mercoledì 25 settembre 2019

ACQUA DEL NAVIGLIO CON LE BELLE BOLLE BIANCHE




ACQUA DEL NAVIGLIO CON LE BELLE BOLLE BIANCHE 



Avevamo già segnalato il problema delle bolle bianche trasportate dal naviglio la scorsa primavera, durante l’asciutta. L’amministrazione comunale si era subito attivata nei confronti del Consorzio Villoresi, il quale aveva prontamente risposto che le bolle che coprono la superficie del Naviglio Grande non sono nocive.
Meno male!!! Diciamo noi, perché se lo fossero state avremmo avuto qualche problema ma se avesse aggiunto anche la causa che determina la formazione delle bolle e le azioni avviate per evitarne il ripetersi, avrebbe fornito una risposta più completa. Infatti le belle bolle bianche continuano, giorno dopo giorno, ad emergere sempre più causa l’asciutta. Ciò significa che le belle bolle bianche si evidenziano sempre più quando l’acqua è bassa quindi con una minor portata, mentre scompaiono quando il Naviglio è al colmo della sua portata. Il fatto che non si vedano non significa che non ci siano ma sono solo meno visibili e andranno ugualmente a finire tutte nella nostra bella campagna durante l’irrigazione di prati, frumenti, granoturco, orti, ecc..
Ora diteci, ammesso e non concesso che le belle bolle bianche non siano nocive, perché devono essere sopportate, come se niente fosse, dall’occhio umano? Immaginatevi a casa vostra a guardare i vostri rubinetti da cui fuoriesce acqua con insieme mille bollicine bianche di ignota natura che ci insaporiscono la minestra o sostituiscono i sali da bagno. Nonostante tutte le rassicurazioni delle autorità vi guardereste bene dall’utilizzarla per qualsiasi funzione domestica.
A noi, per la verità, cresciuti praticamente in una delle zone d’Italia dove l’acqua dei fossi si poteva, e in alcuni casi lo si può ancora, bere, non riusciamo a capire perché dobbiamo abituarci a vedere l’acqua del Naviglio ammantata. E pensare che a scuola ci hanno sempre detto che l’aria e l’acqua “devono”, non “possono”, essere pulite.
Ora, una serie di comunità dell’avanzata Lombardia che si affacciano sull’asta del Naviglio, possono permettersi di concedere all’occhio, seppur poco attento e un po’ svogliato un così triste spettacolo?
Ora, una o più amministrazioni comunali che vogliono puntare sul turismo e sulla bellezza dei luoghi dove proprio il Naviglio ne è il principe, possono permettersi di non intervenire? A meno che, e forse il segreto sta qui, le belle bolle bianche vengono lasciate scorrere apposta per dimostrare che, se anche l’acqua non è più pulita, per tutto il resto, alla faccia dell’ambiente, non ci sarà più speranza.

domenica 22 settembre 2019

Le proposte del PD per una vera riforma fiscale

Iniziativa pubblica in materia di Riforma Fiscale



Le proposte del PD per una vera riforma fiscale



Mentre la destra continua sulle sue sperticate e mirabolanti teorie su improbabili promesse elettorali in materia fiscale, su cui da anni ormai limita la sua propaganda politica, nel Partito Democratico prosegue il processo di elaborazione di idee e proposte, attraverso un confronto serrato, aperto, partecipato con il coinvolgimento del Paese reale e della società civile.
In tutto il Paese, a partire dalle preziose feste dell'unità, si avviano dibattiti, tavole rotonde, conferenze, iniziative pubbliche sui temi più attuali e urgenti su cui siamo chiamati come cittadini a riflettere per costruire quell'Italia che vogliamo avere nei prossimi anni nel contesto di una nuova Europa di cui facciamo parte e siamo convinti fondatori.
Un metodo di lavoro che solo un partito davvero democratico può mettere in campo, con la serietà di chi avverte sulle proprie spalle il peso della responsabilità di governo.
Come circolo del Partito Democratico di Robecco sul Naviglio vogliamo portare sul nostro territorio e nell'ambito dell'est Ticino le proposte del nostro partito in materia economica e fiscale attraverso la voce di personalità competenti e preparate di concerto con il Dipartimento Banche, Fisco e Finanza del PD Milano Metropolitana.
Un occhio di riguardo poi al tema economico nella globale sfida ai cambiamenti climatici che la comunità internazionale dovrà affrontare con urgenza nei prossimi anni. Un nuovo modello di sviluppo che punti sicuramente a una crescita intelligente e sostenibile senza rinunciare al progresso e alla qualità della vita, a partire dal diritto al cibo da estendere a tutti gli uomini, ma senza minacciare l'equilibrio naturale del pianeta.

sabato 7 settembre 2019

Robecco Futura per una nuova politica a supporto della Famiglia che parte dai territori.

Morguefile foto di Faustlawmarketing

Anche per l’anno scolastico 2019-2020 la Regione Lombardia ha istituito il bando Nidi Gratis per la copertura totale delle rette scolastiche a favore delle famiglie meno abbienti. Possono aderire al bando dal 23 settembre 2019 al 25 ottobre 2019 le famiglie con un ISEE inferiore a 20.000 euro. 

Tutti i dettagli sul sito http://bit.ly/Nidigratis19. La modalità di adesione al bando è solo online. La precondizione è che il Comune di residenza abbia iscritto nelle liste regionali asili propri o privati in convenzione.
Il Comune di Robecco sul Naviglio neppure quest’anno ha avvallato questa possibilità e quindi i robecchesi che avessero voluto usufruirne non ne avranno la possibilità. Come lista Robecco Futura siamo determinati affinché il prossimo anno questa possibilità possa venire offerta alla cittadinanza. Certamente siamo consapevoli dello sforzo economico che l’Amministrazione Comunale dovrebbe mettere in campo. Siamo altresì convinti che lo stanziamento potrebbe venire ottimizzato, ad esempio, con un’indagine conoscitiva presso le famiglie interessate da svolgersi nei primi mesi del nuovo anno. A fronte dei numeri raccolti si possono stabilire le convenzioni con le strutture. Benché nel bando pubblicato non sia indicato l’ammontare, parte del costo sarebbe a carico della Regione che indica i comuni come “compartecipanti”.

Morguefile foto di Moonlightway
La finalità che il bando si propone è certamente quella di agevolare chi, avendo bimbi piccoli, si troverebbe a dover quadrare magri bilanci per far fronte a rette insostenibili pur di mandarli in strutture idonee e consentire una più agevole gestione degli orari lavorativi.
In una realtà come quella italiana che vanta il primato europeo della natalità negativa, un’iniziativa, benedetta e meritoria, come quella di Regione Lombardia si limita a coprire le esigenze assistenziali.
Quella dei nidi è solo una delle zavorre disincentivanti le famiglie dal mettere al mondo figli. Altri problemi vengono dai turni lavorativi, dalle incompatibilità dei calendari scolastici con quelli aziendali, dalla carenza di strutture a cui delegare la gestione e cura dei figli durante l’assenza dei genitori per evitare che passino pomeriggi fra tv, computer e libera iniziativa senza controllo.
Morguefile foto di 502artiststb
Iniziative come quella di Regione Lombardia non contribuiscono da sole alla mitigazione di quello che rischia di diventare il destino annunciato del nostro welfare. Più anziani pensionati che giovani lavoratori che paghino loro la pensione. Più che assistenzialismo, il nostro Paese deve creare uno stato sociale che accompagni alla natalità il maggior numero di donne in età fertile e non faccia temere l’incognita del futuro alle famiglie seppur benestanti. Assieme alle associazioni sindacali e datoriali, vanno incentivati i contratti collettivi perché prevedano nidi, nursery e dopo scuola sul posto di lavoro e pause per i genitori per accudire i figli; che operino per incrementare il numero dei padri che usufruiscono dei permessi per assistere i figli; che tutelino le donne affinché non siano vittime di mobbing da parte dei datori nel momento in cui vanno o rientrano dalla maternità. Non è più accettabile, inoltre, che moltissime donne decidono di lasciare il lavoro per restare a casa con i propri figli perché conviene rinunciare allo stipendio piuttosto che pagare le salatissime rette. Infine, gli studi e la ricerca dimostrano che i nidi e le scuole dell’infanzia sono il più alto e proficuo investimento sul futuro capitale umano e sociale. È scontata la riflessione che ne segue sulla necessità, mai prima d’ora così urgente, di investire in tali risorse.
Morguefile foto di psymily
Le politiche necessarie a recuperare questa situazione sono complesse da attuare perché si dispiegano su una e più generazioni. Un tempo decisamente lungo per la politica nostrana che ha un orizzonte temporale sì e no di una legislatura. Se citassimo il detto “Chi pianta datteri non mangia datteri” non sarebbe di certo fuori luogo.



Robecco Futura