sabato 27 maggio 2023

CLIMA: TANTO A NOI NON TOCCA

Foto di Vincent M.A. Janssen

 

Le immagini dell’alluvione in Emilia-Romagna e le conseguenze che ogni giorno le televisioni e i social ci portano davanti agli occhi, hanno svegliato le coscienze e, forse, fatto prendere atto che il cambiamento climatico è una realtà. Purtroppo, i giovani, che hanno protestato e protestano, invitando la” politica” a fare qualcosa, sono stati dileggiati e accusati di vandalismo per aver imbrattato le opere d’arte. Certo questo non è il modo migliore per protestare, e nessuno li vuole scusare, ma non è forse una malattia peggiore l’immobilismo di chi chiude gli occhi contro i problemi?

A questo proposito, dobbiamo ricordare che nel 2019, primo anno della nuova Giunta Barni, abbiamo presentato con Robecco Futura una mozione sul clima, poi accettata e sottoscritta all’unanimità dalle forze presenti in Consiglio Comunale. Più volte abbiamo sollecitato l’amministrazione su questo tema, ma assolutamente nulla è stato fatto. Così come nulla è ancora stato fatto per il progetto Forestami, per mettere a dimora centinaia di piante. Non solo, ma la Giunta Barni e l’assessore competente, non hanno neanche mai sentito l’esigenza di convocare, su queste tematiche e altre riguardanti l’ambiente, l’apposita consulta all’ecologia, lasciando intendere che il problema, in fondo, non esiste, e che NON CI TOCCA.

L’immobilismo amministrativo della Giunta Barni su questi temi ci sconforta e ci lascia ancora una volta con l’amaro in bocca. Uno scatto d’orgoglio, anche se in ritardo, però, è sempre possibile: Signor Sindaco, lo vogliamo fare, visto che eravamo tutti d’accordo?      

 

 

Robecco sul Naviglio 27 maggio 2023                                                ROBECCO FUTURA

lunedì 26 settembre 2022

LE BELLE BOLLE BIANCHE DEL NAVIGLIO: QUANDO L’INDIGNAZIONE DIVENTA RASSEGNAZIONE!!!!

 



LE BELLE BOLLE BIANCHE DEL NAVIGLIO: QUANDO L’INDIGNAZIONE DIVENTA RASSEGNAZIONE!!!!



Torniamo per un momento sulle belle bolle bianche che scendono copiose sulle acque del Naviglio; fanno ormai parte del naviglio stesso. Forse, una volta fatto l’occhio, possono, con un po' di fantasia, sembrare anche belle, magari tanto da essere dispiaciuti nel caso non ci fossero più. Ecco che allora l’indignazione lascia il posto alla rassegnazione, con la consapevolezza che nessuno porrà più rimedio a questo scempio ambientale e che in fondo, anche se l’acqua non è pulita “chi se ne frega”.


Siamo già intervenuti più volte su questo tema con nostri comunicati stampa e avvertito tutte le istituzioni che dovrebbero vigilare affinché l’acqua sia pulita, ma senza nessun risultato. Il Comune di Robecco segnala al Villoresi, che a sua volta da la colpa al depuratore di Sant’Antonino, che a sua volta promette di sistemare, che a sua volta... che a sua volta... ecc... Fino ad arrivare alla Città Metropolitana e alla Regione, all’ ASL di competenza. Il massimo della presa in giro arriva poi quando dicono che “abbiamo fatto analizzare le bolle e non sono nocive”! In fondo, sono solo brutte da vedere!!! Anzi, ora non lo sono neanche più, infondo ci si abitua a tutto.

Con tutta l’amarezza trangugiata, ci viene spontanea una domanda: ma com’è possibile che nel 2022 possano ancora succedere queste cose? Che nella feconda e progredita Regione Lombardia e nella capitale culturale ed economica del paese, Milano, nessuno sia in grado di intervenire? Sono ormai anni che questo scempio prosegue; cosa aspettiamo? I soldi del PNRR?
Certo la cosa che più fa pena è vedere come gli uomini e le donne delle istituzioni, preposti a tutelare l’ambiente, si limitino burocraticamente a segnalare un problema anziché intervenire energicamente con chi di dovere. Forse che siano ormai rassegnati anche loro?
È davvero un' utopia chiedere che nello storico Naviglio Grande tornino a scorrere acque pulite?


Robecco Sul Naviglio, 26 settembre 2022

ROBECCO FUTURA

sabato 6 agosto 2022

Emergenza sicurezza. Robecco sul Naviglio non è un far west. Chi governa deve dare risposte!


 

Emergenza sicurezza. Robecco sul Naviglio non è un far west. Chi governa deve dare risposte!

Gli ultimi eventi di cronaca, avvenuti per altro nel capoluogo di Robecco sul Naviglio, nei pressi del centro e in orario diurno, evidenziano una chiara situazione di emergenza sicurezza a cui questa amministrazione non ha saputo fare fronte nel corso di questi anni.

Con questo comunicato esprimiamo piena vicinanza e solidarietà ai titolari e gestori dell'edicola del ponte che nell'arco di una decina di giorni ha subito tre gravissimi episodi di rapina e violenza personale che per mera fortuna non sono sfociati in qualcosa di molto più grave.

Nella scorsa amministrazione con il nostro consigliere e capogruppo dell'allora maggioranza si era avviato un progetto di “Controllo del vicinato” a cui poi, dopo l'uscita dalla scena politica del Consigliere Aldo Sponga, non si è più dato seguito, forse perché non ci si è mai creduto abbastanza. Con la nostra uscita dalla maggioranza poi la situazione è andata precipitando.

Robecco sul Naviglio con le sue frazione si presenta come territorio scoperto da un controllo diretto delle forze dell'ordine. Ma proprio per questo oggi occorre partire da un presupposto: Robecco sul Naviglio non è un far west.

Riteniamo gravissimo quanto avvenuto e chiediamo che questa amministrazione costituisca al più presto un tavolo di emergenza sicurezza, commissione o consulta che sia ai cittadini dei formalismi frega poco, ma importa che dia subito risposte concrete al bisogno di serenità di tutta una comunità: privati cittadini ed esercenti, nel mirino di delinquenti di ogni risma.

Robecco sul Naviglio, 6 agosto 2022

ROBECCO FUTURA

martedì 26 luglio 2022

78° ANNIVERSARIO 20-21 luglio 1944 – UN ECCIDIO DA NON DIMENTICARE MAI

 





78° ANNIVERSARIO 20-21 luglio 1944 – UN ECCIDIO DA NON DIMENTICARE MAI



Pubblichiamo per quest’occasione una foto inedita (archivio storico Sacra Famiglia), che ritrae don Gerolamo Magni durante il suo forzato soggiorno presso la Sacra Famiglia di Cesano Boscone, dopo la liberazione dal carcere di San Vittore per merito del cardinal Schuster che intervenne, non solo nel suo caso, presso le autorità tedesche d’istanza a Milano. Don Gerolamo rimase nel carcere dal 21 luglio fino al 3 di agosto.

Non possiamo dimenticare, e per farlo dobbiamo sempre, ogni anno, rinnovare il nostro impegno sia istituzionale che privato. Per questo dobbiamo ringraziare le amministrazioni che si sono succedute per aver sempre dato impulso alla memoria. Anche se qualche volta non ci siamo trovati d’accordo (vedi festeggiamenti vari – a questo proposito ci rallegriamo che la pastasciuttata antifascista dei fratelli Cervi sia stata spostata nella data giusta, perché nulla aveva a che fare con il nostro 21 luglio), non possiamo negare che l’amministrazione Barni, su questo tema si sia particolarmente spesa.

Purtroppo, sui manifesti d’invito, non vediamo più l’Associazione Combattenti e Reduci, miseramente chiusa dopo la scomparsa del suo presidente Bighiani (auspicabile rinnovarla, proprio ora con la guerra in Ucraina alla porta), sostituita dall’ANPI, così come, e ci spiace molto sottolinearlo, la Giunta ancora una volta stila i programmi delle manifestazioni senza convocare più la commissione preposta, la quale potrebbe dare qualche suggerimento per una migliore riuscita della manifestazione stessa. Così come ci spiace far notare che la Giunta decida di intervenire nelle manifestazioni di Kahla nel mese di maggio e di invitare, giustamente, parenti dei detenuti, e singoli cittadini, senza invitare le minoranze consiliari. Un brutto sgarbo istituzionale, cui chiediamo di porre rimedio per il prossimo anno.



Come sempre, rinnoviamo l’invito alla Giunta a coinvolgere sempre più soggetti presenti in paese, con la costituzione di un Centro Studi, con sede in Municipio, partecipato da associazioni e singoli soggetti, perché il 20-21 luglio 1944 e il 26 aprile 1945 è patrimonio di tutti, e perchè il rischio di perdere la memoria è sempre dietro l’angolo.



Robecco Sul Naviglio, 21 luglio 2022

ROBECCO FUTURA

domenica 10 luglio 2022

L’AREA VERDE DI VIA DON OTTAVIO SIRONI: L’ENNESIMO PASTICCIO

 



L’AREA VERDE DI VIA DON OTTAVIO SIRONI: L’ENNESIMO PASTICCIO


Apprendiamo dell’iniziativa della giunta di intervenire nell’area verde di via don Sironi per una manutenzione straordinaria, che comporterà alcune innovazioni utilizzando fondi della regione.

Un contributo di 50.000 euro per attrezzare un’area verde per il relax e lo sport con attrezzi ginnici per il CALISTHENICS, il CHEST PRESS e il LEG PRESS MACHINE ( evidentemente, usando questi impronunciabili marchingegni i robecchesi vedranno aumentare a vista d’occhio i loro bicipiti, tricipiti, quadricipiti).

Se da un lato apprezziamo l’impegno per il raggiungimento di questo risultato, dobbiamo constatare che per l’ennesima volta la giunta si lancia in un progetto senza coinvolgere l’apposita commissione, in questo caso l’urbanistica, di cui il sindaco è l’assessore di riferimento, ma anche quella dello sport e tempo libero.


La cosa più importante che vogliamo comunque evidenziare riguarda l’utilizzo di quest’area che per anni è stata lasciata a sé stessa. Ritornando a molti anni indietro, per chi non ne conosce la storia, in occasione della lottizzazione di via don Sironi l’opposizione di allora di Insieme per Robecco, ora Robecco Futura, chiese che il verde pubblico fosse posizionato davanti alle costruzioni e non contro la cinta dell’oratorio per un migliore impatto estetico del luogo ma soprattutto, se si fosse voluto utilizzare l’area per attività ludiche sarebbe stato meglio non fosse nascosta dietro le abitazioni.

Ci risposero che l’area veniva posizionata dove sorge attualmente perché potesse essere successivamente ceduta all’oratorio per ampliarne attività e servizi qualora se ne presentasse la necessità. Anche questa idea ha una sua giustificazione soprattutto se si pensa ad un ridisegno del luogo con l’apertura della strada che collega piazza 21 luglio con piazza mercato ovviamente per solo pedoni e ciclisti e con i dovuti accorgimenti di sicurezza. Un progetto che tuttora sarebbe di grande impatto positivo sull’aspetto urbanistico del centro del nostro borgo che aiuterebbe a rilanciare un centro che ogni giorno di più mostra la sua decadenza. Inoltre andrebbe a favorire la sicurezza dei cittadini che per recarsi in zona mercato eviterebbero un tratto di strada normalmente trafficato. Per finire, questa delibera della giunta denota, purtroppo, una carenza urbanistica di fondo sul nostro borgo, intervenendo qua e là senza un serio, armonico, pensato e condiviso progetto per il futuro, come abbiamo avuto più volte modo di sottolineare. La collocazione e l’utilizzo di questo parchetto lo testimoniano chiaramente.


E' contraddetto il motivo per cui l’area è stata posta a ridosso dell’oratorio, non si risolve un collegamento strategico tra due piazze, non si ha un’idea complessiva del posizionamento e delle attività dei campetti attrezzati nel comune e collegati tra di loro, si realizza un’area attrezzata in un angolo nascosto anziché sotto gli occhi di tutti, con i rischi che sappiamo potersi correre.



Correre a testa bassa, come fa questa giunta, senza mai chiedere un confronto con le opposizioni e non tenere conto della storia, porta inevitabilmente a sbattere e combinare pasticci.

Come lista Robecco Futura presenteremo una mozione per cercare di convincere la giunta e la maggioranza a sospendere e rivedere la delibera n°64 15/6/2022.



Robecco Sul Naviglio 1 luglio 2022 LISTA ROBECCO FUTURA

domenica 26 giugno 2022

DIMMI CHE BACHECHE E TOTEM MULTIMEDIALI HAI E TI DIRO’ IN CHE PAESE SEI

 





DIMMI CHE BACHECHE E TOTEM MULTIMEDIALI HAI E TI DIRO’ IN CHE PAESE SEI

E’ pur vero che ormai la comunicazione passa attraverso i network, che le informazioni si possono trovare sui siti internet, che il cartaceo dedicato allo scopo é in continuo disuso e che la cartellonistica è sempre meno usata. L’abbandono di questi strumenti a meri soggetti impolverati, sporchi, ragnatelati e soprattutto non più’ funzionanti, danno il senso di abbandono e di sciatteria, mortifica prima di tutto la loro utilità, poi il decoro dell’ambiente circostante, spesso di pregio.

Ci mettiamo nei panni dei moltissimi viaggiatori, anche stranieri che transitano spesso lungo il naviglio e che vorrebbero avere informazioni riguardanti il posto in cui si trovano e cosa vedere. A suo tempo erano stati posizionati alcuni Totem Multimediali, da parte di Istituzioni diverse, che funzionati, soddisfacevano le esigenze dei viaggiatori e non solo. Come potete vedere dalle foto, questi totem, oltre a non essere più funzionanti, versano in condizioni poco lusinghiere. Facciamo l’esempio di quelli posti di fronte al Binfacafè che hanno nel loro mezzo un DAE, ossia un defibrillatore che speriamo di non dover mai usare. Un altro totem si trova presso il ponte degli scalini, anch’esso muto e oltremodo anonimo.


Questi strumenti, abbandonati dagli enti preposti, fanno nascere il sospetto che siano stati messi non per la loro utilità effettiva ma per cavalcare un particolare momento di visibilità spendendo, tra l’altro, soldi pubblici e inducendo nei cittadini che ne vorrebbero usufruire, si sia trattato di un altro spreco della pubblica amministrazione. Questo spreco fa perdere ai cittadini la fiducia nelle istituzioni e allontana gli stessi dalla politica attiva, ricadendo nella rassegnazione o peggio ancora nel populismo.

Invitiamo l’Amministrazione Comunale a intervenire presso le istituzioni proprietarie dei vari totem e delle bacheche, al fine di renderle attive, aggiornate e pulite. Ne va del decoro del nostro bel borgo.


Robecco Sul Naviglio, 25 giugno 2022 ROBECCO FUTURA

venerdì 17 giugno 2022

BLA BLA BLA, E L’ACQUA DOVE STA? SALVIAMO I FONTANILI

 


 

BLA BLA BLA, E L’ACQUA DOVE STA? SALVIAMO I FONTANILI

Ci eravamo quasi preparati a rimanere senza gas e carburante per il prossimo inverno causa la guerra in Ucraina e ci troviamo invece adesso con un altrettanto grave problema di carenza d’acqua. Non piove governo ladro! Del resto era tutto previsto anche se si continuava a deridere i giovani al seguito di Greta Thumberg che ci avvisavano dell’imminente catastrofe all’orizzonte, confidando che prima o poi le cose si sarebbero sistemate e che il buon Dio avrebbe provveduto. Robecco Futura è sempre stata sensibile alle questioni ambientali tanto è vero che uno dei primi atti della nostra lista , fu di presentare in consiglio comunale una mozione sul clima, votata all’unanimità, a cui non si è mai dato seguito con una progettualità a medio termine. Comprendiamo che il covid ha pesantemente influito nell’indirizzare gli obiettivi dell’amministrazione e che il problema è molto complesso e richiede competenze e risorse che intimoriscono e ci rendono impotenti ma noi crediamo che nel nostro piccolo tutti possiamo fare qualcosa cominciando, ad esempio, ad attivare l’apposita consulta sull’argomento per arrivare ad un piano di medio periodo da lanciare ora che la parte critica del covid pare superata.

                 

Nel giorno in cui il Consorzio Villoresi ha letteralmente dimezzato l’acqua del Naviglio Grande, perché ormai i bacini sono quasi a secco, vorremmo portare ad esempio le condizioni di due fontanili che si trovano a Robecco, frazione Castellazzo de Barzi che versano in condizioni pietose, come da foto allegate: il Costino e il Fontanile Galli. Due fontanili che per secoli, fino allo scorso anno, con la loro portata d’acqua hanno aiutato gli agricoltori nelle pratiche adacquatorie. Non siamo dei tecnici e non vogliamo addentrarci in questioni complesse che richiedono conoscenza della materia ma rimarcare un problema che è ormai sotto gli occhi di tutti e lanciare un appello al fine di poterli salvare. In alcuni comuni sono sorti dei comitati per la loro salvaguardia che, con il supporto delle amministrazioni comunali e dei proprietari degli stessi, mirano al loro ripristino e ad una costante manutenzione. Chiediamo quindi all’amministrazione comunale, ai proprietari e soprattutto al Consorzio Villoresi, detentore della gestione delle acque e soprattutto delle tecniche di manutenzione, di valutare la possibilità di riattivare i vari fontanili perché, visto l’andamento climatico, a breve il loro ripristino potrebbe essere fondamentale per mitigarne l’influenza.

Ci risulta che purtroppo vi sono circa trecento fontanili nella nostra pianura esauriti e questa grave perdita si rivolta oggi contro l’incuria di noi umani, sempre convinti di poter fare a meno di ciò che la natura, gratis e spontaneamente ci offre, fino a riuscire, ingiustamente e indelicatamente, a calpestarla e mortificarla, con il risultato che poi, a perderci siamo sempre noi.

Robecco Sul Naviglio 17 giugno 2022 

 ROBECCO FUTURA

venerdì 10 giugno 2022

RACCOLTA DIFFERENZIATA? FAVORIAMOLA



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RACCOLTA DIFFERENZIATA? FAVORIAMOLA

Uno dei compiti delle opposizioni è di controllare e segnalare alla Giunta in carica e in particolare agli assessori competenti, le cose che ritengano debbono essere migliorate ed eventualmente suggerire soluzioni. Occorre però che la Giunta e soprattutto l’assessore competente al caso , non faccia orecchio da mercante ma almeno valuti il suggerimento ed eventualmente, almeno per rispetto, spieghi il motivo della sua decisione qualunque essa sia (a meno di non ripetere il vecchio motto:” noi abbiamo vinto ecc..”).

Non è la prima volta che interveniamo su un aspetto che oltre a degradare il contesto, non affronta il problema più importante, ossia la possibilità per gli utenti di poter differenziare ciò che consumano all’esterno delle abitazioni. Ci riferiamo in questo caso, come dimostrano le foto, al cestino dei rifiuti che si trova presso il ponte degli scalini dove tutti sono costretti a buttare di tutto perché l’unico cestino presente.

L’assessore competente, già una volta attenzionato sul tema, ci ha risposto che devono essere i bar che si trovano sulla ripa naviglio a mettere a disposizione i cestini differenziati; cosa che peraltro fanno già. Ma, evidentemente, quando la gente che frequenta i bar e i passanti sono tantissimi, i cestini non bastano, oltre al fatto che, i non avventori dei bar che solo passeggiano lungo il naviglio, non avranno la possibilità di buttare i loro rifiuti da qualche parte differenziandoli.

Noi crediamo che tocchi soprattutto al pubblico dare il buon esempio, a prescindere dall’opera svolta dalle singole attività commerciali e che sia necessario mettere in una zona così strategica e frequentata come la ripa del naviglio, dei contenitori differenziati come oramai si trovano ovunque. Possibile che ASM non possa fornirceli? O meglio ancora, siamo sicuri che ad ASM ne sia stato richiesto il posizionamento?

Non possiamo, ovviamente, sempre incolpare le amministrazioni comunali dell’incuria a causa dei cittadini che sbagliano ma se le amministrazioni comunali non mettono a disposizione la possibilità di non sbagliare, in questo caso a differenziare, con il posizionamento di cestini appositi, è chiaro che la colpa ricade per primo su chi gestisce la cosa pubblica. E siccome, ripetita iuvant, invitiamo ancora l’assessore preposto della Giunta Barni a fare qualcosa per affrontare definitivamente questa ormai annosa questione, almeno entro il 2035!!!!!







Robecco Sul Naviglio, 10 giugno 2022 ROBECCO FUTURA


venerdì 3 giugno 2022

ASM, AMAGA, CONSORZIO NAVIGLI: UNO SPRECO DI ENERGIE NEL MAGENTINO-ABBIATENSE

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ASM, AMAGA, CONSORZIO NAVIGLI: UNO SPRECO DI ENERGIE NEL MAGENTINO-ABBIATENSE


Uno degli argomenti che più ci sta a cuore, che dovrebbe stare a cuore a tutti i cittadini, e in particolare, agli amministratori dei nostri comuni, è la così detta economia circolare. Notiamo che poco se ne parla soprattutto nei dibattiti relativi alle prossime amministrative che interessano i due capoluoghi Magenta e Abbiategrasso.

Nel nostro ambito, il magentino-abbiatense appunto, operano tuttora ben tre società che nel raggio di una decina di chilometri gestiscono complessivamente 35 comuni con circa 200.000 abitanti. Queste tre società municipalizzate si trovano a Magenta (ASM), ad Abbiategrasso (AMAGA), Albairate (CONSORZIO NAVIGLI ), e ognuna di loro gestisce una serie di comuni nel magentino, nell’abbiatense e, in parte, nel castanese. Ma non è finita, perchè alcune di esse, come ASM e AMAGA, sono soci a loro volta di AEMME LINEA AMBIENTE di Legnano, dove questa società svolge per conto di altri comuni consorziati alcuni servizi. Insomma, una serie di servizi che si accavallano tra di loro e tra i comuni che ne fanno parte con un notevole dispendio di energia. E che dire poi della sovrapposizione di ruoli; competenze, consigli di amministrazione, poltrone che già una legge dello stato aveva scoraggiato?

Sappiamo che a causa del repentino cambiamento climatico e la necessità di trovare nuove soluzioni pulite per renderci indipendenti il più possibile dall’utilizzo di materie prime che, oltre a scarseggiare per il futuro, inquinano e ci rendono ricattabili da parte di Paesi che le commercializzano, occorra invertire assolutamente e in fretta la nostra tabella di marcia. E lo dobbiamo fare, a nostro modo di vedere, certamente con l’aiuto del nuovo ministero della Transizione Ecologica, che accompagnerà il Paese verso questa nuova frontiera, ma soprattutto cominciando ad attrezzarci sui nostri territori. Come? Cominciando a unire le forze per razionalizzare gli sprechi e mettere in comune le best pratices che ogni azienda ha maturato nel tempo (facciamo solo un esempio; la raccolta differenziata varia moltissimo tra comune e comune variando dall’85% al 55% al 70%). Sappiamo anche che queste aziende stanno investendo in mezzi, uomini, formazione e informazione per cercare di dare un servizio sempre più efficiente, così come sappiamo che riescono alla fine dell’anno ad avere anche qualche utile che poi ridistribuiscono ai comuni consorziati.

Tutto sembrerebbe in regola e ogni società può vantare nell’immediato dei risultati, anche se le tariffe a carico dei contribuenti ogni anno subiscono qualche ritocco, seppur giustificato. E ciò porterebbe a dire che PICCOLO E’BELLO e che è giusto continuare su questa strada. Noi crediamo invece, che le sfide future che questo settore richiederà non potranno più essere gestite da piccole società, bensì necessiterà un accorpamento tra di esse per poter affrontare economie di scopo e di scala sempre più impegnative. Ecco perché riteniamo necessario che nel magentino – abbiatense si formi una sola società che unendo le forze e le competenze delle tre esistenti, potrà affrontare con più serenità il futuro e fornire un servizio migliore al cittadino uscendo dalle logiche spartitorie che ognuna di queste società incorpora e che ogni partito impone.

Mentre in passato, la costituzione di queste municipalizzate fu una necessità per affrontare le sfide di allora, per il futuro occorre, così come per il passato, fare un nuovo salto di qualità attraverso un’assunzione di responsabilità da parte della classe politica che deve essere il motore che anticipa quelle necessità che torneranno a beneficio dei loro amministrati, ossia i cittadini. Di questo argomento abbiamo scritto più volte in passato senza ricevere mai un riscontro dalle Istituzioni locali. Lo riproponiamo in concomitanza delle prossime elezioni e chissà che una aspirante giunta non ritenga che questo possa essere un argomento di interesse non secondario da proporre ai cittadini.

Facciamo appello in particolare, ai nuovi sindaci di Magenta e Abbiategrasso, ma anche a tutti gli altri, attualmente soci delle municipalizzate, perché intervengano il più presto possibile su questa questione, a nostro modo di vedere prioritaria.

Robecco Sul Naviglio, 2 giugno 2022 ROBECCO FUTURA   




venerdì 27 maggio 2022

UN ANGOLO DI NAVIGLIO DA RIVALUTARE: I LAVATOI DEL CASTELLO

 


UN ANGOLO DI NAVIGLIO DA RIVALUTARE: I LAVATOI DEL CASTELLO

Vi è un’incantevole angolo della sponda del naviglio verso il parco, di fronte al Binfa Cafè, che come si può vedere dalle foto allegate, è letteralmente sommerso da arbusti: ortiche, piante, rampicanti, che non permettono più di mostrare i due lavatoi esistenti e la cinta muraria che li costeggia. Come si vede da alcune vecchie foto, questi lavatoi erano diversi uno dall’altro; uno tradizionale, dove si lavava con il brelin (vedi foto), mentre con l’altro si lavava rimanendo in posizione eretta. Salvato il primo e in parte, il secondo, per miracolo e per la sensibilità di qualcuno mentre il Consorzio Villoresi stava sistemando le sponde qualche anno fa, ora sono quasi completamente nascosti.

Sarebbe bello ripristinare quest'angolo storico e spettacolare, dove generazioni di donne in particolare, hanno consumato parte della loro giornata, chiacchierando anche, ma soprattutto lavando panni e sudando. Basterebbe togliere tutte le erbacce e gli arbusti, tagliare l’unica betulla rimasta delle vecchie presenti nel parco e sostituite con tigli, far riaffiorare o rimettere i gradini che scendevano verso i lavatoi, mostrare la cinta e magari farci dei bei murales colorati. Crediamo inoltre che questo intervento si possa fare senza un grande dispendio di energie e costi, restituendo così alla vista dei robecchesi, e dei numerosissimi passanti, un ulteriore angolo da ammirare, che valorizzerebbe ancor di più tutto ciò che già il contesto offre.

Chiediamo che l’Amministrazione Comunale intervenga al più presto, restituendoci la possibilità almeno di vedere, visto che i cancelli proibiscono ormai di avvicinarsi all’acqua e di toccare, questi storici manufatti che hanno accompagnato per secoli la vita di molte generazioni.

MAGENTINO – ABBIATENSE : LUOGO DI CULTURA E TURISMO LENTO PER I GIOVANI

 



MAGENTINO – ABBIATENSE : LUOGO DI CULTURA E TURISMO LENTO PER I GIOVANI

A costo di essere ripetitivi, ci piace insistere su un tema che purtroppo, le amministrazioni locali non prendono in seria considerazione. Ossia la possibilità di un rilancio del nostro ambito metropolitano Magentino-Abbiatense, anche attraverso una nuova forma di muoversi in libertà  denominata slow tourism. Un modo di affrontare le vacanze, anche brevi, a piedi, in bici, a cavallo, alla ricerca di location che permettano di coniugare cultura, relax, divertimento e buona tavola.

Lo spunto viene dall’ultima borsa del turismo che si è tenuta a Milano il mese scorso, dove si è evidenziato proprio quest'aspetto in Lombardia, dove si punta al mercato del turismo green abbinato ai matrimoni e alla cultura. Ciò che più colpisce è che la così detta generazione Z (nati tra il 1997 e il 2000), non solo locale ma globale, punta a un turismo sostenibile, innovativo e responsabile. Una delle mete preferite rimane l’Italia e i suoi borghi. Ebbene, non possiamo rilevare come il Magentino-Abbiatense abbia tutti i numeri, attraverso le caratteristiche che ogni singolo comune dei ventotto che ne fanno parte, per proporsi al mercato come leader indiscusso all’interno della città metropolitana.

Certo occorre che il “pubblico” supporti , attraverso un coordinamento univoco, tecnologico, pratico e sburocratizzato il più possibile, in collaborazione con la grande città di Milano, tutte quelle iniziative che poi i privati e le associazioni come le Proloco dovranno creare sul territorio. A questo proposito, se vogliamo puntare al mercato dei giovani turisti, dobbiamo avere la possibilità di una ricezione che vada in tal senso. Che bello, infatti, sarebbe, avere un ostello della gioventù al primo piano del nostro castello a Robecco, con la possibilità di accogliere un pullman di ragazzi, offrire loro la possibilità di vedere le nostre ville, i nostri monasteri e le nostre vallate, pranzare e cenare nei nostri ristoranti, solo per fare qualche esempio.

Noi crediamo che questa guerra e soprattutto la pandemia, abbiano ulteriormente rafforzato la voglia di riscoprire i nostri luoghi, di vivere all’aria aperta a pochi chilometri da casa, di confrontarsi con la cultura e la storia che ci hanno lasciato le precedenti generazioni. Turismo lento non vuol dire solo relax (certo ci sarà sempre chi passerà in bici a velocità supersonica senza guardarsi attorno), ma soprattutto contemplazione, che si sa, è l’anticamera della meditazione.

Noi continuiamo a crederci e speriamo che le istituzioni locali sappiano sempre più fare squadra e operare un salto di qualità operativo, perché questo settore potrebbe rivelarsi importante anche per nuove attività e posti di lavoro.

Robecco Sul Naviglio,  19 maggio 2022                   ROBECCO FUTURA

mercoledì 4 maggio 2022

AUTOSTRADA GENOVA – LUGANO


 


AUTOSTRADA GENOVA – LUGANO


Si è tenuta sabato 9 aprile scorso una manifestazione ad Abbiategrasso per la tutela del Paggianunz, il verde che si trova a ridosso dell’Annunciata e minacciato di colate di cemento, e dell’eventuale nuova tangenziale targata A.N.A.S. Vigevano-Malpensa.

Nel ribadire la nostra contrarietà per una struttura mastodontica e sovradimensionata per il nostro territorio, vogliamo, a solo titolo d'informazione e perchè il dibattito sulla tangenziale non si riduca a uno sterile NO TANG – SI TANG, bensì per apportare massa critica alla discussione, raccontare un pezzetto di storia, che può servire a chiarirsi le idee.

Siamo nell’anno del Signore 1951, e il Comune di Robecco, in data 16 luglio, scrive con urgenza all’Amministrazione Provinciale di Milano quanto segue: “ OGGETTO: Autostrada Genova-Lugano. Questo Comune ha in corso lo studio del progetto esecutivo per l’imminente costruzione dell’acquedotto e fognatura e gradirebbe conoscere da codesto ufficio tecnico il tracciato dell’Autostrada Genova-Lugano ed eventuali strade in rettifica dell’attuale Abbiategrasso-Magenta, e se sarà suscettibile, nel prossimo avvenire, che abbia esecuzione allo scopo di formare un tracciato stradale del piano regolatore e fissare l’ubicazione del pozzo serbatoio, stante che il comune ha una sola via di comunicazione tra Magenta e Abbiategrasso, e necessita studiare una deviazione della circonvallazione stradale per far luogo all’esecuzione dei lavori. Nell’attesa di Vs. gradite comunicazioni, con cortese sollecitudine ringrazio e porgo distinti saluti. Firmato Sindaco De Bernardi”.

Il 26 luglio 1951 la Provincia risponde: ” Per eventuali notizie riguardanti l’Autostrada Genova-Lugano occorre rivolgersi all’A.N.A.S. di Milano. Nessun progetto di rettifica è allo studio presso Ufficio, riguardante il tronco Abbiategrasso-Magenta”.

Il 31 luglio 1951 il Sindaco De Bernardi inoltra all’A.N.A.S di Milano. la stessa lettera inviata a suo tempo alla Provincia, e, per quanto ne sappiamo non ha mai ricevuto risposta. Abbiamo però altre informazioni riguardanti il collegamento in oggetto nel decennio successivo; il piano di fabbricazione del comune di Robecco prevedeva il passaggio della strada tra Robecco e Castellazzo (tanto che l’allora ditta Ciaramella, poi Ametek si collocò proprio a ridosso per comodità) e inoltre molti ancor oggi si ricordano che la strada era picchettata e segnata quindi materialmente sul terreno l’eventuale passaggio.

Partendo dal presupposto che per nostra fortuna quest'autostrada non è mai stata costruita, non possiamo però non sottolineare come questo scambio epistolare rilevi due incontrovertibili questioni sulle quali dobbiamo seriamente confrontarci, sgombrando la mente da preconcetti e storture che non portano a nulla. La prima riguarda l’esigenza, già abbozzata subito nel dopo guerra, di collegare il porto di Genova con Malpensa per poi arrivare alla Svizzera. La seconda, conseguenza della prima, è che quest’autostrada, come ora il progetto A.N.A.S., non è nata per risolvere la Circonvallazione di Robecco, bensì in un’ottica ben più ampia. Tanto che, guarda caso, il tratto che da Magenta va alla Malpensa è stato fatto senza che nessuno opponesse resistenza, anzi… Meditiamo, e con la speranza che presto ritorni la pace in Europa, sarebbe opportuno chiarirci le idee con un confronto serio e costruttivo, almeno a Robecco.

Come sempre: IN MEDIO STAT VIRTUS

Robecco Sul Naviglio, 4 maggio 2022

ROBECCO FUTURA