi di noi, ma che invece toccano la vita di tutti i giorni e alla fine sono il succo della politica. Anche la Comunità Europea, ha partorito il New Generation E.U. (Recovery Fund è un termine brutto e non incisivo), proprio perché si rivolge alle nuove generazioni ed al loro futuro, ed è giusto che sia così.


Ora, nel nostro consiglio comunale siedono molti giovani, istruiti e preparati, sicuramente sensibili a questi temi. Facciamo loro un appello, perché riflettano e prendano coscienza che tocca a loro, assieme agli altri giovani, naturalmente assieme ai matusa, agli esperti, ai filosofi e tutti coloro che possono servire questa causa, costruire il loro futuro e quello dei loro figli. Il nostro ambito n. 8 Magentino-Abbiatense nella città metropolitana ha moltissime potenzialità, purtroppo inespresse a causa di una politica a corto raggio e frammentata, che merita di essere rivalutato, rigenerato e progettato: cosa vogliamo essere e fare da grandi?


Il nostro è un appello forte ai giovani consiglieri, e a tutti i giovani che hanno a cuore il futuro di Robecco e del territorio, perché si ribellino ad una politica del giorno per giorno meramente amministrativa, ed alzino lo sguardo al di sopra delle penose contrapposizioni di parte, perché qui c’è in gioco non c’è lo scranno, ma il futuro. Occorre far sobbalzare dentro di voi l’orgoglio del desiderio di partecipare a un nuovo mondo pieno di possibilità e di aspettative. L’osare e la passione sono i mantra che sostengono la politica, la rassegnazione è la sua morte. Noi di idee ne abbiamo tantissime e non aspettiamo altro di poterle confrontare apertamente e sinceramente con tutti voi. Se ci siete battete un colpo.


Chiudiamo con l’appello di Papa Francesco, chiamato Patto di Assisi, rivolto ai giovani che da tutto il mondo lo hanno seguito in streaming (solo a Robecco non si riesce SIC): “La gravità della situazione esige una presa di coscienza di tutti. E Voi non potete restare fuori da dove si generano il presente e il futuro. O siete coinvolti o la storia Vi passerà sopra. Cari giovani, economisti, imprenditori, lavoratori e dirigenti d’azienda, è tempo di osare il rischio di favorire e stimolare modelli di sviluppo, di progresso e di sostenibilità, in cui gli esclusi diventino protagonisti”.

domenica 1 novembre 2020

ROBECCO FUTURA SALUTA IL SUO EX-SINDACO SANDRO BERTOLINI

 




ROBECCO FUTURA SALUTA IL SUO EX-SINDACO SANDRO BERTOLINI


Si, tocca a noi, politicamente, dare il saluto a Sandro, perché, ne siamo certi, era uno di noi.


Quando si diventa Sindaco, si è il Sindaco di tutti; questo è il presupposto basilare perché la democrazia e la convivenza civile possano coesistere e fare comunità, ma l’appartenenza politica non deve mai venire meno, e per Sandro non è mai venuta meno. Questo è il primo insegnamento che ci ha lasciato; Sindaco di tutti ma schierato dalla parte che rappresentava i suoi ideali di uomo di sinistra, cui teneva e sapeva difenderli molto. Dal 1995 al 1999, nei quattro anni, anziché cinque, del suo mandato amministrativo, l’unico della storia repubblicana, Sandro è riuscito a fare cose che hanno lasciato il segno nel futuro di Robecco; due per tutte la mini-circonvallazione e il Piano Navigli con Borgo Archinto. Ed ha potuto farlo, e questo il suo secondo insegnamento, perché ha saputo circondarsi di persone valide e ha dato loro la possibilità di lavorare. Certo sono state fatte molte altre opere, che non stiamo ad elencare perché bastano quelle citate, che hanno permesso a Robecco di guardare al suo futuro e a quello di tutto il territorio.

Sandro aveva un grande rispetto per i politici, ma soprattutto per la Politica, quella che incarna in se una visione alta, che contribuisce alla crescita sociale ed economica, che è coraggiosa, che non ha paura di fare le cose nelle quali si crede, anche a costo di perderci. L’altra sua caratteristica, e questo è il terzo insegnamento, era quella di essere un uomo del popolo. Sandro, pur tenendo sempre ben distinto la figura di Sindaco da quella personale (per parlargli dovevi andare in comune), era un noto frequentatore del Circolino, amava mischiarsi, gran giocatore di scopa liscia, sicuramente uno dei più bravi.

Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di frequentarlo, soprattutto chi ha lavorato con lui come assessore o consigliere comunale, non può che essere orgoglioso di averne condiviso il mandato, un mandato breve ma intenso, che rimarrà nella storia di Robecco.

Salutiamo Sandro, Uomo e Sindaco; siamo certi che continuerai a battagliare con noi per un mondo migliore e per il bene di Robecco, cui eri tanto affezionato. Noi cercheremo, anche nel tuo ricordo, di fare del nostro meglio.


ROBECCO FUTURA

venerdì 9 ottobre 2020

Mettiamo il futuro in agenda

 


 Il Partito Democratico, dell'Est Ticino, torna a discutere sui temi economici come motore della ripresa, coinvolgendo un componente autorevole del Ministero Economia e Finanza come il Sottosegretario Pier Paolo Baretta e Alessia Potecchi Responsabile del Dipartimento Banche Fisco e Finanza del PD Milano Città Metropolitana. 

La diretta sarà visibile martedì 13 ottobre sulle pagine Facebook dei circoli di zona dalle ore 18,00. A condurre l'intervista per partito locale ci saranno Andrea Gillerio Segretari del Partito Democratico di Abbiategrasso e Sergio Sinigaglia del Coordinamento PD Robecco sul Naviglio.

martedì 29 settembre 2020

UN NUOVO PIANO URBANO DEL TRAFFICO

 


UN NUOVO PIANO URBANO DEL TRAFFICO

Fra i vari spunti che l’emergenza Covid 19 ci pone davanti, il ripensamento della mobilità e dell’urbanistica delle nostre città e nei borghi è uno dei più significativi.

Le costrizioni dovute al covid hanno aperto la strada allo smart-working, al recapito dei beni di consumo a casa, all’utilizzo di mezzi alternativi come i monopattini, le biciclette assistite ecc. Tutto ciò comporta, a nostro modo di vedere, una revisione della mobilità generale e di quella locale, a partire da come muoversi all’interno della propria città o borgo e di collegamento con le altre realtà del territorio.

Abbiamo già affrontato questo problema, relativamente alle piste ciclabili, dove è in atto a livello metropolitano una grande rivoluzione che dovrebbe portare, attraverso una ragnatela di piste ciclabili collegate tra di loro, a collegare l’hinterland con la grande città e con se stesso. Ma ciò non basta. Occorre che ogni comune si doti di un Piano Urbano del Traffico moderno ed efficiente che tenga conto delle nuove prospettive e dei nuovi mezzi di spostamento e dei nuovi collegamenti.

Il nostro comune, ci risulta che abbia un Piano Urbano del Traffico ormai datato che sarebbe ora di rivedere e adeguarlo alle nuove esigenze. Vi sono, infatti, alcune situazioni, sia nel centro che nelle frazioni, che andrebbero assolutamente sistemate; per altro problematiche ataviche, spesso evocate dai cittadini stessi che risiedono in certe zone. Ad esempio, perché non fare sensi unici nel centro della frazione di Casterno e Castellazzo con contestuali piste ciclo-pedonali vista l’assenza, in alcune zone, di marciapiedi? Oppure liberare alcuni passaggi che impediscono una miglior circolazione. Oppure sistemare una volta per tutte la Ripa Naviglio? Adottare una segnaletica chiara e dei sensi unici che mettano al riparo i pedoni, i ciclisti e gli avventori dei bar. Perché non mettere in pratica dei percorsi ciclabili da fare in tutta sicurezza, che colleghino il centro con le frazioni e le frazioni tra di loro senza scendere dalla bici? Perché non mettere dei rallentatori seri e duraturi o delle chicane che permettano un attraversamento del paese in modo più sicuro? Perché non intervenire su quel maledetto incrocio situato sulla strada per Magenta che ancora qualche giorno fa ci ha regalato un altro, per fortuna non mortale, incidente? Per non parlare delle strisce pedonali che non si vedono, che mancano e che nuocciono in alcuni punti? O di alcuni punti inibiti ai disabili, poco accessibili o per niente accessibili come per salire sul ponte carraio? Oppure il posizionamento di telecamere?

Come vedete gli argomenti non mancano e questi sono solo pochi esempi relativamente ad un problema che riteniamo possa influire, se studiato e applicato in modo professionale, in maniera positiva sia sulla salute che sulla soprattutto decantata sicurezza, di cui la nostra Giunta, giustamente, va sbandierando con orgoglio. Come sempre, le minoranze consiliari, come in questo caso appunto, consigliano di convocare una commissione congiunta lavori pubblici-ecologia per affrontare il problema. Noi siamo pronti, come sempre a dare il nostro fattivo contributo.


LISTA ROBECCO FUTURA

 













domenica 13 settembre 2020

PROPOSTA DI ROBECCO FUTURA SUL PONTE CARRAIO

 


PROPOSTA DI ROBECCO FUTURA SUL PONTE CARRAIO: UNA NUOVA PASSERELLA - QUELLO CHE I CITTADINI DEVONO SAPERE 
 
Della semaforazione e dell’inesistente sicurezza sul ponte carraio si è già parlato sin troppo. Ribadiamo solamente che la sicurezza è un fatto oggettivo e non soggettivo, perché se per anni non è mai successo nulla sul ponte, significa che oggettivamente non vi è un problema di sicurezza, al contrario dello svincolo di strada per Magenta dove invece vi sono stati anche incidenti mortali o presso la rotonda del cimitero che viene troppo spesso attraversata in velocità ma nessuno ancora interviene nonostante la decantata attenzione alla sicurezza! Detto questo, qualcuno potrà ribadire che non dobbiamo aspettare che succeda qualcosa ma che è bene prevenire. Da qui le transenne che in questi giorni sono state apposte sul marciapiede del ponte per rendere più sicuro il passaggio ciclopedonale e per togliere il semaforo. Ma se questo era il problema perché spendere soldi pubblici per mettere i semafori per poi toglierli e creare disagi ai cittadini e danno economico alle attività produttive? Chi paga il costo della semaforazione? Pantalone naturalmente.  Diciamo subito che su queste transenne nutriamo forti dubbi sulla loro necessità, soprattutto sulla loro agibilità da parte di persone disabili che dovessero usufruirne, sperando di essere smentiti. 
 
I cittadini devono sapere che: 1) nel lontano 1996, quando il ponte fu allargato mettendo i due marciapiedi laterali, la soprintendenza non diede il permesso di costruire una passerella sul fianco destro del ponte in direzione per Magenta, per motivi estetici, salvo poi dare l’autorizzazione di metterle qualche tempo dopo sui ponti di Ponte nuovo e Ponte Vecchio; naturalmente al comune di Robecco costò molto di più il posizionamento dei marciapiedi che non il posizionamento della passerella. Chi pagò il maggior costo? Pantalone naturalmente. 2) già allora pare non fosse stato possibile mettere transenne protettive simili a quelle messe ora, perché oltre che ritenute pericolose per il passaggio veicolare, non a norma perché non permettevano ai disabili la possibilità di passaggio e di manovra delle carrozzine.
 
Detto ciò, l’operazione messa in atto dalla Giunta comunale, risulta ancora una volta priva di quella capacità di realizzare e risolvere una volta per sempre il problema attraversamento del ponte, oltre a non avere una visione ed una strategia sul futuro di Robecco e di spendere soldi con interventi tampone. Infatti, in tempi non sospetti si prospettò la realizzazione di una passerella a fianco del naviglio, e perciò perché non riproporla? Oppure, meglio ancora, perché non fare una passerella che congiunga con l’area di Borgo Archinto, permettendo così alle persone di arrivare in piazza in tutta sicurezza, in mezzo al verde e non alle macchine? Siamo coscienti che quest’operazione comporterebbe una spesa maggiore, ma anche convinti che con un po’ di buona volontà, con tutti i soldi che sono stati messi a disposizione da parte della Comunità Europea, si riesca a recuperarne almeno una parte, per finanziare un’opera che risolverebbe il problema in modo radicale e perpetuo.  
 
Perché il Sig. Sindaco, che è anche il titolare dell’assessorato ai lavori pubblici e il vicesindaco, titolare dell’ecologia, non convocano una commissione congiunta per discutere di queste problematiche? Avremmo dato volentieri il nostro contributo. Ma evidentemente ciò non è auspicato oltre che gradito! Dice un bel proverbio: chi fa da sé fa per tre. Si è vero, ma quando si sa cosa fare!
 
ROBECCO FUTURA


giovedì 6 agosto 2020

A ROBECCO LA MAGGIORANZA CALPESTA LE OPPOSIZIONI


A ROBECCO LA MAGGIORANZA CALPESTA LE OPPOSIZIONI


Il recente Consiglio Comunale è stato caratterizzato, tra l’altro, da una vivace discussione sulla mozione presentata dai gruppi di opposizione Robecco Futura e Robecco e Frazioni in cui veniva chiesto che le forze politiche, presenti in Consiglio, avessero la possibilità di comunicare con la cittadinanza attraverso dei canali ufficiali per via telematica o con altre modalità da valutare e non con singole soluzioni come avviene oggi. Proponevamo un gruppo Facebook dove fossero contemporaneamente presenti ma in pagine separate sia l’amministrazione, per le comunicazioni ufficiali, sia i gruppi consigliari, di maggioranza e opposizione, per le comunicazioni di carattere politico. Tale sito o gruppo avrebbe dovuto essere ufficializzato sia dall’insegna del comune sia da una opportuna delibera comunale.

Tale richiesta l’avevamo già formulata in data 5 maggio in via formale con una lettera indirizzata al Sindaco e della quale non avevamo ricevuto risposta, cosa che non è né corretta, istituzionalmente, né fonte di educazione e rispetto.

In Facebook vi è già una pagina istituzionale del comune da cui il Sindaco emette le sue comunicazioni (molto utile durante la recente crisi) che, essendo istituzionale, dovrebbe essere riservata alle comunicazioni dell’amministrazione e preclusa a valutazioni e proclami di carattere politico. 

Così non è stato nel caso di un comunicato sulla vicenda dell’assegnazione dell’ambulatorio di Castellazzo, dove Sindaco e Giunta hanno preso invece posizione politica infrangendo le comuni regole istituzionali attaccando politicamente l’opposizione e inoltre il comunicato portava anche la firma dei consiglieri di maggioranza a cui dovrebbe essere precluso l’accesso alle pagine istituzionali dedicate all’amministrazione.     

Tornando all’oggetto della mozione, riteniamo che il succitato gruppo FB si potrebbe facilmente ampliare aggiungendo delle pagine riservate ai gruppi consigliari dove ogni rappresentanza possa esprime le proprie valutazioni politiche in un ambiente sicuro, oppure crearne uno nuovo da mettere a disposizione dei gruppi politici presenti in consiglio. In questo modo, tutti i documenti pubblicati saranno conservati e facilmente rintracciabili anche a distanza di tempo. Oggi, volessimo rintracciare un documento pubblicato sui social mesi addietro da un gruppo consigliare, andremmo incontro ad una difficile se non impossibile impresa.

Si tratterebbe quindi di trasformare in linguaggio informatico ciò che il comune di Corbetta ha emesso in forma cartacea (La voce di Corbetta) o che Robecco negli scorsi anni pubblicava sotto forma di volantino col titolo di “Informatore Comunale”. Tra l’altro, dobbiamo tenere presente che non tutti i cittadini sono dotati di apparecchiatura informatica e perciò potrebbero essere tagliati fuori dalla normale informazione istituzionale e, soprattutto, da quel contraddittorio politico che è il succo della democrazia. E’ vero che il supporto cartaceo avrebbe un costo, ma è anche vero che ad es. a Corbetta questo è in parte supportato dalla pubblicità. Effettuare qualche verifica da parte della giunta prima di dire “NO!” sarebbe quanto meno auspicabile. Ricordiamo che nella passata legislatura il Sindaco si avvaleva di una persona dedita alla comunicazione profumatamente pagata con euro 9.000 annui!

La risposta della maggioranza consigliare di Esserci Robecco Sempre, per bocca del capogruppo, ha respinto la nostra proposta con argomentazioni a dir poco futili, che poco avevano a che fare con la nostra richiesta. Com’è possibile che venga respinta una proposta di ampliamento della democrazia? Com’è possibile che un gruppo di giovani presenti in consiglio non senta l’esigenza di confrontarsi, di mettersi in discussione, di sentire altri pareri? Com’è possibile che assessori, che dai banchi dell’opposizione hanno portato avanti battaglie, per anni, per avere spazi di confronto istituzionali, ora rigettino questo strumento senza fiatare e senza uno scatto d’orgoglio politico? Ma la nostra richiesta, signori, è proprio fuori dal mondo? Eppure, anche negli anni passati, era una prassi consolidata. Ora è diventata un NIET. E questo, lasciatecelo dire, è preoccupante, e segna uno dei punti più bassi che le istituzioni robecchesi abbiamo toccato negli ultimi anni. 

Chiediamo ai consiglieri di maggioranza, al Sindaco, agli assessori, di rivedere la propria posizione, perché’ retrograda, poco lungimirante che soprattutto mortifica la democrazia partecipata di cui la maggioranza si riempie spesso la bocca.

Da parte nostra non demorderemo perché’ riteniamo, al di là delle posizioni politiche che questo è un nostro diritto e non vogliamo che sia negato o calpestato da chiunque. Si ricordino i consiglieri di maggioranza che un domani potranno essere minoranza e che solo questo dovrebbe bastare per ripensarci e assecondare la nostra richiesta. 

In conclusione ci teniamo a precisare che ROBECCO FUTURA è già presente nel web a questi indirizzi:                             

https://robeccofutura.blogspot.com/”   e “https://www.facebook.com/RobeccoFutura/

per cui la nostra è solo una richiesta di democrazia partecipata perché riteniamo che debba essere il comune, in primis, a far si che tutte le parti rappresentate in consiglio abbiano le stesse possibilità di informare i cittadini del loro operato e non come è stato affermato dal massimo rappresentante della maggioranza, riassumendo, “ognuno faccia per se”. Nella recente storia politica nazionale e con i dovuti distinguo, è risultato evidente come mezzi e professionalità a disposizione possano incidere nella storia politica di un paese.

 

ROBECCO FUTURA

mercoledì 5 agosto 2020

Diretta Facebook - Intervista di Circolo a Alessia Potecchi



Intervista di Circolo a Alessia Potecchi, Responsabile Dipartimento Banche, Fisco e Finanza del Partito Democratico Milano Metropolitana


Giovedì 6 agosto '20 alle ore 18,30, sulla pagina Facebook del PD Robecco sul Naviglio si svolge l'intervista in diretta a Alessia Potecchi del Dipartimento Banche, Fisco e Finanza del Partito Democratico di Milano Metropolitana. L'intervista si propone di sviluppare ulteriormente alcuni argomenti già trattati nelle precedenti dirette con Alessia Potecchi sui temi economici inerenti la crisi economica seguita all'emergenza sanitaria scatenata dalla pandemia da Covid, da un lato, e dall'altro conoscere un po' di più Alessia Potecchi con cui stiamo lavorando insieme a una serie di progetti di discussione territoriali.
Vi aspettiamo online sulla nostra pagina Facebook. 
Non mancate!   

sabato 1 agosto 2020

ONESTA’ AMMINISTRATIVA: LA GIUNTA BARNI HA “BUCATO” SULLA CICLABILE


ONESTA’ AMMINISTRATIVA: LA GIUNTA BARNI HA “BUCATO” SULLA CICLABILE  
 

Con un comunicato, l’Amministrazione Comunale rivolge al Consigliere Regionale Luca Del Gobbo un sentito e riconoscente grazie per la determinazione e l’impegno profusi nel perseguire obiettivi importanti per il nostro territorio, in particolare per lo stanziamento regionale di 100.000 euro per la pista ciclabile di collegamento Robecco-Magenta. 

Fin qui nulla di male, anzi un doveroso ringraziamento all’ex sindaco di Magenta, a cui ci associamo anche noi come lista Robecco Futura, salvo poi scrivere nel comunicato “si tratta di un’opera strategica in termini di sicurezza, rispetto dell’ambiente, promozione della mobilità dolce e del turismo”. Peccato che questa dichiarazione si scontra in modo evidente e sostanziale con il risultato della nostra mozione, presentata nel Consiglio Comunale di maggio, tendente proprio a completare quel pezzo di ciclabile che collegherebbe Robecco con Magenta; mozione respinta proprio dall’amministrazione Barni con motivazioni che nulla hanno a che vedere con il proclama attuale. Anzi, nella nostra richiesta si metteva in evidenza soprattutto quella tanto decantata sicurezza che il sindaco non smette di mettere in evidenza per il tratto del ponte carrabile. La nostra preoccupazione era infatti dare, soprattutto, la possibilità di percorrere quel tratto di strada in totale sicurezza ai molti studenti e lavoratori che si recano a Magenta. La sicurezza, infatti, non è ad orologeria, ma una costante cui dobbiamo perseguire sempre e non ad ore e a nostro piacimento.    Un ulteriore tentativo per cercare di far tornare la giunta sui propri passi è stato fatto in un successivo Consiglio durante la discussione sull’impiego dello stanziamento regionale per la messa in sicurezza strade ma con il medesimo risultato.

Ricordiamo che da anni ormai si parla di quel tratto di ciclabile, ben nota anche all’ex sindaco di Magenta Del Gobbo, con il quale l’ex giunta Zanoni della prima ora (ma la Sig.ra Barni non ne faceva parte?) e ancora prima, si era fatta carico di un progetto a livello provinciale denominato MIBICI, poi finito nel dimenticatoio. Così come molte altre interpellanze sono state fatte dalle minoranze di allora, per non parlare di programmi elettorali che annoveravano nelle loro fila assessori che ora fanno parte della maggioranza e che ora fanno orecchio di mercante e assecondano certi mielosi comunicati come se nulla fosse. Diciamo questo, non per difendere una posizione o per dire “noi lo avevamo detto” ma perché la questione della ciclabile in oggetto è ormai vetusta e solo delle posizioni difensive senza senso possono essere declamate senza un minimo di onestà amministrativa.

Siamo contenti che finalmente la Giunta abbia preso coscienza del problema, siamo delusi della modalità con cui ci è arrivata perché non fa onore, a prescindere dalle posizioni politiche (a onor del vero, la giunta non ha mai dichiarato una appartenenza politica), ai cittadini di Robecco che rappresenta. Bisogna, a nostro modo di vedere, impostare e affrontare con molta più sincerità le problematiche, senza aver paura di un confronto serrato con le minoranze, senza nascondersi dietro a inutili e false posizioni difensive, tendenti ad una autodifesa sterile che non fa certo il bene dei cittadini.

A proposito di piste ciclabili, ricordiamo che la città metropolitana, come abbiamo riportato in un precedente articolo, sta studiando un progetto complessivo, una sorta di ragnatela che avvolga tutta la città metropolitana stessa, di cui questo tratto di Robecco ne è solo un piccolo, seppur importante pezzo di collegamento. A questo proposito, visto che il Sindaco si lamenta spesso della mancanza di partecipazione alle commissioni, cosa aspetta a convocare quella urbanistica per decidere e approfondire e magari “ASCOLTARE” anche le proposte delle minoranze, non solo sulle piste ciclabili ma su moltissimi altri argomenti che riguardano il nostro borgo? E magari prima, non dopo aver preso decisioni, così da da condividere le scelte e sbagliare il meno possibile; proprio perché pensare di essere troppo bravi, a volte ci porta a sostenere posizioni che poi si ritorcono contro i cittadini contribuenti (questo vale naturalmente per tutti, compreso noi dell’opposizione).   

ROBECCO FUTURA

venerdì 10 luglio 2020

Oltre la crisi guardiamo al Futuro

Oltre la crisi guardiamo al Futuro 



Mentre il mondo si trova ancora in balia di un' emergenza sanitaria globale che ha fortemente messo in crisi l'assetto economico internazionale a seguito delle misure, anche severe, di contenimento del contagio adottate chi più chi meno da tutti i governi, il nostro Paese e con esso l'Europa si trovano a fronteggiare la difficile ripartenza. Molte le incertezze e molte nubi su quello che ci attende soprattutto con l'arrivo dell'autunno. Molte le misure economiche adottate dall'Europa e dal Governo italiano.
Lunedì 13 Luglio
alle ore 21,00
Sulla Pagina Facebook PD Robecco sul Naviglio

Ne discuteremo come circolo di Robecco sul Naviglio in una diretta Facebook con: Alessia Potecchi Responsabile Dipartimento Banche, Fisco e Finanza del Partito Democratico Metropolitano e Pietro Bussolati Consigliere di Regione Lombardia e Componente della Segreteria Nazionale PD con delega alle Imprese e Professioni.
Edoardo Martella coordinerà la serata in veste di Segretario del Partito Democratico di Robecco sul Naviglio. Vi aspettiamo. NON MANCATE!!!

venerdì 12 giugno 2020

DECRETO RILANCIO Diretta Facebook PD Est Ticino


Lunedi 15 giugno 2020
 alle ore 18,00

 sulla pagina Facebook del Partito Democratico Est Ticino,

verrà trasmessa la diretta Facebook sul tema: "Decreto Rilancio: Ripartire insieme per un rinnovato sviluppo in una nuova Europa".
All' incontro parteciperanno: Vinicio Peluffo Segretario del Partito Democratico della Lombardia, Alessia Potecchi Responsabile Dipartimento Banche, Fisco e Finanza del Partito Democratico Milano Metropolita, Leonardo Bonfiglio Segretario PD Est Ticino, Michele Cirella Coordinatore Tavolo Lavoro della zona Est Ticino.

martedì 19 maggio 2020

Per una vera mobilità sostenibile e sicura.

Morguefile foto di Alvimann

Per una cultura consapevole, prioritaria, necessaria, dell’utilizzo delle piste ciclabili e della loro realizzazione

Diverse leggi a livello europeo, nazionale, regionale, metropolitano, esistenti da anni, promuovono la realizzazione di percorsi ciclabili e l’utilizzo di mezzi alternativi per muoversi da un comune all’altro. Il Patto Globale dei Sindaci per il clima & l’energia della UE lanciato nel 2008, il piano urbano della mobilità, il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, e il Piano Urbano Mobilità sostenibile della Città Metropolitana sono esempi di strumenti a livello regionale e locale per incentivare le politiche ciclabili e di salute del cittadino a livello comunale. 

Al fine di garantire la sicurezza dei centri abitati a livello ciclabile e pedonale, e nell’interesse della salute dei cittadini, i comuni dell’Abbiatense e del Magentino devono impegnarsi per eliminare ogni tipo di interferenza viabilistica ad alta intensità di traffico automobilistico e/o camion con la rete stradale locale e dedicata agli insediamenti residenziali. La viabilità di scorrimento, quella ad alta intensità, quella dei camion non deve interferire con i centri residenziali per evitare inquinamento dell’aria e acustico.  Nella pianificazione comunale devono essere previste sedi viabili proprie dedicate al traffico ciclistico in contiguità alle strutture viarie finalizzata ad una rete di percorsi che in condizioni di sicurezza consentano la più ampia mobilità agli utenti specie in ambito urbano, ecc.

Inoltre, la legge di bilancio 2020 prevede l’assegnazione annuale ai comuni per gli anni dal 2021 al 2034 di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana. In particolare, per la ciclabilità è istituito presso il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture il Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane, con una dotazione di 50 milioni di euro per gli anni 2022-2023-2024. Il fondo finanzia il 50% del costo complessivo. Per accedere al fondo occorre che i comuni devono dimostrare di aver approvato in via definitiva strumenti di pianificazione dei quali si evince la volontà dell’ente di procedere allo sviluppo strategico della rete ciclabile urbana.

Premesso che il Covid 19 ha contribuito ad un cambio di mentalità, seppur forzata, che spinge sempre più all’utilizzo di mezzi alternativi di trasporto, e che il Governo ha messo a disposizione fondi per l’acquisto di questi strumenti nel recente decreto rilancio. Premesso che nel nostro Comune, nel corso degli anni qualche pista ciclabile è stata fatta, in particolare per collegare le frazioni, che nei piani di diritto allo studio da anni vengono inseriti appositi corsi per incentivare da parte dei ragazzi l’uso consapevole della bicicletta, crediamo che ciò non basti e che occorra assolutamente accelerare la convinzione e predisporre ulteriori iniziative perché l’uso di strumenti alternativi della mobilità, quali bici, bici elettriche, monopattini ecc. diventi l’abitudine quotidiana di trasporto. 

Spesso diamo la colpa alle istituzioni sovracomunali per la poca lungimiranza relativamente a diverse problematiche, ma nel caso delle piste ciclabili, crediamo che vi siano parecchi strumenti e finanziamenti a disposizione dei Comuni per poter intervenire. Per noi di Robecco Futura, questo è un argomento oltre che urgente, di importanza vitale, che si collega alle varie richieste che abbiamo fatto alla Giunta sul tema del clima in generale. Se in ogni Comune deve necessariamente collegarsi in tutta sicurezza al proprio interno, si deve anche tener conto dei collegamenti all’interno dell’ambito magentino-abbiatense, attraverso una rete di piste ciclabili che colleghino il più possibile i comuni che ne fanno parte, in particolare per Robecco, il collegamento con Magenta e Abbiategrasso. Ampliando ancora di più gli orizzonti, il sogno è riuscire in prospettiva a far nascere una ragnatela di piste ciclabili che innervi tutto il nostro ambito territoriale e lo colleghi con Milano. Occorre rendersi conto che le piste ciclabili non devono più essere le cenerentole della mobilità, ma devono diventare un’infrastruttura primaria. Investire sulla loro realizzazione significa investire nel benessere delle future generazioni.

Gli strumenti ci sono, occorre come sempre che chi amministra maturi la consapevolezza dell’importanza di questo irrinunciabile asset al fine di far nascere una nuova mentalità e cultura dell’utilizzo dei mezzi di trasporto alternativi. 

Robecco Futura


giovedì 14 maggio 2020

LETTERA APERTA A FORTUNATA BARNI SINDACA DI ROBECCO SUL NAVIGLIO

Pietro Caruso, Sergio Sinigaglia campagna amministrative 2019


LETTERA APERTA A FORTUNATA BARNI SINDACA DI ROBECCO SUL NAVIGLIO


Pietro Caruso , Capogruppo ROBECCO FUTURA


Oggetto: ALIENAZIONE; LA SCELTA PIU’ RESPONSABILE?


Signor Sindaco,

In una sua recente intervista, su di un giornale locale dell’ 8/5, ha, come suo diritto, esternato la sua contrarietà alle obiezioni che le opposizioni hanno avanzato in merito ad alcune scelte effettuate dalla sua giunta ed in particolare mi riferisco alla scelta di destinare eventuali introiti, derivanti della vendita di un terreno, alla manutenzione ordinaria delle nostre strade.

Ha argomentato, dal suo punto di vista, la scelta da Lei fatta che però noi, in un precedente articolo, avevamo contestato proponendo altre soluzioni.

Fino a questo punto siamo nell’ambito della normale contrapposizione dei ruoli con modi e toni accettabili nel rispetto delle idee e delle differenti soluzioni proposte.

Quanto sopra potrebbe essere quindi il risultato della normale dialettica tra le varie anime del Consiglio Comunale se non ci fosse stata quella inaspettata caduta di stile, che nulla ha di istituzionale, con attacco personale che, conoscendo i suoi modi, signor Sindaco, mi ha piuttosto sorpreso.


Dichiarare alla stampa che “Il consigliere Pietro Caruso non sa neanche quello che fa” è una affermazione che trovo immotivata oltre che ridicola. Prosegue poi l’articolo in questione “In consiglio comunale ha votato a favore della vendita... Dopo alcune settimane ci ripensa”.


Ho riascoltato la registrazione del Consiglio (on line sul sito Robecco Futura) e ho verificato che l’argomento alienazione era al punto 2 dell’ O.D.G. quindi subito all’inizio (il punto 1 è stato saltato). Nella presentazione dell’argomento in approvazione non è mai stato fatto cenno alla destinazione dell’eventuale introito, già da voi stabilito, per cui ho votato con convinzione l’approvazione del punto in discussione. L’informazione sull’utilizzo del previsto ricavato della vendita, è venuta alla luce verso la fine del Consiglio quando alla precisa domanda di come si intendeva finanziare la manutenzione strade è stato risposto “principalmente con il ricavato dell’alienazione”.


Ormai la votazione era già stata fatta ma l’esistenza del principio di flessibilità avrebbe comunque permesso, a tempo opportuno, di riportare in discussione l’argomento. Alienare un bene che è solo fonte di costi è una soluzione che riteniamo valida, se fatta nelle opportune condizioni, quindi ci trova d’accordo, lo sostenevamo anche in campagna elettorale, ma è la destinazione del ricavato che deve essere accuratamente valutato. Forse è stato il nostro documento “PROPOSTE ALTERNATIVE ALLA VENDITA DI IMMOBILI PER FINANZIARE LA MANUTENZIONE DELLE STRADE” ad irritarla per questa nostra intromissione nella sua gestione ma era solo un modo per collaborare, come più volte richiesto, mettendo le nostre idee a disposizione della giunta senza intenzioni polemiche.


Concludo ricordandoLe sig. Sindaco che, nonostante questo deplorevole episodio, noi continueremo a proporre interventi, soluzioni e quant’altro possa servire per migliorare il paese e la sua comunità assicurandoLe che ci è andata giù la sua vittoria elettorale anzi non ne abbiamo mai fatto un problema come, ancora ad un anno dalle elezioni, Lei continua a ribadire.


Cordialità

Pietro Caruso

AUDIO CONSIGLIO COMUNALE 31 MARZO 2020

Clicca per accedere

lunedì 11 maggio 2020

UN “PARCO” PER MILANO



UN “PARCO” PER MILANO

Sembra che una delle cause che ha prodotto il virus Covid19, sia da addebitare all’inquinamento atmosferico ed alla ribellione della natura che ha voluto vendicarsi con l’uomo per il continuo maltrattamento che da anni perpetra nei suoi confronti. Certo non abbiamo prove di ciò e forse fantastichiamo ma, anche se il tema “ambiente” e il clima sono passati in questo periodo in secondo ordine, noi di Robecco Futura, non dimentichiamo e continuiamo a fare proposte, ai nostri cittadini e amministratori, affinché non abbassino la guardia e, cosa più importante, utilizzino questo tempo di riflessione per guardare al dopo.

Ebbene, se guardiamo la mappa della Città Metropolitana, vediamo come il nostro ambito territoriale, Magentino-Abbiatense, sia ancora il più grande polmone che la grande Città di Milano dispone (e parlare di polmoni in questo momento non è certamente superfluo). Allora quale deve essere la vocazione del nostro ambito per il futuro? Perché non proporre alla Città Metropolitana che il nostro ambito diventi il PARCO, non più di Milano ma della Città Metropolitana Inteso naturalmente in senso virtuale? Per carità non creiamo nuove strutture burocratiche, abbiamo già il Parco del Ticino e il Parco Sud. Il nostro ambito Magentino-Abbiatense, nella testa dei cittadini, dei lavoratori, dei turisti, di chi viene a Milano, deve essere implicitamente, autenticamente e naturalmente considerato come il grande Parco della Città Metropolitana a cui, certamente, la Grande Città fornirà risorse umane e materiali. Del resto, occorre che cominciamo a ragionare non più in termini Milanocentrici ma in termini solidali, sennò perché è stata creata la Città Metropolitana? a Che serve? A sostituire la Provincia? No certamente; essa è nata perché le persone che ci vivono dentro possano avere le stesse opportunità di crescita e di sviluppo, perché il “piccolo è bello” abbiamo visto avere grossi limiti, perché ciascuno ci possa mettere e “vendere” (non svendere) quello che ha con la stessa pari dignità e possibilità di tutti gli altri componenti. E’, in forma naturalmente e giuridicamente diversa, lo stesso concetto di Europa; è nata ma deve ancora diventare grande. Così è per la nostra Città Metropolitana. Ma a chi tocca farla crescere?

Questo concetto deve però, prima di tutto, essere assorbito dai nostri Sindaci del Magentino-Abbiatense, delle nostre Amministrazioni Comunali che devono innanzi tutto crederci e poi presentare un progetto alla Città Metropolitana cui il Sindaco Sala ne è il Presidente. Del resto, tutti i grandi progetti e le conquiste, sono e verranno sempre dal basso, dalla volontà, dall’intelligenze e dalla sensibilità della classe politica che si trova ora a gestire un nuovo futuro che non può più essere come il passato ma proiettato alla salvaguardia ed al rilancio del territorio in termini nuovi e soprattutto in armonia con il creato. I privati, le attività produttive, gli agricoltori in particolare faranno il resto sapendo però già da ora, una volta discussa e concordata, la strada che dovranno imboccare, per il futuro delle loro attività deve necessariamente sposare il benessere di tutti gli altri cittadini.

Robecco, per la sua posizione e la sua storia, si trova nel centro di questo grande progetto e deve essere, secondo noi il paese più interessato per spingere e far decollare questa proposta che sicuramente porteremo all’attenzione del nostro Consiglio Comunale e ai cittadini, non disdegnando una proposta di legge sottoscritta dai cittadini stessi. La Politica, non può permettersi di abiurare al suo ruolo che è quello soprattutto di guardare avanti, innovare, far girare un’economia sana e solidale che tenga conto di tutti ma con il contributo di tutti.

Non è il tempo di rimanere fermi; chi lo fa, non solo non fa nulla, ma rimane indietro. Del resto “il miglior modo per costruirsi un futuro è inventarselo”.

ROBECCO FUTURA



mercoledì 29 aprile 2020

CORONA VIRUS: FASE DUE

Morguefile PHFpictures


CORONA VIRUS: FASE DUE? COMINCIAMO A PENSARE ANCHE ALLA TRE!


A livello mondiale, così come in Italia, con molta prudenza si sta già pensando alla fase due. Sono disposizioni valide erga omnes che vengono dettati dai governi centrali e in parte corretti dalle singole Regioni, come in Italia. Sono di fatto provvedimenti che servono per rimettere in moto la normale vita dei cittadini, dei commerci, delle professioni ecc. Probabilmente questo trend durerà qualche mese, virus permettendo e altro non possiamo fare che attenerci alle regole imposte.

Stiamo vivendo un evento di cambiamento epocale, non una semplice pausa; durante questa pandemia, quasi all’unanimità, è stato ribadito che d’ora in avanti bisognerà cambiare vita, che non si può più continuare così ecc. E allora forza! Cosa aspettiamo a metterci in moto per trovare significativi cambiamenti del nostro modo di vivere per il futuro? Ebbene, noi riteniamo che questo sia il momento propizio perché le istituzioni, sia a livello generale che locale, facciano la loro parte, perché nessuno può essere escluso da questo processo di cambiamento che ha toccato le coscienze di ciascuno. 

Cosa fare allora? La nostra proposta è molto semplice e chiara: tutte le forze politiche di Robecco si ritrovino attorno ad un tavolo di lavoro per pensare come muoversi, non solo per l’emergenza, ma soprattutto per il dopo, per evitare che tutto torni come prima. I Comuni, le Municipalità, devono chiamare a raccolta la propria collettività, attraverso i suoi rappresentanti, le sue teste migliori, i giovani in particolare perché il futuro è soprattutto loro, per progettare il futuro di Robecco e del nostro territorio. Abbiamo nelle liste di maggioranza e opposizione, molti giovani laureati e intelligenti, che ricoprono anche cariche importanti nei rispettivi settori lavorativi; perché allora non coinvolgerli per progettare il loro futuro e quello dei loro figli? L’unione fa la forza e il tempo è denaro, dicevano due vecchi proverbi. Del resto anche nel dopoguerra si iniziò con questo spirito. Sfruttiamo allora questo tempo per riprogrammarci e per riprogrammare il nostro futuro. Le opposizioni, che sommate rappresentano comunque la maggioranza dei cittadini di Robecco, sono pronte per dialogare, anzi lo chiedono, e come lista Robecco Futura abbiamo anche tante idee da mettere sul tavolo e da condividere, a partire dai 350,000 euro che sono arrivati dalla Regione Lombardia. Altri esempi? Azzerare il piano generale del territorio, parlare di clima, rivedere il rapporto tra natura e le nostre aspirazioni, come rivalutare la campagna e l’agricoltura, pensare ad un nuovo modo di abitare e di vivere la città, la mobilità, un nuovo patto sociale per tutelare i più deboli, come rilanciare l’economia locale, come riattrarre i giovani anziché farli emigrare ecc. 

Non è necessario fare mega commissioni, ma semplicemente aprire un serio e franco dibattito tra le componenti politiche di Robecco, mantenendo ciascuno il proprio ruolo e assumendosi ciascuno le proprie responsabilità. Siamo ad un bivio; dobbiamo riaprire e rifar funzionare la vecchia Robecco e disegnare quella nuova. Noi siamo pronti, ma come sempre è il Sindaco e la maggioranza che governa che decide come muoversi e perciò non ci resta che aspettare, convinti come siamo, da sempre, che la somma di Comuni ben amministrati, porti ad avere un’Italia e un’Europa migliori.

Per quel che ci riguarda, guardando al futuro, stiamo lavorando ad un’idea di “rigenerazione” di Robecco e del territorio Abbiatense-Magentino che, come da nostro programma, prevede la collaborazione dei comuni del comprensorio per uno sviluppo armonioso e sinergico delle risorse turistiche, commerciali, industriali senza sovrapposizioni o ridondanze e soprattutto col doveroso rispetto delle caratteristiche naturalistiche della zona.

“ Anno 1985, Italo Calvino immaginò i tempi nuovi come plasmati da due divinità: Vulcano, cioè il saper fare e la forza dell’impegno, e Mercurio, la leggerezza rapida e creativa. L’etica del lavoro e il talento che spicca il volo.

 ROBECCO FUTURA

giovedì 23 aprile 2020

IL NOSTRO 25-26 APRILE AI TEMPI DEL CORONA VIRUS



IL NOSTRO 25-26 APRILE AI TEMPI DEL CORONA VIRUS



Non possiamo esimerci dal festeggiare, anche in tempi così brutti, la festa della librazione dal nazi fascismo, anche nel nostro piccolo, seppur da casa, magari esponendo la bandiera italiana e cantando bella ciao dal balcone. La nostra lista Robecco Futura, a prescindere da quello che giustamente le istituzioni potranno fare, forse e purtroppo solo un significativo alza bandiera nel piazzale del Municipio, ha il dovere di ricordare a tutti i cittadini robecchesi che questa data per Robecco è stata, nel 1945, da una parte una festa, dall’altra una tragedia. Se il 25 aprile ha segnato per tutti il giorno più atteso dagli italiani, il 26 per Robecco è stato un giorno di lutto. Dopo i fatti tragici del 20-21 luglio 1944 il paese si è ritrovato ancora attonito attorno alle vittime di un’altra strage nazi fascista. Una strage difficile da digerire, perché a guerra finita, perché ancora più gratuita e pesante dell’altra. Infatti, mentre l’anno precedente eravamo ancora in guerra, qui no! E quell’eccidio, come un macigno, pesa ancora di più sulla coscienza di chi lo ha compiuto, proprio perché contro vittime innocenti e soprattutto senza una giustificazione; cinque morti e sei feriti, alcuni gravemente.

Ora siamo ancora attoniti, come allora, di fronte ad un virus che, al di là delle tragiche conseguenze economiche e sociali che sta partorendo, rischia di infettare la faticosa conquista democratica nata proprio dalla resistenza del popolo italiano contro l’oppressore e dal sangue versato. Ecco perché, forse più di ogni altro, questo è il momento di ritrovare un’unità di intenti sia a livello nazionale che locale per salvaguardare la democrazia, al di là delle singole e diverse posizioni politiche interne al paese, a volte anche laceranti che hanno seminato rancore e rabbia . E la responsabilità sta sempre negli uomini che in questo momento stanno amministrando l’Europa, l’Italia come Robecco.

Ma, a nostro modo di vedere i piani della responsabilità sono diversi. Se le opposizioni devono fare la loro parte, tocca soprattutto alle maggioranze mettersi in gioco, andando alla ricerca del dialogo e del confronto e non meramente subirlo, a volte come un fastidio. La democrazia non è solo la legge dei numeri, necessari per renderla possibile, ma qualcosa di più profondo che invade tutta la parte intima e l’intelligenza della persona umana. Senza questa seconda condizione la prima, quella dei numeri, rischia di essere sterile, fine a se stessa e precipua all'alimentazione del potere.

Una nuova era si aprirà dopo il coronavirus, tutti ci dicono che non sarà più come prima. Speriamo che sia così, perché la storia insegna che, purtroppo, l’uomo dimentica in fretta. Il nostro appello, e il virus avrebbe dovuto insegnarcelo, come Lista Robecco Futura e come Partiti che la sostengono, è questo: NON PENSIAMO PIU’ DI ESSERE ONNIPOTENTI E DI BASTARCI DA SOLI, ma al di là dei numeri usciti dalle elezioni, facciamo fronte comune per una rinascita nuova di Robecco e del territorio, che sappia guardare al futuro delle nuove generazioni. Questo è il nostro augurio più bello per festeggiare il 25 aprile e per ricordare le vittime del 26 aprile 1945.

Perché onorare il 25-26 aprile, lo spiegò con semplicità Vittorio Foa, uno dei padri della nostra Repubblica nel corso di un dibattito televisivo, quando ad un parlamentare di destra disse:“ SE AVESSE VINTO LEI IO SAREI ANCORA IN PRIGIONE. AVENDO VINTO IO, LEI E’ SENATORE DELLA REPUBBLICA E PARLA QUI CON ME”.



 ROBECCO FUTURA

martedì 21 aprile 2020

PROPOSTE ALTERNATIVE ALLA VENDITA DI IMMOBILI

Morguefile by Brianvan

PROPOSTE ALTERNATIVE ALLA VENDITA DI IMMOBILI PER FINANZIARE LA MANUTENZIONE DELLE STRADE
Nell’ultimo Consiglio Comunale del 31 marzo, oltre alle contestate decisioni di variare le addizionali irpef e di nuove spese per la tensostruttura, è stato anche presentato un impegno di spesa di circa 310.000 euro per le opere di asfaltatura delle strade. Alla nostra precisa domanda di come sarebbe stato finanziato questo intervento, la risposta è stata: “con la vendita del terreno dell’ex discarica”. Tale vendita risulta a bilancio per circa 372.900 euro.
Ebbene, a nostro modo di vedere, non è questo il metodo più consono per pagare i costi del suddetto intervento manutentivo per almeno due motivi. Il primo motivo è semplice; la vendita è sempre aleatoria e nel caso non si vendesse il terreno, cosa probabile con i tempi che corrono, non si potrebbero asfaltare le strade che invece necessitano, come la manna, di essere sistemate. Il secondo, ancora più grave, riguarda invece l’economicità e l’impostazione strutturale dell’operazione finanziaria. A nostro avviso, non si dovrebbe vendere mai un immobile per ”buttare” i soldi del ricavato in una manutenzione ordinaria (come se una famiglia vendesse un immobile per comprare un camper, dopo dieci anni non avrebbe più nulla), ma eventualmente per ripatrimonializzare le proprietà comunali, ad esempio usando il ricavato della vendita per finire il Palazzetto polifunzionale o per la costruzione di loculi e cellette cimiteriali di cui siamo tra l’altro sprovvisti. Dal punto di vista strutturale, da sempre, per la manutenzione delle strade sono stati accesi dei mutui a medio lungo termine, come si evince dalla consultazione dei documenti relativi ai mutui in essere.
Da un’analisi del bilancio abbiamo notato come l’ammontare disponibile per nuovi interessi sia di euro 390.000 circa (dati dei vincoli di indebitamento forniti dalla ragioneria del comune). Ora, se il mutuo decennale partito quest’anno, contratto per il famoso Poliambulatorio di via San Giovanni (di cui aspettiamo l’inizio dei lavori) di 80.000 euro, al tasso dell’1% prevede un rimborso annuo di capitale e interessi di circa 4.300 euro, possiamo vedere quanto spazio c’è nel bilancio per raggiungere i 390.000 euro disponibili . Inoltre, possiamo notare anche che al 31.12.2021 andrà a scadenza un mutuo di 537.000 contratto nel 2002, lasciando ulteriore spazio per nuovi investimenti. Consideriamo, inoltre, il cessato contributo, in conto capitale, alla Scuola Materna di circa euro 66.500 annui.
Un’altra alternativa che suggeriamo calorosamente alla maggioranza, nel caso ritenga opportuna l’alienazione del terreno, è di valutare la possibilità di venderlo ad una cooperativa per la costruzione di edilizia residenziale sociale, cosiddetto Housing Sociale, al fine di garantire benessere abitativo e integrazione sociale e soprattutto per attrarre nuove famiglie soprattutto di giovani. Vi sono già diversi esempi nel circondario che prevedono alloggi di qualità e alta efficienza energetica, spazi collettivi condivisi e aperti alla città, ecc. Il Comune, in questo caso, avrà una funzione sociale importante, eventualmente rinunciando ad un introito maggiore poiché la vendita del terreno sarebbe effettuata non a prezzi di mercato ma a condizioni calmierate. A fronte di questa nostra analisi e proposte che riteniamo, oltre che economicamente e finanziariamente corrette e di buon senso, con una forte valenza sociale, CHIEDIAMO al Sindaco e alla Giunta, di rivedere la loro posizione in quanto non in sintonia con quelli che riteniamo essere i normali canoni della buona gestione amministrativa.



ROBECCO FUTURA