Morguefile foto di Alvimann
Per una cultura consapevole,
prioritaria, necessaria, dell’utilizzo delle piste ciclabili e della loro
realizzazione
Diverse leggi a livello europeo, nazionale, regionale, metropolitano, esistenti da anni, promuovono la realizzazione di percorsi ciclabili e l’utilizzo di mezzi alternativi per muoversi da un comune all’altro. Il Patto Globale dei Sindaci per il clima & l’energia della UE lanciato nel 2008, il piano urbano della mobilità, il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, e il Piano Urbano Mobilità sostenibile della Città Metropolitana sono esempi di strumenti a livello regionale e locale per incentivare le politiche ciclabili e di salute del cittadino a livello comunale.
Al fine di garantire la sicurezza dei centri abitati a livello
ciclabile e pedonale, e nell’interesse della salute dei cittadini, i comuni
dell’Abbiatense e del Magentino devono impegnarsi per eliminare ogni tipo di
interferenza viabilistica ad alta intensità di traffico automobilistico e/o
camion con la rete stradale locale e dedicata agli insediamenti residenziali.
La viabilità di scorrimento, quella ad alta intensità, quella dei camion non deve
interferire con i centri residenziali per evitare inquinamento dell’aria e
acustico. Nella pianificazione comunale devono essere previste
sedi viabili proprie dedicate al traffico ciclistico in contiguità alle
strutture viarie finalizzata ad una rete di percorsi che in condizioni di
sicurezza consentano la più ampia mobilità agli utenti specie in ambito urbano,
ecc.
Inoltre, la legge di bilancio 2020 prevede
l’assegnazione annuale ai comuni per gli anni dal 2021 al 2034 di contributi
per investimenti in progetti di rigenerazione urbana. In particolare, per la
ciclabilità è istituito presso il Ministero dei trasporti e delle
infrastrutture il Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane, con una
dotazione di 50 milioni di euro per gli anni 2022-2023-2024. Il fondo finanzia
il 50% del costo complessivo. Per accedere al fondo occorre che i comuni devono
dimostrare di aver approvato in via definitiva strumenti di pianificazione dei
quali si evince la volontà dell’ente di procedere allo sviluppo strategico
della rete ciclabile urbana.
Premesso che il Covid 19 ha contribuito ad
un cambio di mentalità, seppur forzata, che spinge sempre più all’utilizzo di
mezzi alternativi di trasporto, e che il Governo ha messo a disposizione fondi
per l’acquisto di questi strumenti nel recente decreto rilancio. Premesso che
nel nostro Comune, nel corso degli anni qualche pista ciclabile è stata fatta,
in particolare per collegare le frazioni, che nei piani di diritto allo studio
da anni vengono inseriti appositi corsi per incentivare da parte dei ragazzi
l’uso consapevole della bicicletta, crediamo che ciò non basti e che occorra
assolutamente accelerare la convinzione e predisporre ulteriori iniziative
perché l’uso di strumenti alternativi della mobilità, quali bici, bici elettriche,
monopattini ecc. diventi l’abitudine quotidiana di trasporto.
Spesso diamo la colpa alle istituzioni
sovracomunali per la poca lungimiranza relativamente a diverse problematiche,
ma nel caso delle piste ciclabili, crediamo che vi siano parecchi strumenti e
finanziamenti a disposizione dei Comuni per poter intervenire. Per noi di
Robecco Futura, questo è un argomento oltre che urgente, di importanza vitale,
che si collega alle varie richieste che abbiamo fatto alla Giunta sul tema del
clima in generale. Se in ogni Comune deve necessariamente collegarsi in tutta
sicurezza al proprio interno, si deve anche tener conto dei collegamenti
all’interno dell’ambito magentino-abbiatense, attraverso una rete di piste
ciclabili che colleghino il più possibile i comuni che ne fanno parte, in
particolare per Robecco, il collegamento con Magenta e Abbiategrasso. Ampliando
ancora di più gli orizzonti, il sogno è riuscire in prospettiva a far nascere
una ragnatela di piste ciclabili che innervi tutto il nostro ambito
territoriale e lo colleghi con Milano. Occorre rendersi conto che le piste
ciclabili non devono più essere le cenerentole della mobilità, ma devono
diventare un’infrastruttura primaria. Investire sulla loro realizzazione
significa investire nel benessere delle future generazioni.
Gli strumenti ci sono, occorre come sempre
che chi amministra maturi la consapevolezza dell’importanza di questo
irrinunciabile asset al fine di far nascere una nuova mentalità e cultura
dell’utilizzo dei mezzi di trasporto alternativi.
Robecco Futura
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