UN NUOVO PIANO URBANO
DEL TRAFFICO
Fra
i vari spunti che l’emergenza Covid 19 ci pone davanti, il ripensamento della
mobilità e dell’urbanistica delle nostre città e nei borghi è uno dei più
significativi.
Le costrizioni dovute al covid hanno aperto la strada allo smart-working, al recapito dei beni di consumo a casa, all’utilizzo di mezzi alternativi come i monopattini, le biciclette assistite ecc. Tutto ciò comporta, a nostro modo di vedere, una revisione della mobilità generale e di quella locale, a partire da come muoversi all’interno della propria città o borgo e di collegamento con le altre realtà del territorio.
Abbiamo già affrontato questo problema, relativamente alle piste ciclabili, dove è in atto a livello metropolitano una grande rivoluzione che dovrebbe portare, attraverso una ragnatela di piste ciclabili collegate tra di loro, a collegare l’hinterland con la grande città e con se stesso. Ma ciò non basta. Occorre che ogni comune si doti di un Piano Urbano del Traffico moderno ed efficiente che tenga conto delle nuove prospettive e dei nuovi mezzi di spostamento e dei nuovi collegamenti.
Il
nostro comune, ci risulta che abbia un Piano Urbano del Traffico ormai datato
che sarebbe ora di rivedere e adeguarlo alle nuove esigenze. Vi sono, infatti,
alcune situazioni, sia nel centro che nelle frazioni, che andrebbero
assolutamente sistemate; per altro problematiche ataviche, spesso evocate dai
cittadini stessi che risiedono in certe zone. Ad esempio, perché non fare sensi
unici nel centro della frazione di Casterno e Castellazzo con contestuali piste
ciclo-pedonali vista l’assenza, in alcune zone, di marciapiedi? Oppure liberare
alcuni passaggi che impediscono una miglior circolazione. Oppure sistemare una
volta per tutte la Ripa Naviglio? Adottare una segnaletica chiara e dei sensi
unici che mettano al riparo i pedoni, i ciclisti e gli avventori dei bar.
Perché non mettere in pratica dei percorsi ciclabili da fare in tutta
sicurezza, che colleghino il centro con le frazioni e le frazioni tra di loro
senza scendere dalla bici? Perché non mettere dei rallentatori seri e duraturi
o delle chicane che permettano un attraversamento del paese in modo più sicuro?
Perché non intervenire su quel maledetto incrocio situato sulla strada per
Magenta che ancora qualche giorno fa ci ha regalato un altro, per fortuna non
mortale, incidente? Per non parlare delle strisce pedonali che non si vedono,
che mancano e che nuocciono in alcuni punti? O di alcuni punti inibiti ai disabili,
poco accessibili o per niente accessibili come per salire sul ponte carraio?
Oppure il posizionamento di telecamere?
Come
vedete gli argomenti non mancano e questi sono solo pochi esempi relativamente
ad un problema che riteniamo possa influire, se studiato e applicato in modo
professionale, in maniera positiva sia sulla salute che sulla soprattutto
decantata sicurezza, di cui la nostra Giunta, giustamente, va sbandierando con
orgoglio. Come sempre, le minoranze consiliari, come in questo caso appunto,
consigliano di convocare una commissione congiunta lavori pubblici-ecologia per
affrontare il problema. Noi siamo pronti, come sempre a dare il nostro fattivo
contributo.
LISTA
ROBECCO FUTURA
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