venerdì 18 febbraio 2022

IL PRIVILEGIO DI “ESSERE” MAGGIORANZA E LA FATICA DI “ESSERE” OPPOSIZIONE

 



IL PRIVILEGIO DI “ESSERE” MAGGIORANZA E LA FATICA DI “ESSERE” OPPOSIZIONE


Sgombriamo subito il campo; aver vinto le elezioni ed essere indicati dai cittadini ad amministrare Robecco è non solo un privilegio, ma una grande fatica e una notevole responsabilità. Nel bene e nel male, d’accordo o meno sulle scelte politiche( altra cosa sono poi i risultati), chi amministra sta mettendoci del suo, sia in termini di tempo, che d’impegno, che di passione ecc., perciò dobbiamo essere loro grati per quello che riescono a fare, tenuto conto anche della pandemia che in questi due anni non ha certamente aiutato.

Se amministrare, è una fatica, ancor più lo è per le opposizioni consiliari, spesso tagliate fuori dal contesto amministrativo, dalle poche scelte fatte e soprattutto dalle prospettive da dare a Robecco. Tutti hanno spesso ricordato che dalla pandemia, si sarebbe usciti stando uniti e lavorando assieme per il così detto “bene comune”. Ebbene, mai come ora questi concetti si sono dimostrati ipocriti e, all’approssimarsi della primavera, chi detiene il potere ritorna a far valere il privilegio di essere stati eletti e di fare a meno delle altre forze politiche. Normale, direbbe qualcuno, è sempre stato così, in fondo chi ha vinto le elezioni ha il diritto-dovere di amministrare senza coinvolgere gli altri e decidere come pare a piacimento. Ed è qui, però, che l’ipocrisia diventa ancora più misera. Infatti, quello che più rattrista è vedere come forze politiche e soprattutto persone che ora hanno il privilegio di governare Robecco, quando erano all’opposizione, si lamentavano in modo piuttosto duro e a ragion veduta, perché la maggioranza di allora si comportava esattamente come si comportano loro adesso, dimenticando di essere stati a loro volta minoranza e la “fatica” di esserlo. Eppure, nella vita le lezioni dovrebbero servire, ma evidentemente non sono bastate.

Come dovrebbe comportarsi allora una persona che ha fatto opposizione e che ora sta governando? Facile, non facendo come hanno fatto gli “altri” che loro stessi hanno criticato. In che modo? Facile, cercando la collaborazione, sedersi attorno ad un tavolo (forse deve ancora essere costruito) e mettere sul piatto i vari progetti che s'intendono realizzare per il famoso e ormai trito “bene comune” di Robecco. Ci viene in mente solo un punto: il P.N.R.R., ossia il così detto Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e solo questo basterebbe per coinvolgere le forze politiche presenti in consiglio comunale, salvo che si ritenga che a Robecco non ci sia nulla da fare, o che la maggioranza pensi di essere attrezzata per farlo da sola.

Facile allora? Noi crediamo che in generale non ci sia nulla di facile ad amministrare un comune. Proprio per questo, se nei municipi, anzichè continuare a ragionare a colpi di maggioranza sensu lato, si andasse invece a ricercare la collaborazione, a renderla fattiva, a mischiarsi e contaminarsi, scontrarsi sulle idee e proposte, forse il famoso “bene comune” ne trarrebbe vantaggio. E quest’operazione di partecipazione deve partire da chi ha il privilegio di poterlo fare, ossia di chi ha il coltello dalla parte del manico, cambiando radicalmente l’approccio con le minoranze, non per togliere loro la fatica della proposta e del controllo, ma per dare loro quella dignità che loro stessi, quando era minoranza auspicavano.

E allora, in questo momento storico in cui si deve costruire il futuro di Robecco e dei nostri cittadini, specialmente i più giovani, non sarebbe il caso di abbandonare l’ipocrisia e uscire dal riccio del privilegio? Robecco Futura, nonostante le varie proposte fatte e sempre rifiutate, non si scoraggia e rimane sempre in felice attesa di poter collaborare e soprattutto di mettere in campo le proprie idee per il “bene comune”.


Robecco Sul Naviglio, 18-2-2022 ROBECCO FUTURA

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