Morguefile foto di Juanpucheta |
Costruiamo insieme una società aperta e solidale, senza discriminazioni e intolleranze
LETTERA
APERTA AL SINDACO, ALLA GIUNTA E A TUTTI I CONSIGLIERI COMUNALI.
CONFERIMENTO
DELLA CITTADINANZA ONORARIA ALLA SENATRICE LILIANA SEGRE ED INVITO
ALLA STESSA PER IL PROSSIMO 25-26 APRILE O 20-21 LUGLIO PRESSO IL
NOSTRO COMUNE.
Dopo
i recenti fatti accaduti a livello nazionale, che hanno visto la
Senatrice a vita Liliana Segre odiosamente aggredita e insultata sui
social con scritte deliranti tanto da costringere lo Stato a mettere
sotto scorta una donna di 89 anni sopravvissuta ai campi di sterminio
nazisti, siamo a chiedere, a
tutti i rappresentanti della massima assise robecchese, di conferire,
in base al regolamento delle onorificenze, alla Senatrice Segre, la
Cittadinanza Onoraria.
Il
nostro paese, Robecco sul Naviglio, nel suo passato è stato toccato
da vicende che hanno visto la popolazione stessa barbaramente
decimata attraverso le stragi nazi-fasciste del 20-21 luglio 1944 e
26 aprile 1945, e poi con la conseguente deportazione nei campi di
lavoro di Weimar-Khala di 59 persone, da cui 9 non fecero più
ritorno. Ma proprio in quel periodo di strazio e di morte Robecco
non aveva perso la speranza e la solidarietà, e in alcune famiglie,
di cui una in particolare, quella di Anita Scotti, si trovavano
nascosti alcuni Ebrei, che grazie a questo gesto si sono poi salvati,
proprio mentre nella stessa casa i tedeschi avevano acquartierato le
proprie truppe. Un gesto coraggioso che ci fa onore e Liliana Segre
apprezzerà senz’altro.
Robecco,
nell’hinterland milanese, ora città metropolitana, è stato uno
dei paesi che ha subito pesantemente queste rappresaglie, con lo
stesso vile odio con cui la Senatrice Segre è oggi fatta oggetto di
scherno social, un odio che, a parole tutti ripudiano ma che in
pratica rialza la testa e si annida in un grande substrato della
popolazione, non solo in Italia ma in tutta Europa.
Robecco,
medaglia d’argento al valor civile conferita dal capo dello Stato,
non può, dopo quello che ha subito, stare zitta. Bene ha fatto il
nostro Sindaco, durante la commemorazione del 4 novembre, a condannare
l’intolleranza verso questa donna che invece ogni giorno ci da una
lezione di vita, relegando l’odio e regalando, invece, la
speranza.
Proprio
perché facciamo parte della Città Metropolitana di cui anche la
Senatrice Segre è cittadina in quanto è residente a Milano, siamo
oltre che onorati a proporle la cittadinanza onoraria come gesto di
vicinanza per quanto le sta capitando e titolati a farlo per i
trascorsi che hanno coinvolto la nostra comunità.
Non
possiamo abbassare la guardia, ed è ora che si dica chiaro e forte che il fascismo ed il nazismo, come altre ideologie che in passato e
anche oggi tengono il popolo oppresso e senza libertà, NON SONO
UN’OPINIONE BENSI’ UN CRIMINE.
Non
è nostra intenzione, e questo sia chiaro per tutti, strumentalizzare
questa vicenda a fini politici e perciò ci siamo rivolti a tutti i
rappresentanti dell’amministrazione comunale affinché si possa
trovare su questa questione una sana, sincera e oltremodo condivisa
unanimità. L'onorificenza vuole sottolineare l'impegno delle
istituzioni per un linguaggio nel confronto politico senza violenza e
senza insulti, per la costruzione di una società aperta e solidale,
senza discriminazioni e intolleranze.
Chiudiamo
con questa frase di Primo Levi: “ SE COMPRENDERE E’
IMPOSSIBILE, CONOSCERE E’ NECESSARIO, PERCHE’ CIO’ CHE E’
ACCADUTO PUO’ RITORNARE, LE COSCIENZE POSSONO NUOVAMENTE ESSERE
SEDOTTE ED OSCURATE: ANCHE LE NOSTRE”.
LETTERA
APERTA AL SINDACO, ALLA GIUNTA E A TUTTI I CONSIGLIERI COMUNALI.
CONFERIMENTO
DELLA CITTADINANZA ONORARIA ALLA SENATRICE LILIANA SEGRE ED INVITO
ALLA STESSA PER IL PROSSIMO 25-26 APRILE O 20-21 LUGLIO PRESSO IL
NOSTRO COMUNE.
Dopo
i recenti fatti accaduti a livello nazionale, che hanno visto la
Senatrice a vita Liliana Segre odiosamente aggredita e insultata sui
social con scritte deliranti tanto da costringere lo Stato a mettere
sotto scorta una donna di 89 anni sopravvissuta ai campi di sterminio
nazisti, siamo a chiedere, a
tutti i rappresentanti della massima assise robecchese, di conferire,
in base al regolamento delle onorificenze, alla Senatrice Segre, la
Cittadinanza Onoraria.
Il
nostro paese, Robecco sul Naviglio, nel suo passato è stato toccato
da vicende che hanno visto la popolazione stessa barbaramente
decimata attraverso le stragi nazi-fasciste del 20-21 luglio 1944 e
26 aprile 1945, e poi con la conseguente deportazione nei campi di
lavoro di Weimar-Khala di 59 persone, da cui 9 non fecero più
ritorno. Ma proprio in quel periodo di strazio e di morte Robecco
non aveva perso la speranza e la solidarietà, e in alcune famiglie,
di cui una in particolare, quella di Anita Scotti, si trovavano
nascosti alcuni Ebrei, che grazie a questo gesto si sono poi salvati,
proprio mentre nella stessa casa i tedeschi avevano acquartierato le
proprie truppe. Un gesto coraggioso che ci fa onore e Liliana Segre
apprezzerà senz’altro.
Robecco,
nell’hinterland milanese, ora città metropolitana, è stato uno
dei paesi che ha subito pesantemente queste rappresaglie, con lo
stesso vile odio con cui la Senatrice Segre è oggi fatta oggetto di
scherno social, un odio che, a parole tutti ripudiano ma che in
pratica rialza la testa e si annida in un grande substrato della
popolazione, non solo in Italia ma in tutta Europa.
Robecco,
medaglia d’argento al valor civile conferita dal capo dello Stato,
non può, dopo quello che ha subito, stare zitta. Bene ha fatto il
nostro Sindaco, durante la commemorazione del 4 novembre, a condannare
l’intolleranza verso questa donna che invece ogni giorno ci da una
lezione di vita, relegando l’odio e regalando, invece, la
speranza.
Proprio
perché facciamo parte della Città Metropolitana di cui anche la
Senatrice Segre è cittadina in quanto è residente a Milano, siamo
oltre che onorati a proporle la cittadinanza onoraria come gesto di
vicinanza per quanto le sta capitando e titolati a farlo per i
trascorsi che hanno coinvolto la nostra comunità.
Non
possiamo abbassare la guardia, ed è ora che si dica chiaro e forte che il fascismo ed il nazismo, come altre ideologie che in passato e
anche oggi tengono il popolo oppresso e senza libertà, NON SONO
UN’OPINIONE BENSI’ UN CRIMINE.
Non
è nostra intenzione, e questo sia chiaro per tutti, strumentalizzare
questa vicenda a fini politici e perciò ci siamo rivolti a tutti i
rappresentanti dell’amministrazione comunale affinché si possa
trovare su questa questione una sana, sincera e oltremodo condivisa
unanimità. L'onorificenza vuole sottolineare l'impegno delle
istituzioni per un linguaggio nel confronto politico senza violenza e
senza insulti, per la costruzione di una società aperta e solidale,
senza discriminazioni e intolleranze.
Chiudiamo
con questa frase di Primo Levi: “ SE COMPRENDERE E’
IMPOSSIBILE, CONOSCERE E’ NECESSARIO, PERCHE’ CIO’ CHE E’
ACCADUTO PUO’ RITORNARE, LE COSCIENZE POSSONO NUOVAMENTE ESSERE
SEDOTTE ED OSCURATE: ANCHE LE NOSTRE”.