domenica 26 giugno 2022

DIMMI CHE BACHECHE E TOTEM MULTIMEDIALI HAI E TI DIRO’ IN CHE PAESE SEI

 





DIMMI CHE BACHECHE E TOTEM MULTIMEDIALI HAI E TI DIRO’ IN CHE PAESE SEI

E’ pur vero che ormai la comunicazione passa attraverso i network, che le informazioni si possono trovare sui siti internet, che il cartaceo dedicato allo scopo é in continuo disuso e che la cartellonistica è sempre meno usata. L’abbandono di questi strumenti a meri soggetti impolverati, sporchi, ragnatelati e soprattutto non più’ funzionanti, danno il senso di abbandono e di sciatteria, mortifica prima di tutto la loro utilità, poi il decoro dell’ambiente circostante, spesso di pregio.

Ci mettiamo nei panni dei moltissimi viaggiatori, anche stranieri che transitano spesso lungo il naviglio e che vorrebbero avere informazioni riguardanti il posto in cui si trovano e cosa vedere. A suo tempo erano stati posizionati alcuni Totem Multimediali, da parte di Istituzioni diverse, che funzionati, soddisfacevano le esigenze dei viaggiatori e non solo. Come potete vedere dalle foto, questi totem, oltre a non essere più funzionanti, versano in condizioni poco lusinghiere. Facciamo l’esempio di quelli posti di fronte al Binfacafè che hanno nel loro mezzo un DAE, ossia un defibrillatore che speriamo di non dover mai usare. Un altro totem si trova presso il ponte degli scalini, anch’esso muto e oltremodo anonimo.


Questi strumenti, abbandonati dagli enti preposti, fanno nascere il sospetto che siano stati messi non per la loro utilità effettiva ma per cavalcare un particolare momento di visibilità spendendo, tra l’altro, soldi pubblici e inducendo nei cittadini che ne vorrebbero usufruire, si sia trattato di un altro spreco della pubblica amministrazione. Questo spreco fa perdere ai cittadini la fiducia nelle istituzioni e allontana gli stessi dalla politica attiva, ricadendo nella rassegnazione o peggio ancora nel populismo.

Invitiamo l’Amministrazione Comunale a intervenire presso le istituzioni proprietarie dei vari totem e delle bacheche, al fine di renderle attive, aggiornate e pulite. Ne va del decoro del nostro bel borgo.


Robecco Sul Naviglio, 25 giugno 2022 ROBECCO FUTURA

venerdì 17 giugno 2022

BLA BLA BLA, E L’ACQUA DOVE STA? SALVIAMO I FONTANILI

 


 

BLA BLA BLA, E L’ACQUA DOVE STA? SALVIAMO I FONTANILI

Ci eravamo quasi preparati a rimanere senza gas e carburante per il prossimo inverno causa la guerra in Ucraina e ci troviamo invece adesso con un altrettanto grave problema di carenza d’acqua. Non piove governo ladro! Del resto era tutto previsto anche se si continuava a deridere i giovani al seguito di Greta Thumberg che ci avvisavano dell’imminente catastrofe all’orizzonte, confidando che prima o poi le cose si sarebbero sistemate e che il buon Dio avrebbe provveduto. Robecco Futura è sempre stata sensibile alle questioni ambientali tanto è vero che uno dei primi atti della nostra lista , fu di presentare in consiglio comunale una mozione sul clima, votata all’unanimità, a cui non si è mai dato seguito con una progettualità a medio termine. Comprendiamo che il covid ha pesantemente influito nell’indirizzare gli obiettivi dell’amministrazione e che il problema è molto complesso e richiede competenze e risorse che intimoriscono e ci rendono impotenti ma noi crediamo che nel nostro piccolo tutti possiamo fare qualcosa cominciando, ad esempio, ad attivare l’apposita consulta sull’argomento per arrivare ad un piano di medio periodo da lanciare ora che la parte critica del covid pare superata.

                 

Nel giorno in cui il Consorzio Villoresi ha letteralmente dimezzato l’acqua del Naviglio Grande, perché ormai i bacini sono quasi a secco, vorremmo portare ad esempio le condizioni di due fontanili che si trovano a Robecco, frazione Castellazzo de Barzi che versano in condizioni pietose, come da foto allegate: il Costino e il Fontanile Galli. Due fontanili che per secoli, fino allo scorso anno, con la loro portata d’acqua hanno aiutato gli agricoltori nelle pratiche adacquatorie. Non siamo dei tecnici e non vogliamo addentrarci in questioni complesse che richiedono conoscenza della materia ma rimarcare un problema che è ormai sotto gli occhi di tutti e lanciare un appello al fine di poterli salvare. In alcuni comuni sono sorti dei comitati per la loro salvaguardia che, con il supporto delle amministrazioni comunali e dei proprietari degli stessi, mirano al loro ripristino e ad una costante manutenzione. Chiediamo quindi all’amministrazione comunale, ai proprietari e soprattutto al Consorzio Villoresi, detentore della gestione delle acque e soprattutto delle tecniche di manutenzione, di valutare la possibilità di riattivare i vari fontanili perché, visto l’andamento climatico, a breve il loro ripristino potrebbe essere fondamentale per mitigarne l’influenza.

Ci risulta che purtroppo vi sono circa trecento fontanili nella nostra pianura esauriti e questa grave perdita si rivolta oggi contro l’incuria di noi umani, sempre convinti di poter fare a meno di ciò che la natura, gratis e spontaneamente ci offre, fino a riuscire, ingiustamente e indelicatamente, a calpestarla e mortificarla, con il risultato che poi, a perderci siamo sempre noi.

Robecco Sul Naviglio 17 giugno 2022 

 ROBECCO FUTURA

venerdì 10 giugno 2022

RACCOLTA DIFFERENZIATA? FAVORIAMOLA



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RACCOLTA DIFFERENZIATA? FAVORIAMOLA

Uno dei compiti delle opposizioni è di controllare e segnalare alla Giunta in carica e in particolare agli assessori competenti, le cose che ritengano debbono essere migliorate ed eventualmente suggerire soluzioni. Occorre però che la Giunta e soprattutto l’assessore competente al caso , non faccia orecchio da mercante ma almeno valuti il suggerimento ed eventualmente, almeno per rispetto, spieghi il motivo della sua decisione qualunque essa sia (a meno di non ripetere il vecchio motto:” noi abbiamo vinto ecc..”).

Non è la prima volta che interveniamo su un aspetto che oltre a degradare il contesto, non affronta il problema più importante, ossia la possibilità per gli utenti di poter differenziare ciò che consumano all’esterno delle abitazioni. Ci riferiamo in questo caso, come dimostrano le foto, al cestino dei rifiuti che si trova presso il ponte degli scalini dove tutti sono costretti a buttare di tutto perché l’unico cestino presente.

L’assessore competente, già una volta attenzionato sul tema, ci ha risposto che devono essere i bar che si trovano sulla ripa naviglio a mettere a disposizione i cestini differenziati; cosa che peraltro fanno già. Ma, evidentemente, quando la gente che frequenta i bar e i passanti sono tantissimi, i cestini non bastano, oltre al fatto che, i non avventori dei bar che solo passeggiano lungo il naviglio, non avranno la possibilità di buttare i loro rifiuti da qualche parte differenziandoli.

Noi crediamo che tocchi soprattutto al pubblico dare il buon esempio, a prescindere dall’opera svolta dalle singole attività commerciali e che sia necessario mettere in una zona così strategica e frequentata come la ripa del naviglio, dei contenitori differenziati come oramai si trovano ovunque. Possibile che ASM non possa fornirceli? O meglio ancora, siamo sicuri che ad ASM ne sia stato richiesto il posizionamento?

Non possiamo, ovviamente, sempre incolpare le amministrazioni comunali dell’incuria a causa dei cittadini che sbagliano ma se le amministrazioni comunali non mettono a disposizione la possibilità di non sbagliare, in questo caso a differenziare, con il posizionamento di cestini appositi, è chiaro che la colpa ricade per primo su chi gestisce la cosa pubblica. E siccome, ripetita iuvant, invitiamo ancora l’assessore preposto della Giunta Barni a fare qualcosa per affrontare definitivamente questa ormai annosa questione, almeno entro il 2035!!!!!







Robecco Sul Naviglio, 10 giugno 2022 ROBECCO FUTURA


venerdì 3 giugno 2022

ASM, AMAGA, CONSORZIO NAVIGLI: UNO SPRECO DI ENERGIE NEL MAGENTINO-ABBIATENSE

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ASM, AMAGA, CONSORZIO NAVIGLI: UNO SPRECO DI ENERGIE NEL MAGENTINO-ABBIATENSE


Uno degli argomenti che più ci sta a cuore, che dovrebbe stare a cuore a tutti i cittadini, e in particolare, agli amministratori dei nostri comuni, è la così detta economia circolare. Notiamo che poco se ne parla soprattutto nei dibattiti relativi alle prossime amministrative che interessano i due capoluoghi Magenta e Abbiategrasso.

Nel nostro ambito, il magentino-abbiatense appunto, operano tuttora ben tre società che nel raggio di una decina di chilometri gestiscono complessivamente 35 comuni con circa 200.000 abitanti. Queste tre società municipalizzate si trovano a Magenta (ASM), ad Abbiategrasso (AMAGA), Albairate (CONSORZIO NAVIGLI ), e ognuna di loro gestisce una serie di comuni nel magentino, nell’abbiatense e, in parte, nel castanese. Ma non è finita, perchè alcune di esse, come ASM e AMAGA, sono soci a loro volta di AEMME LINEA AMBIENTE di Legnano, dove questa società svolge per conto di altri comuni consorziati alcuni servizi. Insomma, una serie di servizi che si accavallano tra di loro e tra i comuni che ne fanno parte con un notevole dispendio di energia. E che dire poi della sovrapposizione di ruoli; competenze, consigli di amministrazione, poltrone che già una legge dello stato aveva scoraggiato?

Sappiamo che a causa del repentino cambiamento climatico e la necessità di trovare nuove soluzioni pulite per renderci indipendenti il più possibile dall’utilizzo di materie prime che, oltre a scarseggiare per il futuro, inquinano e ci rendono ricattabili da parte di Paesi che le commercializzano, occorra invertire assolutamente e in fretta la nostra tabella di marcia. E lo dobbiamo fare, a nostro modo di vedere, certamente con l’aiuto del nuovo ministero della Transizione Ecologica, che accompagnerà il Paese verso questa nuova frontiera, ma soprattutto cominciando ad attrezzarci sui nostri territori. Come? Cominciando a unire le forze per razionalizzare gli sprechi e mettere in comune le best pratices che ogni azienda ha maturato nel tempo (facciamo solo un esempio; la raccolta differenziata varia moltissimo tra comune e comune variando dall’85% al 55% al 70%). Sappiamo anche che queste aziende stanno investendo in mezzi, uomini, formazione e informazione per cercare di dare un servizio sempre più efficiente, così come sappiamo che riescono alla fine dell’anno ad avere anche qualche utile che poi ridistribuiscono ai comuni consorziati.

Tutto sembrerebbe in regola e ogni società può vantare nell’immediato dei risultati, anche se le tariffe a carico dei contribuenti ogni anno subiscono qualche ritocco, seppur giustificato. E ciò porterebbe a dire che PICCOLO E’BELLO e che è giusto continuare su questa strada. Noi crediamo invece, che le sfide future che questo settore richiederà non potranno più essere gestite da piccole società, bensì necessiterà un accorpamento tra di esse per poter affrontare economie di scopo e di scala sempre più impegnative. Ecco perché riteniamo necessario che nel magentino – abbiatense si formi una sola società che unendo le forze e le competenze delle tre esistenti, potrà affrontare con più serenità il futuro e fornire un servizio migliore al cittadino uscendo dalle logiche spartitorie che ognuna di queste società incorpora e che ogni partito impone.

Mentre in passato, la costituzione di queste municipalizzate fu una necessità per affrontare le sfide di allora, per il futuro occorre, così come per il passato, fare un nuovo salto di qualità attraverso un’assunzione di responsabilità da parte della classe politica che deve essere il motore che anticipa quelle necessità che torneranno a beneficio dei loro amministrati, ossia i cittadini. Di questo argomento abbiamo scritto più volte in passato senza ricevere mai un riscontro dalle Istituzioni locali. Lo riproponiamo in concomitanza delle prossime elezioni e chissà che una aspirante giunta non ritenga che questo possa essere un argomento di interesse non secondario da proporre ai cittadini.

Facciamo appello in particolare, ai nuovi sindaci di Magenta e Abbiategrasso, ma anche a tutti gli altri, attualmente soci delle municipalizzate, perché intervengano il più presto possibile su questa questione, a nostro modo di vedere prioritaria.

Robecco Sul Naviglio, 2 giugno 2022 ROBECCO FUTURA