Foto
di Matteo Masolini - Gino Strada #3, CC BY-SA 2.0,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=13499350
Robecco
Futura propone l'intitolazione della sala riunioni delle associazioni
presso il municipio a Gino Strada fondatore di Emergency.
E' sufficiente dare una
scorsa al curriculum vitae di Gino Strada, che Emergency ha pubblico
sul suo sito internet, per capire che quando si parla di Gino Strada
si parla di una persona straordinaria che ha messo tutta se stessa al
servizio dell'umanità.
Gino Strada, alle
anagrafe Luigi Strada, nasce a Sesto San Giovanni, in provincia di
Milano, il 21 aprile 1948.
Si laurea in Medicina e
Chirurgia presso l’Università Statale di Milano e si specializza
in Chirurgia d’Urgenza su cui fonderà la sua esperienza
professionale, di vita civile, umana e politica.
Per completare la
formazione da medico-chirurgo, negli anni Ottanta vive per 4 anni
negli Stati Uniti, dove si occupa di chirurgia dei trapianti di cuore
e cuore-polmone presso le Università di Stanford e di Pittsburgh. Si
sposta poi in Inghilterra e in Sud Africa, dove svolge periodi di
formazione presso l’ospedale di Harefield e presso il Groote Schuur
Hospital di Città del Capo.
Nel 1988 decide di
applicare la sua esperienza in chirurgia di urgenza all’assistenza
dei feriti di guerra. Negli anni successivi, fino al 1994, lavora con
la Croce Rossa Internazionale di Ginevra in Pakistan, Etiopia,
Tailandia, Afghanistan, Perù, Gibuti, Somalia, Bosnia.
Nel 1994, l’esperienza
accumulata negli anni con la Croce Rossa spinge Gino Strada, insieme
alla prima moglie Teresa Sarti e alcuni colleghi e amici, a fondare
EMERGENCY, Associazione indipendente e neutrale nata per portare cure
medico-chirurgiche di elevata qualità e gratuite alle vittime delle
guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
Il primo progetto di
EMERGENCY, che vede Gino Strada in prima linea, è in Ruanda durante
il genocidio. Poi la Cambogia, Paese in cui resta per alcuni anni.
Nel 1998 parte per
l’Afghanistan: raggiunge via terra il nord del Paese dove, l’anno
dopo, EMERGENCY apre il primo progetto nel Paese, un Centro
chirurgico per vittime di guerra ad Anabah, nella Valle del Panshir.
Gino Strada rimane in
Afghanistan per circa 7 anni, operando migliaia di vittime di guerra
e di mine antiuomo e contribuendo all’apertura di altri progetti
nel Paese.
Dal 2005 inizia a
lavorare per l’apertura del Centro Salam di cardiochirurgia, in
Sudan, il primo Centro di cardiochirurgia totalmente gratuito in
Africa. Nel 2014 si reca in Sierra Leone, dove EMERGENCY è presente
dal 2001, per l’emergenza Ebola.
EMERGENCY ha curato oltre
11 milioni di persone. L’utilizzo dei fondi e la ripartizione delle
spese nei progetti sono da sempre resi pubblici nel bilancio
disponibile sul sito dell'organizzazione e nel report di
sostenibilità della stessa.
“Quel che facciamo per loro, noi e altri, quel che
possiamo fare con le nostre forze, è forse meno di una gocciolina
nell’oceano. Ma resto dell’idea che è meglio che ci sia, quella
gocciolina, perché se non ci fosse sarebbe peggio per tutti. Tutto
qui. È un lavoro faticoso, quello del chirurgo di guerra. Ma è
anche, per me, un grande onore.” Gino Strada
Lettera da un chirurgo di guerra, trascrizione
da “Pappagalli Verdi”
Gino Strada si è spento
il 13 agosto 2021, Il 2 novembre 2021, il nome di Gino Strada è
stato iscritto sulla lapide del Famedio del Cimitero Monumentale di
Milano un luogo di tumulazione dei milanesi (di nascita o d'adozione)
"illustri" o "benemeriti".
Con la nostra mozione
chiediamo che l'amministrazione si attivi affinché la saletta
riunioni destinata alle associazioni in municipio venga dedicata a
Gino Strada per la sua straordinaria opera di volontariato, di
umanità e umiltà, su cui ha speso degnamente un' intera vita con
coerenza e senza risparmiarsi nulla. A Gino Strada va sicuramente il
nostro più sentito ringraziamento. Non è molto per quanto ci
riguarda ma un punto di inizio per consegnare alle future generazioni
il ricordo di un uomo straordinario.
Robecco Futura