domenica 10 novembre 2019

LETTERA APERTA PER IL CONFERIMENTO CITTADINANZA ONORARIA PER LA SENATRICE SEGRE

Morguefile foto di Juanpucheta 

Costruiamo insieme una società aperta e solidale, senza discriminazioni e intolleranze


LETTERA APERTA AL SINDACO, ALLA GIUNTA E A TUTTI I CONSIGLIERI COMUNALI.

CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA ALLA SENATRICE LILIANA SEGRE ED INVITO ALLA STESSA PER IL PROSSIMO 25-26 APRILE O 20-21 LUGLIO PRESSO IL NOSTRO COMUNE.

Dopo i recenti fatti accaduti a livello nazionale, che hanno visto la Senatrice a vita Liliana Segre odiosamente aggredita e insultata sui social con scritte deliranti tanto da costringere lo Stato a mettere sotto scorta una donna di 89 anni sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, siamo a chiedere, a tutti i rappresentanti della massima assise robecchese, di conferire, in base al regolamento delle onorificenze, alla Senatrice Segre, la Cittadinanza Onoraria.

Il nostro paese, Robecco sul Naviglio, nel suo passato è stato toccato da vicende che hanno visto la popolazione stessa barbaramente decimata attraverso le stragi nazi-fasciste del 20-21 luglio 1944 e 26 aprile 1945, e poi con la conseguente deportazione nei campi di lavoro di Weimar-Khala di 59 persone, da cui 9 non fecero più ritorno. Ma proprio in quel periodo di strazio e di morte Robecco non aveva perso la speranza e la solidarietà, e in alcune famiglie, di cui una in particolare, quella di Anita Scotti, si trovavano nascosti alcuni Ebrei, che grazie a questo gesto si sono poi salvati, proprio mentre nella stessa casa i tedeschi avevano acquartierato le proprie truppe. Un gesto coraggioso che ci fa onore e Liliana Segre apprezzerà senz’altro. 

Robecco, nell’hinterland milanese, ora città metropolitana, è stato uno dei paesi che ha subito pesantemente queste rappresaglie, con lo stesso vile odio con cui la Senatrice Segre è oggi fatta oggetto di scherno social, un odio che, a parole tutti ripudiano ma che in pratica rialza la testa e si annida in un grande substrato della popolazione, non solo in Italia ma in tutta Europa.
Robecco, medaglia d’argento al valor civile conferita dal capo dello Stato, non può, dopo quello che ha subito, stare zitta. Bene ha fatto il nostro Sindaco, durante la commemorazione del 4 novembre, a condannare l’intolleranza verso questa donna che invece ogni giorno ci da una lezione di vita, relegando l’odio e regalando, invece, la speranza. 

Proprio perché facciamo parte della Città Metropolitana di cui anche la Senatrice Segre è cittadina in quanto è residente a Milano, siamo oltre che onorati a proporle la cittadinanza onoraria come gesto di vicinanza per quanto le sta capitando e titolati a farlo per i trascorsi che hanno coinvolto la nostra comunità.
Non possiamo abbassare la guardia, ed è ora che si dica chiaro e forte che il fascismo ed il nazismo, come altre ideologie che in passato e anche oggi tengono il popolo oppresso e senza libertà, NON SONO UN’OPINIONE BENSI’ UN CRIMINE. 

Non è nostra intenzione, e questo sia chiaro per tutti, strumentalizzare questa vicenda a fini politici e perciò ci siamo rivolti a tutti i rappresentanti dell’amministrazione comunale affinché si possa trovare su questa questione una sana, sincera e oltremodo condivisa unanimità. L'onorificenza vuole sottolineare l'impegno delle istituzioni per un linguaggio nel confronto politico senza violenza e senza insulti, per la costruzione di una società aperta e solidale, senza discriminazioni e intolleranze.

Chiudiamo con questa frase di Primo Levi: “ SE COMPRENDERE E’ IMPOSSIBILE, CONOSCERE E’ NECESSARIO, PERCHE’ CIO’ CHE E’ ACCADUTO PUO’ RITORNARE, LE COSCIENZE POSSONO NUOVAMENTE ESSERE SEDOTTE ED OSCURATE: ANCHE LE NOSTRE”

LISTA ROBECCO FUTURA


giovedì 10 ottobre 2019

LETTERA APERTA ALLA GIUNTA BARNI





LETTERA APERTA  ALLA GIUNTA BARNI  “A PROPOSITO DI VILLA TERZAGHI”

Apprendiamo solo oggi da alcuni quotidiani, giornali locali e gruppi social che Villa Terzaghi è stata data in locazione ad una società facente capo al noto Chef Carlo Cracco.
Al momento non vogliamo entrare nel merito della decisione perché prima di valutare la bontà di una azione è nostra abitudine conoscere a fondo i termini che l’hanno determinata per poi poter esprimere un giudizio sereno e meditato.

Essendo Villa Terzaghi un gioiello di famiglia del nostro Comune, inutilizzata da molti anni ed essendo la stessa in parte destinata, secondo i programmi elettorali passati e presenti dell’attuale amministrazione, all’utilizzo delle associazioni, riteniamo sarebbe stato più corretto nei confronti delle minoranze, illustrarci i contenuti dell’accordo stipulato con lo Chef Cracco prima della firma del contratto e ovviamente prima che ne venissero a conoscenza i media.

In effetti eravamo al corrente di approcci per questo accordo ma ritenevamo che nel caso il progetto si concretizzasse, saremmo stati messi al corrente e avremmo dato il nostro contributo alla chiusura dell’accordo.             

La nostra idea è sempre stata quella di collaborare con l’amministrazione Barni e di supportarla per le azioni che riteniamo utili per il paese ma questa scelta fatta, lecitamente, al chiuso delle stanze del potere ci fa ricredere sul concetto di collaborazione che ha la maggioranza soprattutto nelle scelte di cosi grande impatto. 

Non vogliamo ora entrare nel merito della bontà o meno dell’operazione che giudicheremo quando saremo in grado di farlo dati alla mano, né tanto meno dubitiamo della capacità dell’amministrazione di portare a termine positivamente questo accordo ma sul METODO avanziamo seri dubbi e sulla democraticità dello stesso. Un bene così importante per il comune non può, a nostro modo di vedere, essere gestito senza aver coinvolto e informato le altre forze consiliari di minoranza che oltretutto, sommate, rappresentano la maggioranza dei cittadini. Le occasioni non sono mancate fino alla recente riunione dei capigruppo e all’ultimo consiglio comunale appena svolto.

Chiediamo al Sindaco che nel rispetto dei ruoli, convochi al più presto le apposite commissioni Affari Generali e Urbanistica congiunte e i capi gruppo consiliari, al fine di esplicitare in modo preciso e puntuale i termini dell’accordo ed in particolare come è stato determinato il canone di affitto che in prima analisi lascia qualche perplessità. È importante conoscere i presupposti e le scelte politiche che hanno portato a questa scelta e quali sono le aspettative per il paese.

Cordiali saluti    
ROBECCO FUTURA

Le proposte del PD per una vera riforma fiscale



Le proposte del PD per una vera riforma fiscale



Che la questione fiscale sia oggi un tema di grande importanza da imporre con urgenza nell'agenda politica del nuovo governo penso sia un fatto assodato e di indubbia evidenza. Non a caso è intervenuto in questi giorni il direttore dell'Osservatorio sul debito dell'Università Cattolica, Carlo Cottarelli, intervenendo alla prima convention di Confapi giovani, che si tiene a Matera, affermando che “la pressione fiscale è stimata al 42%, ma se escludiamo la parte di evasori, la pressione fiscale effettiva per chi paga le tasse è quasi al 50%''.




Ancora non sappiamo con esattezza quali saranno i contenuti del nuovo DEF: Decreto Economia e Finanza, allo studio del nuovo esecutivo dopo la crisi di governo balneare voluta da Salvini e la Lega e risolta con la nascita del nuovo governo Conte sostenuto da PD e M5S, ma diamo per scontato che non sarà una manovra rose e fiori dopo il fallimento del governo giallo-verde che ha perso la bussola proprio sulle due misure più propagandate del famoso “contratto di governo” come il reddito di cittadinanza e quota 100. Quota 100, da un lato non ha prodotto i posti di lavoro attesi dai semplicistici calcoli degli ideatori, e il reddito di cittadinanza, dall'altro, ha polverizzato risorse che non hanno prodotto né crescita per il Paese, né benessere per chi ne ha usufruito. Non solo, in mezzo a tanta facilona spavalderia che ha inasprito i rapporti diplomatici con gli altri Paesi europei inscenando inutili bracci di ferro con Bruxelles e portato come risposta a una crisi di fiducia nei confronti dell'Italia con la conseguente risalita dello spread che resta essenzialmente un indicatore di fiducia deciso dal mercato degli scambi finanziari.


Come Circolo PD Robecco sul Naviglio ci è sembrato giusto proporre sul territorio una riflessione di ampio respiro su questo tema: "Le proposte del PD per una vera riforma fiscale" . Lo abbiamo fatto venerdì 4 ottobre presso la sala consiliare del municipio di Robecco sul Naviglio insieme a Alessia Potecchi, Responsabile Dipartimento Banche, Fisco e Finanza del PD Milano Metropolitana, Giorgio Benvenuto già Presidente della Commissione Finanza del Senato e Vinicio Peluffo Segretario del PD Lombardo. Nel suo intervento Alessia Potecchi ha fatto il punto su diversi aspetti dell'europa odierna con una bellissima introduzione sul piano politico e soprattutto economico. In sintesi Alessia Potecchi ha affermato che "oggi la progressività dell' imposta personale sui redditi è stata attenuata favorendo i redditi più alti. Il numero degli scaglioni è stato ridotto e le aliquote massime abbassate, dall’originario 72 all’attuale 43 per cento ma occorre tenere conto della distribuzione effettiva dei contribuenti e dell’introduzione di detrazioni crescenti al crescere del reddito ( per carichi familiari e per redditi da lavoro) che accrescono la progressività. Particolarmente sfavorevole ed iniquo il meccanismo delle addizionali che ha con la sua proporzionalità danneggiato i redditi più bassi. Permane anzi si accentua un problema di evasione fiscale diffusa sui redditi di impresa e da lavoro autonomo che mina l’efficienza e la qualità del sistema. In sostanza si impone una riflessione seria sul “dove andare” nell’imposizione dei redditi. Eppure per realizzare una operazione di equità c’è un giacimento inesplorato: l’evasione fiscale.

L’elusione, l’evasione e l’erosione sono le 3 E che costituiscono il male moderno dell’Italia. Ci sono 80 miliardi di nero ogni anno, su 100 euro di tasse teoriche, 30 si perdono per strada. Eppure il redditometro e gli studi di settore fino allo Spit Payment strumenti per individuare i disonesti sono stati via via boicottati. La Flat Tax ha premiato decisamente il lavoro autonomo che, dati alla mano, tranne qualche lodevole eccezione, non ha mai abbandonato la testa della classifica in fatto di evasione.”


Particolare interesse ha destato poi la lucida analisi, che solo il cuore di un vero socialista può fare, come quello di Giorgio Benvenuto, grande sindacalista e grande politico che non ha mai perso la passione per il sociale. Una lucida analisi sullo scenario mondiale ed europeo. Dall'innamoramento della globalizzazione alla cieca fiducia nel liberismo del mercato a briglie sciolte capace di autogovernarsi, che ha sostanzialmente portato il nostro continente a un arretramento sul fronte dei diritti sociali e del lavoro che in questa logica diventavano zavorre ai piedi delle imprese e della grande finanza. Un'europa ancora incompiuta sul fronte delle disparità di trattamento tra gli stessi stati aderenti, disparità nei diritti e nella legislazione del lavoro che trova il suo culmine negli ex Paesi dell'est che oggi appartengono alla comunità, come Polonia, Ungheria, Romania. Disparità nel regime di tassazione fiscale in cui le aziende hanno facoltà di scegliere quello più conveniente. Un sistema entrato in crisi che ha portato all'austerità e il suo cascato, favorito l'insorgere di movimenti e partiti nazionalisti guidati da leader che alzano muri vantandosi di poter bastare a se stessi da soli.



Vinicio Peluffo ha affrontato nel suo intervento il problema dei dazi sui prodotti europei in discussione in questi giorni imposti dagli USA di Trump, un' analisi sulla nota al DEF relativa all'inversione di tendenza sullo spread che grazie al nuovo governo torna a scendere e liberare risorse proveniente dai mancati interessi da investire in altri settori. La riduzione del cuneo fiscale. Maggiore flessibilità per il nostro Paese nell'applicazione delle regole europee mettendo in campo azioni diplomatiche mirate. Sul piano politico nazionale il patto di governo con il movimento M5S potrebbe dare luogo sui territori a sperimentazioni di nuove alleanze politiche pur denotando una profonda diversità tra il PD grande forza politica strutturata e organizzata da questo movimento che si è affacciato solo da pochi anni sulla scena politica.



Tra i presenti all'incontro ringraziamo il Sindaco Fortunata Barni, Vice Sindaco Enzo Barenghi, l'assessore Luigi Vadrucci. Ringraziamo il Segretario del PD di zona est Ticino Leonardo Bonfiglio oltre ai segretari dei circoli di zona come Andrea Gillerio di Abbiategrasso, Luca Rondena di Magenta, Teresio Molla di Mesero. Un incontro pubblico che si è caratterizzato come rappresentativo del nostro territorio, che ricordiamolo ancora, ha subito pesantemente gli effetti della crisi economica da cui a fatica si sta venendo fuori oggi. Ringraziamo i cittadini che ci hanno onorato della loro attenzione e quanti hanno partecipato al dibattito coi propri interventi.


Dall'est Ticino un incontro di alto profilo da cui parte un appello al governo nazionale. Per un fisco giusto, equo e solidale che parte da un principio di civiltà, “pagare tutti per pagare meno tutti”. Il fisco come leva di partenza per rilanciare i consumi e rimettere in moto il Paese e ridargli il ruolo centrale in un Europa nuova di cui siamo fondatori a pieno titolo.



Sergio Sinigaglia
Coordinamento PD Robecco sul Naviglio

mercoledì 25 settembre 2019

ACQUA DEL NAVIGLIO CON LE BELLE BOLLE BIANCHE




ACQUA DEL NAVIGLIO CON LE BELLE BOLLE BIANCHE 



Avevamo già segnalato il problema delle bolle bianche trasportate dal naviglio la scorsa primavera, durante l’asciutta. L’amministrazione comunale si era subito attivata nei confronti del Consorzio Villoresi, il quale aveva prontamente risposto che le bolle che coprono la superficie del Naviglio Grande non sono nocive.
Meno male!!! Diciamo noi, perché se lo fossero state avremmo avuto qualche problema ma se avesse aggiunto anche la causa che determina la formazione delle bolle e le azioni avviate per evitarne il ripetersi, avrebbe fornito una risposta più completa. Infatti le belle bolle bianche continuano, giorno dopo giorno, ad emergere sempre più causa l’asciutta. Ciò significa che le belle bolle bianche si evidenziano sempre più quando l’acqua è bassa quindi con una minor portata, mentre scompaiono quando il Naviglio è al colmo della sua portata. Il fatto che non si vedano non significa che non ci siano ma sono solo meno visibili e andranno ugualmente a finire tutte nella nostra bella campagna durante l’irrigazione di prati, frumenti, granoturco, orti, ecc..
Ora diteci, ammesso e non concesso che le belle bolle bianche non siano nocive, perché devono essere sopportate, come se niente fosse, dall’occhio umano? Immaginatevi a casa vostra a guardare i vostri rubinetti da cui fuoriesce acqua con insieme mille bollicine bianche di ignota natura che ci insaporiscono la minestra o sostituiscono i sali da bagno. Nonostante tutte le rassicurazioni delle autorità vi guardereste bene dall’utilizzarla per qualsiasi funzione domestica.
A noi, per la verità, cresciuti praticamente in una delle zone d’Italia dove l’acqua dei fossi si poteva, e in alcuni casi lo si può ancora, bere, non riusciamo a capire perché dobbiamo abituarci a vedere l’acqua del Naviglio ammantata. E pensare che a scuola ci hanno sempre detto che l’aria e l’acqua “devono”, non “possono”, essere pulite.
Ora, una serie di comunità dell’avanzata Lombardia che si affacciano sull’asta del Naviglio, possono permettersi di concedere all’occhio, seppur poco attento e un po’ svogliato un così triste spettacolo?
Ora, una o più amministrazioni comunali che vogliono puntare sul turismo e sulla bellezza dei luoghi dove proprio il Naviglio ne è il principe, possono permettersi di non intervenire? A meno che, e forse il segreto sta qui, le belle bolle bianche vengono lasciate scorrere apposta per dimostrare che, se anche l’acqua non è più pulita, per tutto il resto, alla faccia dell’ambiente, non ci sarà più speranza.

domenica 22 settembre 2019

Le proposte del PD per una vera riforma fiscale

Iniziativa pubblica in materia di Riforma Fiscale



Le proposte del PD per una vera riforma fiscale



Mentre la destra continua sulle sue sperticate e mirabolanti teorie su improbabili promesse elettorali in materia fiscale, su cui da anni ormai limita la sua propaganda politica, nel Partito Democratico prosegue il processo di elaborazione di idee e proposte, attraverso un confronto serrato, aperto, partecipato con il coinvolgimento del Paese reale e della società civile.
In tutto il Paese, a partire dalle preziose feste dell'unità, si avviano dibattiti, tavole rotonde, conferenze, iniziative pubbliche sui temi più attuali e urgenti su cui siamo chiamati come cittadini a riflettere per costruire quell'Italia che vogliamo avere nei prossimi anni nel contesto di una nuova Europa di cui facciamo parte e siamo convinti fondatori.
Un metodo di lavoro che solo un partito davvero democratico può mettere in campo, con la serietà di chi avverte sulle proprie spalle il peso della responsabilità di governo.
Come circolo del Partito Democratico di Robecco sul Naviglio vogliamo portare sul nostro territorio e nell'ambito dell'est Ticino le proposte del nostro partito in materia economica e fiscale attraverso la voce di personalità competenti e preparate di concerto con il Dipartimento Banche, Fisco e Finanza del PD Milano Metropolitana.
Un occhio di riguardo poi al tema economico nella globale sfida ai cambiamenti climatici che la comunità internazionale dovrà affrontare con urgenza nei prossimi anni. Un nuovo modello di sviluppo che punti sicuramente a una crescita intelligente e sostenibile senza rinunciare al progresso e alla qualità della vita, a partire dal diritto al cibo da estendere a tutti gli uomini, ma senza minacciare l'equilibrio naturale del pianeta.

sabato 7 settembre 2019

Robecco Futura per una nuova politica a supporto della Famiglia che parte dai territori.

Morguefile foto di Faustlawmarketing

Anche per l’anno scolastico 2019-2020 la Regione Lombardia ha istituito il bando Nidi Gratis per la copertura totale delle rette scolastiche a favore delle famiglie meno abbienti. Possono aderire al bando dal 23 settembre 2019 al 25 ottobre 2019 le famiglie con un ISEE inferiore a 20.000 euro. 

Tutti i dettagli sul sito http://bit.ly/Nidigratis19. La modalità di adesione al bando è solo online. La precondizione è che il Comune di residenza abbia iscritto nelle liste regionali asili propri o privati in convenzione.
Il Comune di Robecco sul Naviglio neppure quest’anno ha avvallato questa possibilità e quindi i robecchesi che avessero voluto usufruirne non ne avranno la possibilità. Come lista Robecco Futura siamo determinati affinché il prossimo anno questa possibilità possa venire offerta alla cittadinanza. Certamente siamo consapevoli dello sforzo economico che l’Amministrazione Comunale dovrebbe mettere in campo. Siamo altresì convinti che lo stanziamento potrebbe venire ottimizzato, ad esempio, con un’indagine conoscitiva presso le famiglie interessate da svolgersi nei primi mesi del nuovo anno. A fronte dei numeri raccolti si possono stabilire le convenzioni con le strutture. Benché nel bando pubblicato non sia indicato l’ammontare, parte del costo sarebbe a carico della Regione che indica i comuni come “compartecipanti”.

Morguefile foto di Moonlightway
La finalità che il bando si propone è certamente quella di agevolare chi, avendo bimbi piccoli, si troverebbe a dover quadrare magri bilanci per far fronte a rette insostenibili pur di mandarli in strutture idonee e consentire una più agevole gestione degli orari lavorativi.
In una realtà come quella italiana che vanta il primato europeo della natalità negativa, un’iniziativa, benedetta e meritoria, come quella di Regione Lombardia si limita a coprire le esigenze assistenziali.
Quella dei nidi è solo una delle zavorre disincentivanti le famiglie dal mettere al mondo figli. Altri problemi vengono dai turni lavorativi, dalle incompatibilità dei calendari scolastici con quelli aziendali, dalla carenza di strutture a cui delegare la gestione e cura dei figli durante l’assenza dei genitori per evitare che passino pomeriggi fra tv, computer e libera iniziativa senza controllo.
Morguefile foto di 502artiststb
Iniziative come quella di Regione Lombardia non contribuiscono da sole alla mitigazione di quello che rischia di diventare il destino annunciato del nostro welfare. Più anziani pensionati che giovani lavoratori che paghino loro la pensione. Più che assistenzialismo, il nostro Paese deve creare uno stato sociale che accompagni alla natalità il maggior numero di donne in età fertile e non faccia temere l’incognita del futuro alle famiglie seppur benestanti. Assieme alle associazioni sindacali e datoriali, vanno incentivati i contratti collettivi perché prevedano nidi, nursery e dopo scuola sul posto di lavoro e pause per i genitori per accudire i figli; che operino per incrementare il numero dei padri che usufruiscono dei permessi per assistere i figli; che tutelino le donne affinché non siano vittime di mobbing da parte dei datori nel momento in cui vanno o rientrano dalla maternità. Non è più accettabile, inoltre, che moltissime donne decidono di lasciare il lavoro per restare a casa con i propri figli perché conviene rinunciare allo stipendio piuttosto che pagare le salatissime rette. Infine, gli studi e la ricerca dimostrano che i nidi e le scuole dell’infanzia sono il più alto e proficuo investimento sul futuro capitale umano e sociale. È scontata la riflessione che ne segue sulla necessità, mai prima d’ora così urgente, di investire in tali risorse.
Morguefile foto di psymily
Le politiche necessarie a recuperare questa situazione sono complesse da attuare perché si dispiegano su una e più generazioni. Un tempo decisamente lungo per la politica nostrana che ha un orizzonte temporale sì e no di una legislatura. Se citassimo il detto “Chi pianta datteri non mangia datteri” non sarebbe di certo fuori luogo.



Robecco Futura

lunedì 26 agosto 2019

“Emergenza Climatica”

Morguefile foto di FidlerJan

“Siete rimasti senza scuse e noi siamo rimasti senza più tempo.”

GRETA THUNBERG rivolta ai leader mondiali in merito alla crisi climatica 



Robecco Futura presenterà una mozione per la dichiarazione di “Emergenza Climatica”.



"La nostra casa sta bruciando" e noi sappiamo di non portare all'attenzione della nostra comunità una risoluzione innovativa e rivoluzionaria rispetto a un problema planetario come quello del cambiamento climatico. Sono infatti sempre di più i Comuni che dichiarano l’emergenza climatica in Italia, in Europa e nel mondo. È nostra convinzione che questo sia solo l’inizio considerato che mai come in questi ultimi anni gli effetti del cambiamento in atto si siano palesati in tutta la loro drammatica gravità sotto gli occhi e sulla pelle di tutti noi.


Dallo scioglimento delle calotte polari e al conseguente aumento del livello dei mari, dalle ondate di siccità e di calore all'aumento del rischio idrogeologico e di inondazioni, l'escalation dei fenomeni atmosferici sempre più estremi e sempre più violenti, dagli incendi di vaste aree un tempo impensabili come le foreste della Siberia e poi Amazzonia, Canarie, Portogallo, Grecia, Oregon e Salento, dell'Angola e del Congo, solo per citare i più devastanti, alla crescente concentrazione dei gas serra e al costante aumento delle temperature medie, per finire ai rischi della salute animale e umana.
Oggi, il cambiamento climatico è una realtà che pende come una tagliola sulla testa di tutti noi, sul nostro futuro e quello dei nostri figli, che rischia di compromettere irreparabilmente l’ecosistema terrestre, la “nostra casa” appunto, non solo per le generazioni future, ma già per quelle contemporanee visti i tempi ristretti entro cui arginare il fenomeno.
E allora, dichiarare lo stato di emergenza climatica in una nazione, una regione o una città, assume un significato ben più che simbolico. Si tratta di una vera e propria presa di coscienza da parte delle nostre comunità. La convinzione e la speranza che si inverta velocemente la rotta attraverso la realizzazione di azioni concrete, grandi e piccole, a tutti i livelli; dall'amministrazione pubblica ai privati cittadini, dalle piccole aziende alle medie, grandi e fino alle grosse multinazionali. Cioè da parte di tutti noi.
Dalla stampa apprendiamo che sono sempre di più i Comuni italiani, infatti, che hanno scelto di dare un segnale importante, rendendo ufficiale la propria preoccupazione ed il proprio impegno per contrastare il cambiamento climatico.
Dalla stampa apprendiamo inoltre con grande apprezzamento che lo scorso 19 maggio, per esempio, il Comune di Milano ha firmato una delibera in cui «si impegna a dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale, a predisporre entro sei mesi iniziative per la riduzione delle emissioni e per l’introduzione di energie rinnovabili, per incentivare il risparmio energetico nei settori della pianificazione urbana, nella mobilità, negli edifici, nel riscaldamento e raffreddamento, sviluppando ulteriormente il progetto di riforestazione urbana già in atto». Il sindaco, la giunta e il Consiglio comunale si impegnano poi a «intensificare il coinvolgimento attivo di cittadini e associazioni nel processo di individuazione delle criticità ambientali e nella loro soluzione e farsi parte attiva presso il governo e la Regione perché prendano provvedimenti analoghi».
L’Accordo di Parigi del 2015 sul clima, sottoscritto da 192 Nazioni tra cui l’Italia e ratificato con la L. 4 novembre 2016, 204, impegna le città, le regioni e gli enti locali a “intensificare i loro sforzi e sostenere le iniziative volte a ridurre le emissioni, costruire resilienza e ridurre la vulnerabilità agli effetti negativi dei cambiamenti climatici”;
Le amministrazioni locali sono quindi chiamate a rispondere con la stessa forza e tempestività, attraverso politiche pervasive che promuovano il rispetto dell’ambiente, la riduzione dell’inquinamento, nonché una maggior resilienza agli effetti negativi dei cambiamenti climatici e promuovere immediatamente soluzioni di adattabilità alle future condizioni di cambiamento traendone, in alcuni casi come è stato dimostrato da alcuni studi anche vantaggi .
Robecco Futura presenterà nel prossimo consiglio comunale una mozione affinché anche Robecco sul Naviglio dichiari lo STATO DI EMERGENZA CLIMATICA e vengano identificate e gradualmente applicate le opportune soluzioni a livello comunale.
Chiederà inoltre che il Sindaco si impegni a coinvolgere i comuni adiacenti su questa iniziativa per realizzare un piano che non si limiti ad essere comunale ma diventi territoriale.
Lo abbiamo proposto in campagna elettorale come primo atto del nostro gruppo in Consiglio Comunale; avremmo preferito farlo dai banchi della maggioranza, lo faremo comunque da quelli della minoranza e seguiremo l'amministrazione in carica su questo problema che oggi non è più rinviabile.
Siamo perfettamente consapevoli che Robecco sul Naviglio non è un Polo petrolchimico o industriale, non è uno scalo aeroportuale o navale, con un tessuto industriale contenuto e immerso per lo più nella bellissima valle del Parco del Ticino. Eppure siamo chiamati a fare la nostra parte, e vogliamo farla insieme a tutta la nostra comunità.
La lotta è già iniziata, spetta a noi oggi qui decidere che ruolo avere.
Robecco Futura

venerdì 9 agosto 2019

RACCOLTA RIFIUTI: INTERPELLANZA DEL GRUPPO ROBECCO FUTURA

Morguefile foto di Melodie 2

RACCOLTA RIFIUTI: INTERPELLANZA DEL GRUPPO ROBECCO FUTURA

Come anticipato nel corso della campagna elettorale, la lista civica Robecco Futura si impegna a garantire la massima trasparenza rispetto al lavoro e agli atti che produrrà nel corso di questo mandato, pubblicando sul proprio sito gli atti depositati in amministrazione e le relative risposte dell'amministrazione.

Quale lista civica di ispirazione di sinistra ed ecologista, tra le nostre priorità non poteva che esservi uno dei temi più importanti che un' amministrazione deve sempre puntare a efficientare in una logica
di miglioramento continuo sia nel rispetto dell'equilibrio naturale del pianeta, sia in termini di servizio al cittadino: la raccolta dei rifiuti.
Di seguito riportiamo i link dove è possibile scaricare il pdf del documento e della conseguente risposta dell'amministrazione.


Scarica documenti PDF (clicca sul testo): 

Interpellanza a risposta scritta del Gruppo Robecco Futura


Risposta dell'amministrazione alla nostra Interpellanza

mercoledì 10 luglio 2019

Comunicato stampa della lista Robecco Futura






Comunicato stampa della lista Robecco Futura

MANIFESTAZIONI PER IL 75° ANNIVERSARIO DEL 21 LUGLIO 1944



Robecco Futura esprime il proprio apprezzamento per le iniziative che il nostro Comune ha messo in programma per il 21 luglio anche se avremmo voluto, per l’occasione del 75° anniversario, la ristampa di un piccolo libretto che riportasse, oltre le vicende storiche ormai risapute, anche quelle nuove che sono emerse in questi ultimi anni.
Tuttavia, vogliamo però ribadire il nostro fermo NO alla PASTASCIUTTATA ANTIFASCISTA, promossa sia dal Circolo Cooperativo che dall’Amministrazione Comunale, sapendo di condividere il pensiero della maggioranza dei robecchesi e in particolare dei parenti delle vittime. Al fine di evitare qualsiasi fraintendimento o speculazione sulla nostra posizione, illustreremo le nostre motivazioni.
La pastasciuttata è nata dopo che il Duce venne arrestato il 25 luglio 1943. Da casa Cervi partì un evento spontaneo, con una pastasciutta, che fu distribuita in piazza a Campegine dalla famiglia Cervi. Per festeggiare, come disse papà Cervi, “la caduta del fascismo e il suo funerale”. Ebbene questa tradizione è stata ripresa una ventina di anni fa e viene riproposta il 25 luglio, assieme ad altre apprezzabili manifestazioni. Per quanto riguarda invece la ricorrenza per l’eccidio dei fratelli Cervi, avvenuto il 28 dicembre 1943 che si svolge tutti gli anni in quella data, sono previste molte manifestazioni ma nessuna, per quanto di nostra conoscenza , a carattere conviviale. 
Ora, se non vogliamo fare inutili forzature, prima di tutto alla storia e poi al buon senso, è impossibile non distinguere le due vicende successe a casa Cervi e a Robecco il 21 luglio 1944. Là, giustamente, si festeggiava e si festeggia per la “morte” del fascismo, mentre a Robecco si vuol ricordare una strage nazi-fascista. Riteniamo che ci possano essere molte occasioni per festeggiare eventi storici come la caduta del fascismo, come ad es. il 25 aprile o altre date, ma il 21 luglio, deve essere considerato unicamente come momento commemorativo in ricordo dei defunti.
Considerato quanto di pregevole ha fatto, e sta facendo, questa amministrazione per tramandare il ricordo di questo tragico avvenimento, ci spiace dover rimarcare la nostra contrarietà all’iniziativa della “ pastasciuttata antifascista”, pur riconoscendo che l’intenzione non è certo quella di festeggiare ma di ricordare, seppur in una data ed in modo errato. Per l’anno prossimo, proponiamo che la pastasciuttata venga predisposta per il 25 luglio, sua data originale, lasciando al 21 luglio una commemorazione più consona e adatta al ricordo.


ROBECCO FUTURA
Robecco 10 luglio 2019

martedì 2 luglio 2019

LETTERA APERTA AL SINDACO 75° ANNIVERSARIO DEL 20-21 LUGLIO 1944



LETTERA APERTA AL SINDACO BARNI PER IL 75° ANNIVERSARIO DEL 20-21 LUGLIO 1944

Quest’anno ricorre il 75° anniversario di quel tragico evento. Sappiamo che i tempi sono stretti, ma proponiamo ugualmente che, come si faceva in tempi passati per queste commemorazioni, si istituisse un comitato ad hoc per le celebrazioni dello stesso.
A questo proposito vogliamo anticipare per sommi capi le nostre proposte che auspichiamo lei condivida visto che nel recente passato la sua precedente amministrazione si è spesa per questa ricorrenza.

Proposte per l’immediato:

libretto commemorativo che rievochi i fatti risaputi e le nuove testimonianze emerse sia negli ultimi anni che in un passato piu’ lontano (vedi Saevecke)

-le foto delle persone trucidate

- l’omelia, trovata nell’archivio parrocchiale, di don Sironi effettuata durante il seppellimento delle vittime

-discorso del Sindaco Barni.

Questo libretto potrà rimanere come traccia per un lavoro più completo da fare in futuro e con più tempo a disposizione.

Cerimonia da decidere con fiaccolata notturna dalla piazza alla cascina Chiappana con l’accompagnamento della banda con musiche tradizionali e moderne coerenti all’evento.

Pomeriggio-serata con i parenti delle vittime e incontro con uno storico della resistenza o di chi ha scritto sulla vicenda.

Partecipazione dei ragazzi protagonisti del gemellaggio con Kahla e proiezione foto delle cerimonia di gemellaggio sia di Robecco che di Kahla (coinvolgimento dei Cantattori ad es. per organizzazione ed eventuali letture).

Invito alle persone che erano presenti in piazza o nei luoghi in cui si è consumata la tragedia.

Commemorazione dei defunti da concordare con il Parroco

Proposte per il futuro:

costituzione di un comitato o centro studi, per le vicende del 20-21 luglio 1944 e 26 aprile 1945, con sede nel Municipio che continui, a prescindere da chi amministra, l’opera di ricostruzione dei fatti e che mantenga viva la memoria storica.

Predisporre una stele moderna con eventuale app., da mettere vicino alla lapide della Chiappana (Perdonare ma non Dimenticare), dove si riassumano i fatti del 20 luglio.

Aperti ad ogni tipo di dialogo sull’argomento, porgiamo distinti saluti.

N.B. Siamo contrari ad ogni tipo di pastasciutta antifascista o altri festeggiamenti per la serata in questione, perché serata commemorativa di una tragedia, mentre siamo assolutamente favorevoli, anzi la auspichiamo per il 25 aprile Festa della Liberazione.

ROBECCO FUTURA

sabato 15 giugno 2019

Insediamento del nuovo Consiglio Comunale


Venerdì 14 giugno 2019 si è svolta la seduta di insediamento del nuovo Consiglio Comunale. Pietro Caruso in quanto candidato sindaco della lista civica Robecco Futura è stato eletto consigliere di minoranza.
Di seguito riportiamo l'intervento integrale rivolto al sindaco, alla nuova giunta, al consiglio insediato e a tutta la cittadinanza presente.

DISCORSO DI INSEDIAMENTO LISTA “ROBECCO FUTURA”

Buonasera Sig. Sindaco, Consiglieri, Assessori e tutti i cittadini presenti questa sera in quest'aula.
Vorrei cominciare questo mio primo intervento in Consiglio Comunale, rivolgendo un ringraziamento a tutti i cittadini che, con il loro voto, hanno permesso a ROBECCO FUTURA di essere presente in questa assemblea.
Il risultato delle elezioni è evidente ma, per quanto ci riguarda, considerando che la nostra lista è nata, per motivi noti, nelle ultime settimane senza grandi mezzi economici a disposizione e soprattutto senza avere il tempo necessario a strutturare al meglio le nostre proposte per una più efficace comunicazione, possiamo considerarci soddisfatti. Vorrei inoltre sottolineare che, contrariamente a quanto è stato sussurrato, la nostra lista non nasceva contro qualcuno o qualcosa ma per qualcuno e qualcosa e per mantenere viva a Robecco la voce di una sinistra moderata e degli ideali che gli appartengono.
La nostra campagna elettorale è stata un’esperienza entusiasmante; abbiamo avuto un gruppo di candidati, giovani e meno giovani, motivati e con competenze ed esperienze in vari settori che hanno apportato entusiasmo ed idee nuove.
Il nostro è e resta un “cantiere aperto” a chiunque creda nell’esigenza di una politica diversa e di una vitalità in grado di portare avanti con forza idee positive.
ROBECCO FUTURA ha scelto una strada difficile e impegnativa; abbiamo accettato la sfida di proporre un nuovo modo di amministrare la comunità, attento alle politiche sociali, attento agli impatti sull’ambiente, agli investimenti in opere pubbliche e alla spesa corrente, attento alla cultura, alle associazioni e allo sport, perché anche questi sono aspetti fondamentali che contribuiscono a migliorare la qualità della vita e a farci crescere.
Saremo promotori di iniziative tese alla crescita culturale della nostra comunità; riteniamo infatti che il costante miglioramento del livello di formazione e preparazione, con particolare attenzione ai giovani, ci consentirà di avere per il futuro delle persone che più consapevolmente si impegneranno direttamente nella politica; quest'ultima, ricordo, deve essere un mezzo per il miglioramento delle condizioni di vita di tutti ed in particolare delle categorie più svantaggiate.
Il nostro intento sarà quello di fare una seria opposizione a tutte le iniziative che non risultano produttive e costruttive per questo paese, consapevoli che l’attività di controllo politico sul Vostro operato, a cui siamo chiamati, non sarà semplice.
Tuttavia abbiamo intenzione di svolgere questo compito nel segno della lealtà, con la trasparenza e la correttezza che ci hanno caratterizzato durante tutta la campagna elettorale, senza assumere comportamenti di preconcetto, convinti che l’unico obiettivo sia lo sviluppo della comunità di Robecco. Per questo appoggeremo tutte le proposte positive e di crescita, e rifiuteremo quello che riterremo non condivisibili per il bene comune del paese.
Noi vigileremo affinché si possa realizzare un Comune capace di dare risposte concrete sia ai grandi temi (documento di Greta Thunberg, palazzetto polifunzionale, villa Terzaghi, Puntisela, superstrada) sia ai piccoli bisogni della vita di tutti, dalle buche nelle strade alla manutenzione dei marciapiedi, alla semplificazione dei rapporti con la pubblica amministrazione.
Il problema non è solo cosa farete, ma come lo vorrete fare. Su questo vi aspettiamo senza pregiudizi. L'opposizione ideale per ogni Sindaco è quella che non denuncia, che non alza i toni, che non fa battaglie anche dure, insomma un'opposizione più di forma che di sostanza. Non è quello che abbiamo intenzione di fare.
Avete vinto le elezioni, ne prendiamo atto, ed ora il vostro compito è di non deludere gli elettori. Per questo, con lo spirito di collaborazione e di apertura che ci caratterizza vi invitiamo a non buttare nel cestino le nostre idee, e a far tesoro della collaborazione e della discussione con la minoranza anche in ambito consulte che non devono solamente essere costituite ma devono anche essere convocate e ascoltate.
Nel recente confronto, il Sindaco ha dato prova di aver letto con attenzione il nostro programma. Se tra le nostre proposte ne ha trovate alcune che ritiene meritevoli di attenzione, le faccia pure sue e le porti avanti; non ne saremo gelosi e la supporteremo nella loro attuazione.
Le chiedo quindi fin da ora di vedere questo consiglio comunale, ed in particolare la nostra presenza, come una risorsa per poter dibattere insieme sui temi più importanti e delicati del nostro territorio e di non trasformare questo consesso in una struttura di semplice ratifica di decisioni prese in altre sedi: non ci riuscirebbe
Infine una mia considerazione personale: l’esser consigliere è un fatto che mi onora e che mi carica di responsabilità perché il consiglio comunale è il luogo di massima espressione della democrazia e del dibattito politico della nostra comunità.
Concludendo non mi resta che congratularmi con Lei sig. Sindaco e con il suo gruppo per l’indiscutibile successo avuto nelle recenti elezioni. Ora però si tratta di governare il paese e soprattutto di avviare progetti che lo proiettino nel futuro, che si apra a forme di collaborazione con i paesi vicini per una pianificazione comune del territorio sfruttando le singole risorse in modo sinergico, pensando ai risparmi ottenibili grazie all’economia di scala accorpando servizi ecc.. Infine sarà ben diverso il peso che avremo in un confronto con città metropolitana o enti più in alto se anziché rappresentare solo 6000 anime parleremo a nome di un più vasto territorio che potrebbe comprendere l’abbiatense-magentino con cui condivideremo politiche sociali, di sviluppo del territorio, industriali ecc.
Ho concluso, rinnovo solo i miei auguri di buon lavoro a tutto il Consiglio, al Sindaco e alla Giunta
Grazie a tutti.
Per ROBECCO FUTURA
Pietro Caruso